Ernia al disco l5 s1 operazione
Gentile dottore,
dopo un intenso mal di schiena ho sollevato delle scatole pesanti e passato il mal di schiena mi e venuto un terrbile dolore lungo la coscia + esterno polpaccio sx. Dopo 4 giorni i forti dolori con il cortisone (bentelan 2g al di) sono passati ma mi sono accorto che non alzavo il piede e le relative dita e mi sono spaventato, anche perchè mi sembra strano che avessi tale deficit da subito e quindi mi sembra che stia peggiorando (non il dolore ma il deficit). Il giorno dopo al prontosoccorso cioè oggi il neurochirurgo ha riscontrato il deficit flessione dorsale piede sx e mi ha detto che certamente sarà necessaria una operazione per un'ernia al disco. Il neurochirurgo dopo la viita ha detto che senza operazione il piede non torna come prima anzi può solo pegiorare. Domani vado a fare la RSM. Sono molto spaventato. Ho 42 anni e la fortuna di avere conosciuto poco finora gli ospedali. Ho letto un milione di schede tecniche in internet e credo di avere appreso quanto è avvenuto. La coincidenza della scoparsa del mal di schiena e la comparsa dell'ernia al sciatico, il deflicit di flessione....
Sono in Veneto ed il neurchirurgo mi ha detto che gli ospedali di Vicenza, Verona e Padova sono tutti bravi e che importante che chi operi sia dedicato alla colonna vertebrale. La prima cosa che logicamente mi sembra di dover fare è trovare il migliore neurochirurgo dedicato alla colonna vertebrale con molta esperienza e che sia anche alla avanguardia delle tecniche chirurgiche (microchirurgia??) e diagnostiche (nuovi raggi in tre D..) per poi farmi consigliare con tuti i risultati alla mano se e dove farmi operare.
Quello che chiedo non è un consulto tecnico, che senza poterle fornire diagnosi immagino sia impossibile da formulare, ma dove posso farmi fare il miglior consulto tecnico partendo dalla RSM dal miglior specialista in tempi strettissimi (dato che il neurochirurgo non ha afatto escluso che possa peggiorare e a me sembra che stia peggiorando, muovo sempre meno il piede) e dove poi posso farmi eventualmente operare.
Mia sorella è medico di base, ma mi fornisce risposte troppo vaghe (in quell'ospedale so che sono bravi...).
In ogni caso grazie per la sua risposta.
dopo un intenso mal di schiena ho sollevato delle scatole pesanti e passato il mal di schiena mi e venuto un terrbile dolore lungo la coscia + esterno polpaccio sx. Dopo 4 giorni i forti dolori con il cortisone (bentelan 2g al di) sono passati ma mi sono accorto che non alzavo il piede e le relative dita e mi sono spaventato, anche perchè mi sembra strano che avessi tale deficit da subito e quindi mi sembra che stia peggiorando (non il dolore ma il deficit). Il giorno dopo al prontosoccorso cioè oggi il neurochirurgo ha riscontrato il deficit flessione dorsale piede sx e mi ha detto che certamente sarà necessaria una operazione per un'ernia al disco. Il neurochirurgo dopo la viita ha detto che senza operazione il piede non torna come prima anzi può solo pegiorare. Domani vado a fare la RSM. Sono molto spaventato. Ho 42 anni e la fortuna di avere conosciuto poco finora gli ospedali. Ho letto un milione di schede tecniche in internet e credo di avere appreso quanto è avvenuto. La coincidenza della scoparsa del mal di schiena e la comparsa dell'ernia al sciatico, il deflicit di flessione....
Sono in Veneto ed il neurchirurgo mi ha detto che gli ospedali di Vicenza, Verona e Padova sono tutti bravi e che importante che chi operi sia dedicato alla colonna vertebrale. La prima cosa che logicamente mi sembra di dover fare è trovare il migliore neurochirurgo dedicato alla colonna vertebrale con molta esperienza e che sia anche alla avanguardia delle tecniche chirurgiche (microchirurgia??) e diagnostiche (nuovi raggi in tre D..) per poi farmi consigliare con tuti i risultati alla mano se e dove farmi operare.
Quello che chiedo non è un consulto tecnico, che senza poterle fornire diagnosi immagino sia impossibile da formulare, ma dove posso farmi fare il miglior consulto tecnico partendo dalla RSM dal miglior specialista in tempi strettissimi (dato che il neurochirurgo non ha afatto escluso che possa peggiorare e a me sembra che stia peggiorando, muovo sempre meno il piede) e dove poi posso farmi eventualmente operare.
Mia sorella è medico di base, ma mi fornisce risposte troppo vaghe (in quell'ospedale so che sono bravi...).
In ogni caso grazie per la sua risposta.
[#1]
Da come lei dice sembrerebbe un danno a L5(sofferenza della 5° radice lombare).Dalla visione delle radiografie della risonanza si potrà meglio valutare e consgliarla nel prosieguo.Mi faccia sapere, cordialmente
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#2]
Utente
Grazie dottore per la sua pronta risposta,
la rmn ha confermato una ernia mediana sinistra leggermente abbassata che interessa L4-L5. A Vicenza il medico di guardia dice che le scelta di operare o non di operare è controversa per casi del genere. Gli ho lasciato la RMN che farà vedere domani al primario. A Vicenza pare ci sia una ottima neurochirurgia.
Se si è entro le 48 ore allora l'indicaiozne è senz'altro di operare, a distanza di 12 giorni non è più così urgente stante che il deficit motorio non sta peggiorando. Il dolore è passato al 95 % già da una settimana. Il deficit è quello che mi spaventa moltissimo...facevo roccia corsa, poi qualche anno di vita più sedentaria e ora l'idea di non poter tornare a fare le mie avventure in montagna o peggio non poter camminare normalmente mi terrorizza. Ho fatto anche la EMG ma in fase acuta mi han detto che l'esito non è molto significativo. In sostanza alzo l'alluce del piede dorsalmente ma senza nessuna forza. Le altre dita sono quasi ferme. Ho il movimento dall'altra parte di chiusura delle dita. Non ho alcuna difficoltà a camminare sulle punte mentre sul tallone sx cammino ma a fatica. Tiro su il piede con abbastanza forza direi 90%. Rischio delle storte perchè la parte esterna del piede risponde male. Credo che alla fine mi farò operare tra pochi giorni. La mia motivaizone non so quanto scientificamente supportata è che togliere anche a distanza di tempo un po' di pressione dal nervo può servire a farlo ripartire. La domanda a cui non ho avuto risposta è la seguente: normalmente il deficit motorio al piede ed in particolare all'alluce per lesione di L5 si recupera? Anche se operato dopo 15 giorni? E se non lo opero, dolori sono quasi passati tutti, ho meno speranze di rcuperare? Inoltre una volta tolto un pezzo con l'operazone la mia colonna non sarà più la stessa...non è che si chiude lo spazio tolto...Ne vale la pena? L'operazione è facile e frequente ma non mi han detto che è esente da rischi. Ovvio i rischi ci sono sempre ma non ho capito il grado di rischio.
Domani o al massimo domani l'altro mi aspetta una difficile decisione e peraltro, come tutti quelli che affrontano l'ospedale a 42 anni per la prima volta, ho parecchio timore.
Non le ho fornito dati clinici, ma spero di averle dato con un dipinto di parole una immagine per una sua valutazione di buon senso, basata sulla esperienza e sulla statistica.
Grazie in anticipo per una sua pronta risposta.
Luca Gallo
la rmn ha confermato una ernia mediana sinistra leggermente abbassata che interessa L4-L5. A Vicenza il medico di guardia dice che le scelta di operare o non di operare è controversa per casi del genere. Gli ho lasciato la RMN che farà vedere domani al primario. A Vicenza pare ci sia una ottima neurochirurgia.
Se si è entro le 48 ore allora l'indicaiozne è senz'altro di operare, a distanza di 12 giorni non è più così urgente stante che il deficit motorio non sta peggiorando. Il dolore è passato al 95 % già da una settimana. Il deficit è quello che mi spaventa moltissimo...facevo roccia corsa, poi qualche anno di vita più sedentaria e ora l'idea di non poter tornare a fare le mie avventure in montagna o peggio non poter camminare normalmente mi terrorizza. Ho fatto anche la EMG ma in fase acuta mi han detto che l'esito non è molto significativo. In sostanza alzo l'alluce del piede dorsalmente ma senza nessuna forza. Le altre dita sono quasi ferme. Ho il movimento dall'altra parte di chiusura delle dita. Non ho alcuna difficoltà a camminare sulle punte mentre sul tallone sx cammino ma a fatica. Tiro su il piede con abbastanza forza direi 90%. Rischio delle storte perchè la parte esterna del piede risponde male. Credo che alla fine mi farò operare tra pochi giorni. La mia motivaizone non so quanto scientificamente supportata è che togliere anche a distanza di tempo un po' di pressione dal nervo può servire a farlo ripartire. La domanda a cui non ho avuto risposta è la seguente: normalmente il deficit motorio al piede ed in particolare all'alluce per lesione di L5 si recupera? Anche se operato dopo 15 giorni? E se non lo opero, dolori sono quasi passati tutti, ho meno speranze di rcuperare? Inoltre una volta tolto un pezzo con l'operazone la mia colonna non sarà più la stessa...non è che si chiude lo spazio tolto...Ne vale la pena? L'operazione è facile e frequente ma non mi han detto che è esente da rischi. Ovvio i rischi ci sono sempre ma non ho capito il grado di rischio.
Domani o al massimo domani l'altro mi aspetta una difficile decisione e peraltro, come tutti quelli che affrontano l'ospedale a 42 anni per la prima volta, ho parecchio timore.
Non le ho fornito dati clinici, ma spero di averle dato con un dipinto di parole una immagine per una sua valutazione di buon senso, basata sulla esperienza e sulla statistica.
Grazie in anticipo per una sua pronta risposta.
Luca Gallo
[#3]
Egregio signore, ritengo che anche a distanza di 15-20 giorni Lei possa avere benefici dall'intervento di decompressione radicolare. I deficit potrebbero regredire anche completamente, magari con l'ausilio di un po' di ginnastica non appena superato il post-intervento.
L'asportazione di una parte del disco (quella malandata per intenderci) non toglie particolare stabilità ala colonna.
Al suo posto non avrei dubbi di sottopoemi all'intervento neurochirurgico perchè i rischi di aggravamento dei deficit , senza operare, sono superiori a quelli operando (esclusi i rischi generici da intervento).
Forse avrebbe potuto percorrere una strada diversa, quindici giorni fa (a tale proposito veda il mio articolo su MinForma sulle possibilità mininvasive dell'intervento).Ma a questo punto, quanto prima si opera e meglio sarà per una ripresa dal deficit (evento molto probabile visto che lo stesso deficit è solo parziale).
Un sincero in bocca al lupo e mi tenga informato
L'asportazione di una parte del disco (quella malandata per intenderci) non toglie particolare stabilità ala colonna.
Al suo posto non avrei dubbi di sottopoemi all'intervento neurochirurgico perchè i rischi di aggravamento dei deficit , senza operare, sono superiori a quelli operando (esclusi i rischi generici da intervento).
Forse avrebbe potuto percorrere una strada diversa, quindici giorni fa (a tale proposito veda il mio articolo su MinForma sulle possibilità mininvasive dell'intervento).Ma a questo punto, quanto prima si opera e meglio sarà per una ripresa dal deficit (evento molto probabile visto che lo stesso deficit è solo parziale).
Un sincero in bocca al lupo e mi tenga informato
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 10.8k visite dal 05/03/2009.
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