Ernia discale laterale c5/c6

Salve, ho 34 anni e circa 4 mesi fa ho subito un tamponamento in auto, l'impatto non è stato violento sono stato al pronto soccorso e mi hanno trovato una lieve inversione in tratto C3-C4 ma 20 gg dopo ho cominciato ad accusare dolori nella parte media del dorso ed ho fatto delle punture di muscoril, ma successivamente il dolore si è spostato nel tratto cervicale con dolori pungenti prima alla spalla poi al gomito e al polso del braccio snistro,quando mi alzavo da sdraiato, per un momento si intensificava il dolore e poi si stabilizzava. Il medico di base, per sospetto di ernia mi ha dato del cortisone e ho notato che c'è stato un miglioramento, nel frattempo ho fatto una risonanza magnetica il cui esito è ernia discale laterale sinistra C5/C6 che coinvolge il canale di coniugazione ove entra in contatto con la radice C6 sinistra.Oggi ho fatto una visita neurochirurgica e l'esame dice:ipostenia bicipitale e tricipitale a SX, r.bicipitale non evocabile a SX consigli:indicazione ad intervento chirurgico di microdisectomia. Ora sento ancora formicolii che aumentano o diminuiscono a seconda della postura.Vengo alla domanda:Che conseguenze posso avere se decido di non operarmi (ho paura che vada male qualcosa)?Entro quanto tempo posso decidere prima che sia "troppo tardi"?Potreste indirizzarmi in qualche ospedale ben attrezzato per diagnosi ed eventuale operazione o medico x consulto?Vi ringrazio anticipatamente e perdonate la mia "ansia".
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Egregio signore, se la sintomatologia è in regressione costante ritengo che possa ancora eseguire un elettromiogramma per verificare l'effettivo stato di sofferenza del nervo. Ritengo che abbia anche indossato un collarino in modo da non sottoporre il collo a movimenti incongrui.
Naturalmente per una valutazione definitiva bisognerebbe anche vedere le radiografie della risonanza e poterLa visitare.
In caso d'interbento è da dire che,in generale, non vi sono particolari difficoltà di esecuzione essendo un tipo d'intervento ormai stabilizzato che puù richiedere oltre alla asportazione dell'ernia anche la immissione di una "masserella metallica" FRA C5 e C6 in modo che resti lo spazio conservato.
Mi faccia sapere l'ulteriore evoluzione....
Cordialmente

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

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Utente
Utente
Buonasera Dr.Della Corte,
mi sono dimenticato di dire che l'elettromiografia è stato il primo esame che ho fatto ed era nella norma (2 mesi dopo l'accaduto), ma nella visita neurochirurgica di oggi il Dottore mi ha mostrato l'immagine dicendo che è una "bella"ernia (cioè 4 mesi dal fatto)..ora non so se il nervo si è danneggiato e quindi sento meno il dolore o con il cortisone (che ho fatto prima della rm) è dimiuita di volume, so che per web è difficile una diagnosi e chiedo se secondo Lei posso aspettare ancora qualche mese e rifare la rm o fare ancora un ciclo di cortisone?
p.s.Lei riceve e opera questi casi?
Grazie
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Per valutare se sia da operare subito o se sia possibile procrastinare di qualche mese, occorre visionare le radiografie della risonanza, in modo da evidenziare la corrispondenza o meno tra la compressione e il disturbo che lei lamenta; sottoporla a visita per rilevare la presenza di eventuali deficit. Solo nel corso della visita è possibile stabilire, sia se è da operare e quando, sia il tipo di intervento da eseguire (cioè il classico”cielo aperto” oppure quello minimamente invasivo in anestesia locale con blanda sedazione, come da me descritto nell’articolo presente in MinForma). Alla sua domanda se io ricevo e opero questo tipo di patologia, la mia risposta è sicuramente sì.
Mi faccia sapere. Cordialmente
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Utente
Utente
Intanto La ringrazio di tutto e nel caso la contatterò in forma privata.
Cordiali saluti
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Concordo con quanto espresso or ora dal collega, ma mi permetto di sottolineare che già, da quanto riferisce, sono comparsi segni deficitari come l'ipostenia e l'assenza del riflesso. Questi sono segni di sofferenza della radice compressa dall'ernia che, se soprattutto voluminosa, continuerà l'effetto compressivo.
Scelga la Struttura e lo specialista che preferisce, ma Le consiglierei di non rimandare oltre l'indicazione che gli è stata data.

Cordialmente
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Utente
Utente
Salve Dr.Migliaccio La ringrazio molto per l'opinione espressa.
E chiedo, se in qualche modo, ci sono possibilità di cure alternative oltre all'operazione e lasciare questa come ultima opzione.
Colgo l'occasione per porgere,
cordiali saluti.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Non ci sono cure alternative se la causa dei sintomi è una significativa compressione radicolare.
L'ernia del disco non è una malattia, è sostanzialmente una alterazione meccanica. Il disco ha proprio l'effetto di un qualcosa che schiaccia la radice e pertanto va rimosso.
Se Lei ha un chiodo infisso nel piede, può usare farmaci, pomate, stare fermo ecc. il dolore per un po' forse passerà, ma il chiodo sarà sempre lì, fin quando non si avvedrà che la cosa più semplice e logica è tirarlo via.
Cordiali saluti
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Utente
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Buonasera,
dopo molti mesi Vi scrivo molto sollevato per comunicare che la mia ernia è "sparita"! dopo circa il 6°/7°mese nell'attesa del "da farsi" ho cominciato a riacquistare piena libertà di movimento,posso mettermi in qualsiasi posizione senza accusare formicolii o sensazioni "pungenti" ma la cosa strana è che non ho fatto nulla ne interventi ne cure alternative!
Non ho rifatto per ora una nuova risonanza per vedere l'evoluzione dell'ernia, che sicuramente sarà presente ma in forma lieve, ma vorrei chiederVi se c'è una spiegazione all'accaduto o se devo aspettarmi una "ricaduta".
Vi ringrazio
cordialmente