Bruciore coscia anteriore
Salve sono una ragazza di 23 anni che dal 29 giugno 2018 ha dei linfonodi inguinali gonfi..
Dopo ecografie, una risonanza magnetica locale, i risultati sono stati "linfonodi reattivi''.. l'ematologo mi ha detto di tenerli sotto controllo, ma non è riuscito a dare una cura adeguata, anche perché non ha capito quale sia il problema effettivamente, perché per lui non ho problemi.. .
Da dire che quando facevo sport mi davano fastidio. . . quando lavoro mi danno fastidio.. .
Ora mi capita spesso di avere un bruciore/dolore, tipo intorpidimento della coscia anteriore dx.. cosa potrebbe essere?
È molto fastidioso. anche se mi tocco la coscia mi fa la sensazione di bruciore
Dopo ecografie, una risonanza magnetica locale, i risultati sono stati "linfonodi reattivi''.. l'ematologo mi ha detto di tenerli sotto controllo, ma non è riuscito a dare una cura adeguata, anche perché non ha capito quale sia il problema effettivamente, perché per lui non ho problemi.. .
Da dire che quando facevo sport mi davano fastidio. . . quando lavoro mi danno fastidio.. .
Ora mi capita spesso di avere un bruciore/dolore, tipo intorpidimento della coscia anteriore dx.. cosa potrebbe essere?
È molto fastidioso. anche se mi tocco la coscia mi fa la sensazione di bruciore
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Gentile Paziente,
il disturbo neurologico che lei accusa (e non mi addentro in quello di carattere emo-linfopatico che pare non sia stato adeguatamente risolto) è definito "allodinia" ossia avvertire una sensa zione di dolore o bruciore a seguito del semplice stimolo tattile. Questa condizione deve essere attentamente esaminata dal punto di vista neurologico per poterne attendibilmente individuare la patogenesi.
Cordialmente
il disturbo neurologico che lei accusa (e non mi addentro in quello di carattere emo-linfopatico che pare non sia stato adeguatamente risolto) è definito "allodinia" ossia avvertire una sensa zione di dolore o bruciore a seguito del semplice stimolo tattile. Questa condizione deve essere attentamente esaminata dal punto di vista neurologico per poterne attendibilmente individuare la patogenesi.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.2k visite dal 09/09/2019.
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