Nevralgia di arnold

Buonasera, dopo 5 anni di dolore localizzato alla sommità dell'orecchio destro, iniziato al risveglio da un coma, mi è stata diagnosticata una nevralgia di Arnold, curata per due mesi con Nicetile e tre infiltrazioni locali di anestetico e cortisone senza consistenti benefici. Vorrei recarmi presso un centro di terapia del dolore specializzato in questa patologia. Dove posso andare?
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Egregio Utente,
dalla descrizione non parrebbe essere una tipica nevralgia del nervo grande occipitale di Arnold, che origina da C2 e si distribuisce all'occipite. La diagnosi, che in genere non è agevole, è consentita sia dalle caratteristiche del dolore (di tipo folgorante e di breve durata e dalla sua localizzazione) e dalla presenza di un punto grilletto (trigger) a 2 cm dalla protuberanza occipitale esterna. Il ricorso ad infiltrazioni con anestetici locali e cortisonici può determinarne una remissione che, tuttavia, spesso non è definitiva. Nella mia esperienza personale in non più del 50% dei casi. La terapia con FANS e anti-epilettici è altrettanto efficace. In alcuni casi ribelli alla terapia e di particolare intensità ho proceduto alla resezione del nervo, ma questo lascia comunque, com'è ovvio, un'area di anestesia nella regione occipitale.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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Utente
Utente
Gentile Dottore, la ringrazio del suo cortese intervento e cerco di spiegare meglio i miei sintomi. Il dolore, che è appunto di tipo lancinante e di breve durata, si localizza, come le dicevo, nella parte superiore ed anteriore dell' orecchio destro, ma alla pressione è presente su tutto il percorso del nervo occipitale a partire dalla C2. In particolare il punto trigger è esattamente dove da lei indicato e percepibile alla digitopressione. Pertanto vorrei tentare una terapia del dolore presso un centro specializzato nel mio caso. Infine le chiedo se può chiarirmi, in caso di intervento chirurgico, se l' area di resezione e quindi la perdita di sensibilità riguarda solo la parte dolorante o l' intero percorso del nervo di Arnold. La ringrazio per l'attenzione e cordialmente la saluto
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Da quanto riferisce potrebbe essere invocabile la nevralgia di Arnold il cui trattamento non è individuato in specifici centri di "eccellenza" essendo ben gestibile ovunque dai Neurochirurghi, inclusa la sua città (che vanta una antica e rinomata tradizione in questa disciplina). Il territorio di anestesia residua interessa tutta l'area da lei descritta, di cui è tributario il nervo grande occipitale.
Cordiali saluti