Aderenza post chirurgica post operatoria l5s1

Salve, l’8 marzo sono stato operato di ernia discale l5s1. Dopo una ventina di giorni dall’intervento ho iniziato ad accusare dolori sciatici. A metà maggio ho fatto una risonanza di controllo, questo l’esito:
Normale la regione del cono midollare. Ridotto in ampiezza lo spazio discale intersomatico l5s1 con segni di disidratazione ed iniziale degenerazione gassosa del disco intervertebrale. Esito di emilaminectomia sinistra in l5s1 con fatti aderenziali post chirurgici che avvolgono a manicotto la radice nervosa da questo lato con sottrazione del grasso epidurale. Sempre in tale sede si rileva protusione discale mediana e paramediana indovata nello spazio compreso tra profilo posteriore dei corpi vertebrali, radici nervose e l’astuccio durale con riduzione della rappresentazione del grasso epidurale. Un po’ ridotta in ampiezza del forame di congiunzione di sinistra rispetto al controlaterale.
Non altri rilievi patologici.

Martedì mi sottoporrò ad infiltrazione guidata di cortisone. Ho 34 anni, ex calciatore, questo problema mi sta causando una forte depressione.
Sono arrivato ad un punto che mentalmente non riesco più a gestire neanche il minimo dolore.
Essermi operato e stare ancora così mi ha buttato giù. Spero che qualcuno mi possa consigliare.
Ho paura di non guarire mai più.
Negl’ultimi giorni ho iniziato ad avere anche fastidi e parastesie a destra (poi scomparse dopo un paio di giorni)

Grazie ancora per l’attenzione e a chi mi risponderà.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. signore,
da quanto descrive la condizione emersa alla RM evidenzia una importante stenosi cicatriziale in sede di intervento,
E' verosimile che la soluzione sia la revsione chirurgica, ma per poter confermare tale ipotesi è essenziae l'esame clinico a la consultazione della cartella clinica,

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti
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Utente
Utente
Buonasera dottore ,grazie x la risposta. Chi mi ha operato dice che non é sicuro che i dolori che ho siano dovuti alle aderenze e che possa essere il nervo che ha sofferto per più di un anno. ( ovviamente si é basato guardando le immagini ) rispetto a prima dell’operazione quando sono dolorante,gli antidolorifici contano.
La cosa strana,è che passo a giorni discreti a giorni no.
Oggi ho fatto l’infiltrazione.
Nel caso dovessi operarmi,cosa che non spero,che tipo di intervento dovrei affrontare ?
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Non glielo so dire se non vedo le immagini
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Utente
Utente
Salve dottore, ho fatto una nuova risonanza 1 settimana fa,
Tratto lombare con lieve atteggiamento scoliotico destro conncavo, ridotta la fisiologica lordosi.
Al passaggio l2-l3 accenno a svasamento circonferenziale dell’anulus fibroso determina impronta sul bordo ventrale del sacco durale.
Al passaggio l3-l4 ispessimento circonferenziale mediano-paramediano dell’anul fibroso che determina impronta sul bordo ventrale del sacco durale.
Al passaggio l4-l5 procidenza circonferenziale mediano-paramediana dell’anulus fibroso con impronta ventrale del sacco durale.
Al passaggio l5-s1 ridotto lo spessore discale con lieve svasameto circonferenziale dell anulus fibroso che determina sensibile impronta sul profilo centro-laterale del sacco durale in esiti di intervento.sensibile ispessimento della emergenza radicolare in prossimità della sua emergenza.regolare la porzione a valle.normale rappresentazione del cono midollare e delle radici della causa.il diametro del canale spinale è nei limiti.
Me la può spiegare dottore?
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. signore,
dal referto emerge una sofferenza della radice S1 (sede dell'intervento) per presenza di tessuto cicatriziale e forse di residui di tessuto discale.
Come Le dicevo a distanza posso solo fare supposizioni, ma sta di fatto che se Lei non sta bene un motivo c'è e va diagnosticato con certezza per eventualmente decidere una appropriata terapia.

Cordialmente
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Utente
Utente
Buongiorno e grazie per la risposta intanto.
quello che vorrei capire più che altro, sarebbe se è una cosa che si può risolvere anche con una terapia ,oppure bisogna andare per forza sotto i ferri . È la cosa che vorrei di più evitare,anche perché a 34 anni non penso sia una buona cosa un’altro intervento sulla colonna vertebrale.ho fatto due infiltrazioni guidate di cortisone ,una il 4 agosto e l’altra il il 20 agosto!ovviamente sto molto meglio !ho la terza e ultima il 4 ottobre.
Ovviamente se faccio degli sforzi sento fastidio ,quello inevitabile e ho un po di dolore.
Vorrei solo che capire se c’è la possibilità di guarire .
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Le terapie medico-conservative possono essere efficaci in quanto agiscono sui sintomi e non sulla causa. Al di là del fatto che una prolungata terapia farmacologica può avere effetti collaterali importanti, se non si interviene sulla causa i sintomi prima o poi ritorneranno con il rischio di aggravarsi.
L'intervento chirurgico è una terapia come una terapia medica, cioè ci sono patologie che si curano con la chirurgia e altre con la medicina.
L'età non c'entra, a meno di gravi patologie concomitanti che sconsiglierebbero l'atto chirurgico-
Le terapie adatte e correttamente indicate si fanno per far guarire.

Cordialmente