Listesi anteriore di l5 su s1
Dopo tre anni ho ripetuto una RM RACHIDE LOMBO-SACRALE per persistente dolore alla schiena ed alla gamba destra fino sotto il ginocchio,difficoltà a camminare, guidare l'auto e dolori acuti ad ogni cambiamento di posizione, da supino o da seduto in piedi; difficoltà ad infilarsi calze e scarpe e postura del rachide incurvato verso sinistra.Finora trattato con antinfiammatori per via intramuscolo ed orali, cicli di massaggi.
REFERTO ESAME del 11.02.2009 : " MALACIA CON PROTRUSIONE DISCALE POSTERIORE IN L4/L5 AD AMPIO RAGGIO E SEDE PREVALENTEMENTE CENTRALE, CON SCARSA IMPRONTA SUL SACCO DURALE, MENTRE IN L5/S1 IL DISCO E' MARCATAMENTE SCHIACCIATO E DISIDRATATO SENZA TUTTAVIA IMPRONTE DUL SACCO DURALE O SULLE RISPETTIVE EMERGENZE RADICOLARI.
SI ASSOCIA A TALE LIVELLO UNA LISTESI ANTERIORE DI L5 SU S1 DI CA IL 10%, CON DIFFUSA E MARCATA SOFFERENZA DELL'OSSO SUBCONDRALE ALLE RISPETTIVE LIMITANTI SOMATICHE.
CONSERVATE LE RESTANTI UNITA' DISCO-SOMATICHE.
IL CANALE SPINALE MOSTRA REGOLARE CALIBRO E SEGNALE. "
Il 24 febbraio p.v. avrò un consulto per la prima volta con un Neurochirurgo, su indicazione del mio medico alla mia richiesta di voler un consulto con uno specialista. Anche lo specialista radiologo che ha refertato quanto sopra mi ha detto di rivolgermi ad uno specialista; gli ho chiesto se fosse meglio un ortopedico od un neurochirurgo e si è dichiarato più favorevole a quest'ultimo.
Sarà necessario un intervento chirurgico ? di quale entità ( delicato; di routine; semplice; ecc. ) ? Si otterrano risultati evidenti e/o definitivi ? Cioè, è pensabile con buona certezza di ritornare ad una vita normale con media attività sportiva, guida della moto, bici, ecc. ? che tempi di recupero sono previsti, con un decorso normale ? Esistono centri più specializzati ove effettuare l'eventuale intervento?
Vi sarei grato se poteste darmi queste risposte prima della visita programmata per affrontare detta visita con già un'idea di massima su ciò che mi potrò attendere.
Cordiali saluti
REFERTO ESAME del 11.02.2009 : " MALACIA CON PROTRUSIONE DISCALE POSTERIORE IN L4/L5 AD AMPIO RAGGIO E SEDE PREVALENTEMENTE CENTRALE, CON SCARSA IMPRONTA SUL SACCO DURALE, MENTRE IN L5/S1 IL DISCO E' MARCATAMENTE SCHIACCIATO E DISIDRATATO SENZA TUTTAVIA IMPRONTE DUL SACCO DURALE O SULLE RISPETTIVE EMERGENZE RADICOLARI.
SI ASSOCIA A TALE LIVELLO UNA LISTESI ANTERIORE DI L5 SU S1 DI CA IL 10%, CON DIFFUSA E MARCATA SOFFERENZA DELL'OSSO SUBCONDRALE ALLE RISPETTIVE LIMITANTI SOMATICHE.
CONSERVATE LE RESTANTI UNITA' DISCO-SOMATICHE.
IL CANALE SPINALE MOSTRA REGOLARE CALIBRO E SEGNALE. "
Il 24 febbraio p.v. avrò un consulto per la prima volta con un Neurochirurgo, su indicazione del mio medico alla mia richiesta di voler un consulto con uno specialista. Anche lo specialista radiologo che ha refertato quanto sopra mi ha detto di rivolgermi ad uno specialista; gli ho chiesto se fosse meglio un ortopedico od un neurochirurgo e si è dichiarato più favorevole a quest'ultimo.
Sarà necessario un intervento chirurgico ? di quale entità ( delicato; di routine; semplice; ecc. ) ? Si otterrano risultati evidenti e/o definitivi ? Cioè, è pensabile con buona certezza di ritornare ad una vita normale con media attività sportiva, guida della moto, bici, ecc. ? che tempi di recupero sono previsti, con un decorso normale ? Esistono centri più specializzati ove effettuare l'eventuale intervento?
Vi sarei grato se poteste darmi queste risposte prima della visita programmata per affrontare detta visita con già un'idea di massima su ciò che mi potrò attendere.
Cordiali saluti
[#1]
Egr. Signore,
da quanto è esposto nel referto, credo che sia indicato un intervento di artrodesi, cioè stabilizzazione dello scivolamanto (listesi) della 5° vertebra lombare.
La tecnica e le modalità, ovvero la scelta dei mezzi di sintesi però può essere decisa solo dal neurochirurgo che l'avrà visitata.
L'intervento è considerato di routine in mani esperte e, in assenza di significative complicanze, si può riprendere la normale attività.
Cordialmente
da quanto è esposto nel referto, credo che sia indicato un intervento di artrodesi, cioè stabilizzazione dello scivolamanto (listesi) della 5° vertebra lombare.
La tecnica e le modalità, ovvero la scelta dei mezzi di sintesi però può essere decisa solo dal neurochirurgo che l'avrà visitata.
L'intervento è considerato di routine in mani esperte e, in assenza di significative complicanze, si può riprendere la normale attività.
Cordialmente
[#2]
Ex utente
Gent.mo Dott. Migliaccio,
La ringrazio per la celerità con la quale ha risposto alla mia questione.
Quando incontrerò lo specialista neurochirurgo il prossimo 24 febbraio p.v., sarò già preparato mentalmemte alla soluzione dell'intervento chirurgico, poi Le riferirò e, nel caso non mi ritenessi sufficientemente "garantito" da quanto mi verrà proposto, La ricontatterò per stabilire insieme il percorso da seguire ( visita, ecc. ) per giungere alla soluzione del mio problema.
Grazie ancora per questo importantissimo servizio che fornite.
Cordiali saluti.
La ringrazio per la celerità con la quale ha risposto alla mia questione.
Quando incontrerò lo specialista neurochirurgo il prossimo 24 febbraio p.v., sarò già preparato mentalmemte alla soluzione dell'intervento chirurgico, poi Le riferirò e, nel caso non mi ritenessi sufficientemente "garantito" da quanto mi verrà proposto, La ricontatterò per stabilire insieme il percorso da seguire ( visita, ecc. ) per giungere alla soluzione del mio problema.
Grazie ancora per questo importantissimo servizio che fornite.
Cordiali saluti.
[#3]
Ex utente
Gent.mo Dott. Migliaccio,
ho avuto l'incontro con lo specialista neurochirurgo il quale ha così refertato :
" Il sig....( io medesimo ) presenta da anni lombalgia complicasi però di recente con dolore sciatalgico dx.
Il paziente è portatore di una spondilo-listesi L5-S1 di 1° grado con bulging del disco.
L'obiettività neurologica è nella norma.
Non si propongono, al momento, indicazioni chirurgiche.
Si consiglia trattamento riabilitativo della muscolatura del rachide lombo-sacrale con metodica posturale (Mézières)e osteopatica."
Ho già preso contatti con un centro specializzato dove eseguono questo trattamento ed inizierò tra qualche giorno. Durerà tre mesi alla fine dei quali, se non otterrò risultati soddisfacenti, si potrà prendere in esame l'intervento chirurgico, però più che di "bloccaggio" delle vertebre con viti, ecc.( che mi pare descritto come non risolutivo in molti casi ) si tratterebbe di decomprimere il nervo schiacciato creando uno spazio adeguato tre le due vertebre "incriminate", se ho ben capito, visto che il disco non c'è più.
Quindi la stabilizzazione delle vertebre, soprattutto la sacrale, appare nè così semplice nè così risolutiva ed inoltre pare che ci possano essere ripercussioni sul resto del rachide.
Insomma, da una parte sento dire che la stabilizzazione delle vertebre L5-S1 sia un intervento ormai di routine e normalmente risolutivo mentre dall'altra mi si consiglia prudenza e non fretta, perchè in molti casi la terapia mezierista ha dato ottimi risultati. sono un po' confuso. Intanto provo, però gradirei avere il suo parere sul perchè si tende a proporre l'intervento chirurgico ( solo di stabilizzazione ) come prima soluzione anzichè arrivarci gradualmente come soluzione estrema.
Cordiali saluti.
ho avuto l'incontro con lo specialista neurochirurgo il quale ha così refertato :
" Il sig....( io medesimo ) presenta da anni lombalgia complicasi però di recente con dolore sciatalgico dx.
Il paziente è portatore di una spondilo-listesi L5-S1 di 1° grado con bulging del disco.
L'obiettività neurologica è nella norma.
Non si propongono, al momento, indicazioni chirurgiche.
Si consiglia trattamento riabilitativo della muscolatura del rachide lombo-sacrale con metodica posturale (Mézières)e osteopatica."
Ho già preso contatti con un centro specializzato dove eseguono questo trattamento ed inizierò tra qualche giorno. Durerà tre mesi alla fine dei quali, se non otterrò risultati soddisfacenti, si potrà prendere in esame l'intervento chirurgico, però più che di "bloccaggio" delle vertebre con viti, ecc.( che mi pare descritto come non risolutivo in molti casi ) si tratterebbe di decomprimere il nervo schiacciato creando uno spazio adeguato tre le due vertebre "incriminate", se ho ben capito, visto che il disco non c'è più.
Quindi la stabilizzazione delle vertebre, soprattutto la sacrale, appare nè così semplice nè così risolutiva ed inoltre pare che ci possano essere ripercussioni sul resto del rachide.
Insomma, da una parte sento dire che la stabilizzazione delle vertebre L5-S1 sia un intervento ormai di routine e normalmente risolutivo mentre dall'altra mi si consiglia prudenza e non fretta, perchè in molti casi la terapia mezierista ha dato ottimi risultati. sono un po' confuso. Intanto provo, però gradirei avere il suo parere sul perchè si tende a proporre l'intervento chirurgico ( solo di stabilizzazione ) come prima soluzione anzichè arrivarci gradualmente come soluzione estrema.
Cordiali saluti.
[#4]
Egr. signore,
le metodiche riabilitative sono certamente importanti ed efficaci, ma la loro azione è sui sintomi e non sulle cause.
E' difficile che una listesi possa essere corretta definitivamente da qualsiasi manovra o tecnica manuale come è difficile che una radice compressa da un forame stretto a da altra causa possa essere in tal modo decompressa.
Non mi pare che ci sia la tendenza a proporre l'intervento (il parere del collega lo dimostra).
Un intervento chirurgico è un provvedimento terapeutico come qualsiasi terapia nell'ambito della medicina e se la patologia riscontrata è una patologia per la cui guarigione è indicata la chirurgia, questa non deve essere considerata come la soluzione estrema, ma come quella principale.
Io non ho a disposizione nè le immagini degli esami effettuati, nè Lei per visitarLa, ma da quanto riferisce credo che la soluzione terapeutica sia l'intervento di decompressione radicolare e di artrodesi.
Le tecniche conservative, come il farmaco antidolorifico, possono darLe beneficio, ma la patologia responsabile non si modificherà.
Disponibile per ulteriori eventuali chiarimenti, La saluto con cordialità
le metodiche riabilitative sono certamente importanti ed efficaci, ma la loro azione è sui sintomi e non sulle cause.
E' difficile che una listesi possa essere corretta definitivamente da qualsiasi manovra o tecnica manuale come è difficile che una radice compressa da un forame stretto a da altra causa possa essere in tal modo decompressa.
Non mi pare che ci sia la tendenza a proporre l'intervento (il parere del collega lo dimostra).
Un intervento chirurgico è un provvedimento terapeutico come qualsiasi terapia nell'ambito della medicina e se la patologia riscontrata è una patologia per la cui guarigione è indicata la chirurgia, questa non deve essere considerata come la soluzione estrema, ma come quella principale.
Io non ho a disposizione nè le immagini degli esami effettuati, nè Lei per visitarLa, ma da quanto riferisce credo che la soluzione terapeutica sia l'intervento di decompressione radicolare e di artrodesi.
Le tecniche conservative, come il farmaco antidolorifico, possono darLe beneficio, ma la patologia responsabile non si modificherà.
Disponibile per ulteriori eventuali chiarimenti, La saluto con cordialità
[#5]
Ex utente
Gent.mo Dott. Migliaccio,
ormai ho preso coscienza che la patologia responsabile non si modificherà.
Capisco che il trattamento riabilitativo della muscolatura del rachide lombo-sacrale con metodica posturale (Mézières)e osteopatica potrà alleviare il persistente dolore ma non lo eliminerà, però proverò questa tecnica; in fin dei conti tre mesi non sono un periodo lungo per chi convive da anni con il mio problema.Ma penso chel'intervento di decompressione radicolare e di artrodesi sia solo rimandato ma non scongiurato.
La ringrazio per la chiarezza e gentilezza delle risposte anche grazie alle quali ho un'idea più definita del mio problema e di cosa mi aspetta.
La saluto cordialmente.
ormai ho preso coscienza che la patologia responsabile non si modificherà.
Capisco che il trattamento riabilitativo della muscolatura del rachide lombo-sacrale con metodica posturale (Mézières)e osteopatica potrà alleviare il persistente dolore ma non lo eliminerà, però proverò questa tecnica; in fin dei conti tre mesi non sono un periodo lungo per chi convive da anni con il mio problema.Ma penso chel'intervento di decompressione radicolare e di artrodesi sia solo rimandato ma non scongiurato.
La ringrazio per la chiarezza e gentilezza delle risposte anche grazie alle quali ho un'idea più definita del mio problema e di cosa mi aspetta.
La saluto cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 26.7k visite dal 11/02/2009.
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