Emorragia celebrale
Buongiorno,
quattro mesi fa ho avuto una emorragia celebrale. Ovviamente ho manifestato tutti i sintomi più classici, per cui sono stato trasportato in ospedale d'urgenza.
Una settimana dopo, dopo una angiografia (risultata negativa) e tre tac che evidenziavano il progressivo riassorbirsi dell'ematoma (30 mm di lunghezza), sono stato dimesso. I dottori dell'ospedale non sono stati in grado di attribuire all'evento una causa certa, essendo tutti gli esami negativi, non avendo subito alcun trauma cranico recente e non essendoci mav.
Ad oggi, dopo quattro mesi, posso dire di non aver subito praticamente alcun impatto rilevante dall'evento: tutte le funzioni compromesse sono ora tornate stabili e normali.
Recentemente ho anche fatto un ulteriore rm + rm con mezzo di contrasto che non hanno evidenziato assolutamente niente, fuorché l'ematoma che, seppur di dimensioni ridottissime, si sta ancora riassorbendo, quindi ancora una volta non è certa la causa dell'evento: tra chi dice che è un effetto collaterale dell'assunzione di oki, a chi dice che sono eventi casuali e sporadici e si risolvono da soli, a chi dice che è un effetto dell'ipertensione.
A proposito di questo mi è stato consigliato di tenere monitorata la pressione, i cui ultimi dati vi riporto qua: 60/100.
Se pur la circostanza non sembri particolare, in realtà lo è, perché, non essendo stata attribuita alcuna causa a questo evento, la situazione è di forte sconforto psicologico per me. Ogni mal di testa, ogni bicchiere di vino o volta che accidentalmente respiro fumo (non sono fumatore comunque) si scatenano in me le mille paranoie che quanto successo possa ricapitare. Paradossalmente, se mi fosse stato detto: "hai avuto questo, che è successo per XXX" sarebbe stato molto più semplice mandare la pillola giù. Così però tutto può essere tutto e non si gode nemmeno più del piacere di prendere una birra con gli amici e tornare la notte tardi, perché, chi sa, potrebbe ricapitare.
Ovviamente comprendo la complessità e la peculiarità della vicenda, come comprendo la difficoltà a "sbilanciarsi" per azzardare un'ipotesi. Però davvero, qualsiasi consiglio o "diagnosi" sarebbero sicuramente un grosso aiuto. Scrivo quindi con la speranza che qualcuno ne sappia di più in merito.
In più mi sono chiesto:
è possibile quindi che ricapiti?
posso fumare? posso bere alcolici? e caffè?
in che misura lo stile di vita (sport, camminare abitualmente , andare sempre a letto tardi etc.) ha impatto nel verificarsi di eventi del genere?
Ringrazio chiunque risponda per la pazienza e per la disponibilità!
quattro mesi fa ho avuto una emorragia celebrale. Ovviamente ho manifestato tutti i sintomi più classici, per cui sono stato trasportato in ospedale d'urgenza.
Una settimana dopo, dopo una angiografia (risultata negativa) e tre tac che evidenziavano il progressivo riassorbirsi dell'ematoma (30 mm di lunghezza), sono stato dimesso. I dottori dell'ospedale non sono stati in grado di attribuire all'evento una causa certa, essendo tutti gli esami negativi, non avendo subito alcun trauma cranico recente e non essendoci mav.
Ad oggi, dopo quattro mesi, posso dire di non aver subito praticamente alcun impatto rilevante dall'evento: tutte le funzioni compromesse sono ora tornate stabili e normali.
Recentemente ho anche fatto un ulteriore rm + rm con mezzo di contrasto che non hanno evidenziato assolutamente niente, fuorché l'ematoma che, seppur di dimensioni ridottissime, si sta ancora riassorbendo, quindi ancora una volta non è certa la causa dell'evento: tra chi dice che è un effetto collaterale dell'assunzione di oki, a chi dice che sono eventi casuali e sporadici e si risolvono da soli, a chi dice che è un effetto dell'ipertensione.
A proposito di questo mi è stato consigliato di tenere monitorata la pressione, i cui ultimi dati vi riporto qua: 60/100.
Se pur la circostanza non sembri particolare, in realtà lo è, perché, non essendo stata attribuita alcuna causa a questo evento, la situazione è di forte sconforto psicologico per me. Ogni mal di testa, ogni bicchiere di vino o volta che accidentalmente respiro fumo (non sono fumatore comunque) si scatenano in me le mille paranoie che quanto successo possa ricapitare. Paradossalmente, se mi fosse stato detto: "hai avuto questo, che è successo per XXX" sarebbe stato molto più semplice mandare la pillola giù. Così però tutto può essere tutto e non si gode nemmeno più del piacere di prendere una birra con gli amici e tornare la notte tardi, perché, chi sa, potrebbe ricapitare.
Ovviamente comprendo la complessità e la peculiarità della vicenda, come comprendo la difficoltà a "sbilanciarsi" per azzardare un'ipotesi. Però davvero, qualsiasi consiglio o "diagnosi" sarebbero sicuramente un grosso aiuto. Scrivo quindi con la speranza che qualcuno ne sappia di più in merito.
In più mi sono chiesto:
è possibile quindi che ricapiti?
posso fumare? posso bere alcolici? e caffè?
in che misura lo stile di vita (sport, camminare abitualmente , andare sempre a letto tardi etc.) ha impatto nel verificarsi di eventi del genere?
Ringrazio chiunque risponda per la pazienza e per la disponibilità!
[#1]
Caro ragazzo,
intanto bisogna capire che tipo di emorragia è stata, ovvero se ematoma e in che sede degli spazi cerebrali (extra durale, sotto durale o intraparenchimale, cioè all'interno del tessuto cerebrale) o se invece si è trattato di una emorragia subaracnoidea, cioè limitata al comparto cerebrale situato sotto una membrana chiamata aracnoide.
La differenza è importante per risalire alla causa.
Il fatto che una angiografia sia negativa non esclude che ci sia stato un piccolo aneurisma (dilatazione di una arteria) distruttosi con il sanguinamento.
Detto questo, mi pare di intuire che già in giovanissima età, sei aduso a bere alcolici, a fumare, a tirar tardi la sera ecc,
Non mi sembrano abitudini molto sane e pertanto dovresti ridimensionarli.
Alcol, fumo, per non parlare di droghe, "attaccano" i vasi sanguigni e il cervello.
Sappiti rgolare
Un cordiale saluto
intanto bisogna capire che tipo di emorragia è stata, ovvero se ematoma e in che sede degli spazi cerebrali (extra durale, sotto durale o intraparenchimale, cioè all'interno del tessuto cerebrale) o se invece si è trattato di una emorragia subaracnoidea, cioè limitata al comparto cerebrale situato sotto una membrana chiamata aracnoide.
La differenza è importante per risalire alla causa.
Il fatto che una angiografia sia negativa non esclude che ci sia stato un piccolo aneurisma (dilatazione di una arteria) distruttosi con il sanguinamento.
Detto questo, mi pare di intuire che già in giovanissima età, sei aduso a bere alcolici, a fumare, a tirar tardi la sera ecc,
Non mi sembrano abitudini molto sane e pertanto dovresti ridimensionarli.
Alcol, fumo, per non parlare di droghe, "attaccano" i vasi sanguigni e il cervello.
Sappiti rgolare
Un cordiale saluto
[#2]
Utente
Buongiorno dott. Migliaccio, e molte grazie per avermi dato una risposta.
Tuttavia penso che le mie domande siano state travisate: sono figlio di genitori salutisti, quindi da sempre sensibilizzato all'importanza di un corretto stile di vita. Pratico regolarmente attività fisica, non fumo assolutamente e le poche volte in cui bevo, bevo con moderazione.
Le mie domande sono frutto del mio essere razionale che mi spinge a comprendere i miei nuovi limiti, dopo aver avuto un'emorragia cerebrale.
Tornando a noi, le riporto di seguito il referto dei primi esami svolti in ps:
Tipo esame: T.C. Cranio e M. di C.
Esame eseguito d'urgenza con e senza M. di C. anche con metodica angio-TC.
Ematoma intraparenchimiale talamo-capsulare DX (diametro max 30 mm) con modesto edema perilesionale; effetto massa sul III ventricolo.
Ventricoli laterali non dilatati; accenno a deviazione d'asse a SN.
L'esame angio-TC non dimostra anomalie delle principali strutture arteriose del circolo intracranico. Dopo M. di C., non significative modificazioni del quadro encefalico basale.
Grazie ancora per la disponibilità.
Tuttavia penso che le mie domande siano state travisate: sono figlio di genitori salutisti, quindi da sempre sensibilizzato all'importanza di un corretto stile di vita. Pratico regolarmente attività fisica, non fumo assolutamente e le poche volte in cui bevo, bevo con moderazione.
Le mie domande sono frutto del mio essere razionale che mi spinge a comprendere i miei nuovi limiti, dopo aver avuto un'emorragia cerebrale.
Tornando a noi, le riporto di seguito il referto dei primi esami svolti in ps:
Tipo esame: T.C. Cranio e M. di C.
Esame eseguito d'urgenza con e senza M. di C. anche con metodica angio-TC.
Ematoma intraparenchimiale talamo-capsulare DX (diametro max 30 mm) con modesto edema perilesionale; effetto massa sul III ventricolo.
Ventricoli laterali non dilatati; accenno a deviazione d'asse a SN.
L'esame angio-TC non dimostra anomalie delle principali strutture arteriose del circolo intracranico. Dopo M. di C., non significative modificazioni del quadro encefalico basale.
Grazie ancora per la disponibilità.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.8k visite dal 10/03/2019.
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