Compressione terzo nervo cranico o affaticamento/miastenia
Gentili dottori, sono qui per descrivere una condizione del mio fidanzato che mi provoca una grandissima angoscia.
Premetto che per lui è un periodo particolarmente stressante, arriva a lavorare fino a notte tarda più di una volta a settimana.
Circa una decina di giorni fa comincia a notare una vista non allineata al risveglio, che poi si risolve nel giro di qualche minuto e non si ripresenta nel corso della giornata, fino a quando non si risveglia il giorno dopo.
Dopo questi primi episodi di diplopia, e dopo una giornata di lavoro particolarmente intensa (ma non al pc) gli fanno notare che la palpebra sinistra se n’era calata.
Dopo 2/3 giorni più riposanti questi sintomi non si sono ripresentati, fino allo scorso weekend, quando ha avuto di nuovo una giornata particolarmente pesante a lavoro: di nuovo visione doppia (incapacità a ricondurre l’immagine dei due occhi ad una sola, dice) e palpebra sinistra calata.
Dice, inoltre, che non riesce a vedere in alto a destra.
Oggi è stato dalL’oculista, il quale ha trovato il fondo oculare pulito e l’occhio sinistro un po’ più in basso rispetto all’altro.
Sostiene che possa trattarsi di un forte affaticamento (dal momento che l’occhio sinistro è fortemente miope, circa -9,25), di una Miastenia oppure di una compressione del terzo nervo cranico per effetto di un aneurisma o di una massa (vi lascio immaginare l’angoscia).
Sostiene, però, che dal fondo oculare qualcosa si sarebbe visto in questa terza evenienza, ma gli ha comunque prescritto una visita neurologica e una risonanza (dice per scrupolo, ma non sono affatto sicura che sia solo per scrupolo o per un effettivo sospetto diagnostico).
Secondo voi effettivamente dal fondo oculare qualcosa che facesse pensare ad un aneurisma o un tumore si sarebbe visto?
Potrebbe l’affaticamento, unito alla forte miopia, aver determinato questi sintomi, o non è particolarmente fondata come opzione?
Una previsione catastrofica come un aneurisma può essere l’unica causa di una sintomatologia così circostanziata e magari l’oculista non l’ha voluto spaventare?
Grazie per le risposte che vorrete darmi
Premetto che per lui è un periodo particolarmente stressante, arriva a lavorare fino a notte tarda più di una volta a settimana.
Circa una decina di giorni fa comincia a notare una vista non allineata al risveglio, che poi si risolve nel giro di qualche minuto e non si ripresenta nel corso della giornata, fino a quando non si risveglia il giorno dopo.
Dopo questi primi episodi di diplopia, e dopo una giornata di lavoro particolarmente intensa (ma non al pc) gli fanno notare che la palpebra sinistra se n’era calata.
Dopo 2/3 giorni più riposanti questi sintomi non si sono ripresentati, fino allo scorso weekend, quando ha avuto di nuovo una giornata particolarmente pesante a lavoro: di nuovo visione doppia (incapacità a ricondurre l’immagine dei due occhi ad una sola, dice) e palpebra sinistra calata.
Dice, inoltre, che non riesce a vedere in alto a destra.
Oggi è stato dalL’oculista, il quale ha trovato il fondo oculare pulito e l’occhio sinistro un po’ più in basso rispetto all’altro.
Sostiene che possa trattarsi di un forte affaticamento (dal momento che l’occhio sinistro è fortemente miope, circa -9,25), di una Miastenia oppure di una compressione del terzo nervo cranico per effetto di un aneurisma o di una massa (vi lascio immaginare l’angoscia).
Sostiene, però, che dal fondo oculare qualcosa si sarebbe visto in questa terza evenienza, ma gli ha comunque prescritto una visita neurologica e una risonanza (dice per scrupolo, ma non sono affatto sicura che sia solo per scrupolo o per un effettivo sospetto diagnostico).
Secondo voi effettivamente dal fondo oculare qualcosa che facesse pensare ad un aneurisma o un tumore si sarebbe visto?
Potrebbe l’affaticamento, unito alla forte miopia, aver determinato questi sintomi, o non è particolarmente fondata come opzione?
Una previsione catastrofica come un aneurisma può essere l’unica causa di una sintomatologia così circostanziata e magari l’oculista non l’ha voluto spaventare?
Grazie per le risposte che vorrete darmi
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Gentile Utente,
Rispondo ancora io se non Le dispiace al Suo quesito.
Un aneurisma dell'arteria comunicante posteriore può causare una paralisi completa o parcellare del III nervo cranico; la miastenia può causare ptosi palpebrale quasi sempre bilateralmente; il fondo oculare in ambedue le condizioni è sempre indenne. Mediante l'esame fondoscopico si può valutare se esista aumento della pressione endocranica e non si può desumere la causa di un deficit del nervo oculomotore. Il paziente deve essere valutato dal neurologo ed eseguire una RMN con sequenze angiografiche.
Cordialmente
Rispondo ancora io se non Le dispiace al Suo quesito.
Un aneurisma dell'arteria comunicante posteriore può causare una paralisi completa o parcellare del III nervo cranico; la miastenia può causare ptosi palpebrale quasi sempre bilateralmente; il fondo oculare in ambedue le condizioni è sempre indenne. Mediante l'esame fondoscopico si può valutare se esista aumento della pressione endocranica e non si può desumere la causa di un deficit del nervo oculomotore. Il paziente deve essere valutato dal neurologo ed eseguire una RMN con sequenze angiografiche.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.4k visite dal 25/02/2019.
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