Asportazione presunto neurinoma
Gentili medici, da 4 anni ho una formazione di circa 15 mm nel III medio distale del muscolo soleo sx, lungo il decorso del fascio vascolare intramuscolare. Il referto del radiologo della Rmn cui mi sono sottoposto consiglia un'integrazione con mezzo di contrasto mentre il chirurgo ortopedico cui mi sono rivolto mi ha detto che si tratta di un neurinoma e che l'intervento di asportazione va deciso anche in base alla sintomatologia. Il fastidio è variabile ma nell'ultimo anno si è esacerbato in due occasioni in cui quasi non riuscivo a poggiare la pianta del piede sul pavimento. Al di là di questi due episodi avuti a distanza di mesi, non mi ha dato problemi gravi, ma un fastidio costante. Un fastidio di fondo che tendo a dimenticare e a ricordare solo quando si intensifica. Vorrei porre fine a questa situazione che con il tempo sta diventando un po logorante e affrontare un'intervento di asportazione; mi hanno informato che si tratta di una formazione benigna, ma , col passar degli anni,seppur minima, ipotizzo ci sia una possibilità di conversione in una neoplasia maligna. Ad ogni modo, non so se a torto o ragione, penso che prima o poi avrei comunque dovuto sottopormi ad un intervento.
Data la "presunta" natura neurogena di tale lesione, e la parziale sovrapposizione degli ambiti chirurgia ortopedica-neurochirurgia, ho pensato di rivolgermi ad un neurochirurgo. In particolare ad un neurochirurgo che si occupi di lesioni dei nervi periferici e vorrei chiederVi se sareste cosi gentili da consigliarmene uno o più in generale una struttura in cui si ha "dimistichezza" con tale patologia
Grazie in anticipo.
Cordiali saluti
Data la "presunta" natura neurogena di tale lesione, e la parziale sovrapposizione degli ambiti chirurgia ortopedica-neurochirurgia, ho pensato di rivolgermi ad un neurochirurgo. In particolare ad un neurochirurgo che si occupi di lesioni dei nervi periferici e vorrei chiederVi se sareste cosi gentili da consigliarmene uno o più in generale una struttura in cui si ha "dimistichezza" con tale patologia
Grazie in anticipo.
Cordiali saluti
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Egregio Paziente,
facciamo un po' di chiarezza. Innanzitutto il neurinoma o schwannoma è un tumore benigno che non degenera mai in una forma maligna. I neurinomi possono essere isolati oppure essere neurofibromi che rientrano in una malattia sistemica detta "Neurofibromatosi di von Recklinhausen". Le forme isolate dei nervi periferici (trascurando quindi quelle a carico dell'VIII nervo cranico, cioè l'acustico) tendono con maggior frequenza a presentarsi lungo il decorso del nervo ulnare (braccio) o del nervo peroneo (gamba). Nel caso suo, potrebbe essere a carico di quest'ultimo nervo e quindi, dalla descrizione che ne fa nel suo resoconto anamnestico, indovato nel contesto del muscolo soleo che con i gemelli costituisce il tricipite surale. A questo punto si pone un fondamentale quesito: è un neurinoma, un neurofibroma o un semplice fibroma? La risposta viene data da un accertamento complesso (clinico, per imaging ed elettrofisiologico) ad esito del quale si pone l'indicazione chirurgica che consiste nell'asportazione con tecnica microchirurgica per preservare la funzione del nervo.
Nella sua città, per rispondere all'ultimo quesito, esistono elevate professionalità idonee alla diagnosi ed alla terapia di queste lesioni.
Spero di averle chiarito sufficientemente il quadro.
Cordialmente
facciamo un po' di chiarezza. Innanzitutto il neurinoma o schwannoma è un tumore benigno che non degenera mai in una forma maligna. I neurinomi possono essere isolati oppure essere neurofibromi che rientrano in una malattia sistemica detta "Neurofibromatosi di von Recklinhausen". Le forme isolate dei nervi periferici (trascurando quindi quelle a carico dell'VIII nervo cranico, cioè l'acustico) tendono con maggior frequenza a presentarsi lungo il decorso del nervo ulnare (braccio) o del nervo peroneo (gamba). Nel caso suo, potrebbe essere a carico di quest'ultimo nervo e quindi, dalla descrizione che ne fa nel suo resoconto anamnestico, indovato nel contesto del muscolo soleo che con i gemelli costituisce il tricipite surale. A questo punto si pone un fondamentale quesito: è un neurinoma, un neurofibroma o un semplice fibroma? La risposta viene data da un accertamento complesso (clinico, per imaging ed elettrofisiologico) ad esito del quale si pone l'indicazione chirurgica che consiste nell'asportazione con tecnica microchirurgica per preservare la funzione del nervo.
Nella sua città, per rispondere all'ultimo quesito, esistono elevate professionalità idonee alla diagnosi ed alla terapia di queste lesioni.
Spero di averle chiarito sufficientemente il quadro.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
[#2]
Ex utente
Distinto Dr. Colangelo
La ringrazio per la celere ed esaustiva risposta. Le vorrei chiedere nello specifico cosa si intende per accertamento complesso. Mi spiego meglio ad oggi, in 4 anni ho effettuato le visite dirette dei medici; come imaging ho effettuato delle ecografie e delle Rmn. Per quanto concerne l'esame elettrofisiologico non so se si riferisce ad un'elettromiografia. In tal caso Le comunico che non l'ho mai effettuata. Nonostante gli esami fatti ( anche ripetuti) che Le ho sopracitato, non si è giunti ancora ad una diagnosi nella misura in cui la formazione rimasta pressochè immodificata nel tempo ( cresciuta di pochi mm) insieme alla sintomatologia descritta, hanno fatto pensare al chirurgo ad un neurinoma o più in generale ad una formazione benigna. Discernere se si tratti effettivamente di un neurinoma o in un'altra formazione di natura non neurogena credo possa essere utile per capire a quale specialista affidarmi per l'intervento di asportazione ( per intenderci se è necessario che l'intervento venga eseguito da un neurochirurgo per preservare, come Lei ha scritto, la funzione del nervo, o anche da un chirurgo ortopedico)
In tal senso la rmn con contrasto che indica il radiologo nel referto andrebbe a fare questa distinzione neurinoma/ altra formazione? O sarebbe l'ennesimo esame che si va aggiungere al plico degli altri senza apportare un effettivo contributo?
La ringrazio ancora per avermi fatto chiarezza, per l'attenzione e la professionalità.
In attesa di un Suo riscontro
Cordiali saluti
La ringrazio per la celere ed esaustiva risposta. Le vorrei chiedere nello specifico cosa si intende per accertamento complesso. Mi spiego meglio ad oggi, in 4 anni ho effettuato le visite dirette dei medici; come imaging ho effettuato delle ecografie e delle Rmn. Per quanto concerne l'esame elettrofisiologico non so se si riferisce ad un'elettromiografia. In tal caso Le comunico che non l'ho mai effettuata. Nonostante gli esami fatti ( anche ripetuti) che Le ho sopracitato, non si è giunti ancora ad una diagnosi nella misura in cui la formazione rimasta pressochè immodificata nel tempo ( cresciuta di pochi mm) insieme alla sintomatologia descritta, hanno fatto pensare al chirurgo ad un neurinoma o più in generale ad una formazione benigna. Discernere se si tratti effettivamente di un neurinoma o in un'altra formazione di natura non neurogena credo possa essere utile per capire a quale specialista affidarmi per l'intervento di asportazione ( per intenderci se è necessario che l'intervento venga eseguito da un neurochirurgo per preservare, come Lei ha scritto, la funzione del nervo, o anche da un chirurgo ortopedico)
In tal senso la rmn con contrasto che indica il radiologo nel referto andrebbe a fare questa distinzione neurinoma/ altra formazione? O sarebbe l'ennesimo esame che si va aggiungere al plico degli altri senza apportare un effettivo contributo?
La ringrazio ancora per avermi fatto chiarezza, per l'attenzione e la professionalità.
In attesa di un Suo riscontro
Cordiali saluti
[#3]
Faccio eco a quanto Le ho già detto nella mia prima risposta: è necessario sapere con estrema precisione di che cosa si tratti. Se dovesse essere un banale fibroma lo può lasciare lì dove sta ma se è un neurinoma l'intervento deve essere eseguito con tecnica microneurochirurgica. A tale scopo, innanzitutto occorre una valutazione clinica da parte di un Neurochirurgo, qualora non lo abbia già fatto, poi è opportuno effettuare l'integrazione della RM con mdc ed infine un utile ausilio diagnostico è dato dall'EMG.
Cordiali saluti e grazie del gentile commento
Cordiali saluti e grazie del gentile commento
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.3k visite dal 10/02/2019.
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