Un emangioma non aggressivo del soma

il 2 maggio 2007 rimango bloccata con la schiena persistedo il disturbo ho fatto una visita ortopedica(dopo un periodo di antinfiammatori e muscoril)dove si richiedeva risonanza urgente per sospetta ernia esito positivo ernia espulsa l5 s1 il 6 giugno vengo sottoposta ad intervento per asportare l'ernia tengo il busto per 1 mese e sto a riposo il 9 luglio il medico che mi ha operato mi fa rientrare al lavoro(lavoro in tessitura in piedi 8/9 ore al giorno)perche di li a 3 settimane sarei andata in ferie mi ha rilasciato una carta che per 3 mesi non dovevo fare sforzi scaduti i 3 mesi il mio direttore mi ha rimesso al mio posto dove pero mi devo piegare ripetutamente con la schiena nel frattempo a settembre semper 2007 arriva il medico aziendale a fare le visite spiego la mia situazione mi reputa idonea ma non a lavori gravosi la mia ditta non tiene conto di quesa carta e mi ritrovo ancora nella stessa posizione di prima a luglio 2008 mando malattia per schiena chiamo il medico aziendale spiegando che sono ancora alla stessa mansione dopo mesi dalla visita mi informa che ha dato predisposizioni che venissi spostata subito cosa non fatta fino ad allora rientro a settembre vengo rispedita ancora alla vecchia mansione nonostante aver parlato piu volte e presentato piu documentazioni al mi direttore non sente ragioni ora a distanza di un anno e mezzo e altri controlli mi ritrovo con sospetta recdiva, un altra ernia l1l2 piccola, aderenze alterazoni osteocondrosiche a carico dei piatt vertebr con sofferenza edemigena sub-condrale protusione discale intracanalare destra e un emangioma non aggressivo del soma di l2 faccio altre visite e alla fine mi itrovo in lista per intervento di artrodesi lombare e gia venuto il medico aziendale che mi ha definito non idonea a fare lavori pesanti quindi l'esito nel giro di un anno e cambiato ovviamente il medico sa del risultato dell'ultima risonanza che descrive i disturbi sopra descritti ora nonosante aver informato il direttore del nuovo intervento le cose non sono cambiate ogi tanto mi sposta per darmi il contentino ma poi finisco ancora alla vecchia mansione volevo chieder con esiti del genere posso richiedere la malattia profess?posso rifarmi in qualche modo sul mio direttore visto che e lui che decide dove e chi mettere nei vari posti?devo fare intervenire il medico aziendale che di solito fa una riunione anche con il titolare per dare gli esiti delle visite?ho anche il dubbio che tutte le carte che ho consegnat fino adesso non c siano piu che le abbiano fatte sparire visto che al medico az ho dovuto dire tutto io perche non aveva in mano niente la ditta non dovrebbe informare e consegnare i documenti in caso di dipendenti con problemi?non so piu cosa fare e da chi andare sottolineo che ho 32 anni ed essere gia conciata cosi mi deprime in piu non sono convinta del secondo intervento pero forse e l'unica visto che ho sempre dolore schiena e gamba e ora inizia il formicolio delle dita e della natica destri visto che e a destra che o di piu il disturbo aiutatemi grazie
[#1]
Dr. Antonio Zingale Neurochirurgo 224 6
Esegua o produca tutto l'iter diagnostico-terapeutico previsto in questi casi documentando tutto (relazione di visita, referti, ecc.). Si rivolga poi ad un medico del lavoro di sua parte che faccia valere quanto raccomandato dallo specialista. Quasi sempre si addiviene ad una transazione.

Dr. Antonio Zingale

[#2]
Utente
Utente
questo cosa vuol dire che mi devo rivolgere ad un'altro medico del lavoro che non sia della ditta presentare tutti i referti e sperare che mi dia gli stessi responsi del medico aziendale?se l'esito fosse positivo il mio direttore sarebbe costretto a spostarmi senza piu assillarmi e avere il pensiero di tornare dov'ero prima?se non dovesse funzionare allora cosa faro'?sicuramente saro' soggetta a "vendette del superiore" perche' da me funziona cosi mi consiglia l'artrodesi?
[#3]
Dr. Antonio Zingale Neurochirurgo 224 6
Per la sua giovane età, (probabilmente per predisposizione genetica) per Lei è di importanza primaria evitare sovraccarichi alla colonna; pertanto è importante ottenere una mansione adeguata (senza giungere ad una causa di servizio in quanto mantenere il posto di lavoro è essenziale). Per quanto attiene l'artrodesi, se è stata indicata dai colleghi, certamente le risolverà i problemi attuali ma tenga presente che se continuerà a sovraccaricare la colonna i segmenti adiacenti alla artrodesi andranno in sofferenza producendo sintomatologia analoga se non peggiore a quella odierna...; ma, da chi è fuori dall'ambiente medico ciò potrà essere recepito come una simulazione o una esagerazione finalizzata ad evitare di lavorare... Quindi il consiglio è quello di giungere, in primis, ad un accordo consensuale per evitare situazioni interpersonali antipatiche e ottenuto questo potrà serenamente valutare l'opportunità all'intervento consigliato.