Ernia discale cervicale c4-c5

Buonasera gentilissimi Dottori,

Vorrei rubarvi un po’ del vostro tempo per sottoporvi il mio caso.
Dai primi di novembre, ho iniziato a soffrire di una forte cervico brachialgia molto probabilmente dovuta alle varie attività sportive tra cui anche il sollevamento pesi.
Lì sul momento ho sentito un dolore al collo che si estendeva, con delle fitte, fino al braccio destro cosi mi sono recato al pronto soccorso e la lastra non ha evidenziato nessuna lesione, solamente il rachide cervicale molto rigido.
Nei giorni seguenti il dolore non passava, anzi peggiorava, quindi ho deciso di recarmi presso una fisiatra del cdi che mi ha prescritto una RMN.
Il riferto ha evidenziato un’ernia in sede c4-c5 che preme sul nervo di c5.
Ad oggi ho fatto due cicli di punture intramuscolo di Voltaren e Muscoril, successivamente ho portato le carte ad un Neurologo che mi ha prescritto 8 gg di cortisone, durante entrambe le cure i dolori si sono attenuati ma ogni volta al termine la sintomatologia dolorosa si è ripresentata.
Oggi sotto consiglio del Neurologo, ho effettuato anche un’elettromiografia arti superiori il cui referto non ha dato segni di danni alle radici nervose. (in allegato il referto)
Dato che mi hanno anche parlato di un’eventuale possibilità di intervento chirurgico per la rimozione dell’ernia, volevo avere un vostro parere, tenete conto che l’esordio è da riferirsi probabilmente a degli sforzi in palestra o comunque a un problema posturale dovuto all’eccessiva attività fisica.
Pensate che delle manipolazioni chiropratiche possano giovarmi? Ci sono altre strade da percorrere eventualmente?
Devo essere onesto arrivato a questo punto mi sento un po' perso, non so piu come procedere e prima di procedere con un intervento vorrei sapere se ci sono altre possibilità.
Sperando di ricevere un vostro gentile riscontro, vi ringrazio in anticipo e porgo i migliori auguri.
V.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. signore,
la RM ha evidenziato un'ernia discale che crea sofferenza a una radice nervosa che è deputata al movimento di un arto superiore.
Qualsiasi terapia farmacologica può lenire il dolore, ma non rimuovere la causa.
Altre pratiche possono essere valide, ma in presenza di una ernia in sede cervicale gliele sconsiglierei.
Un'ernia può perdere di consistenza nel tempo, ma poiché tale tempo non è predeterminabile, il rischio è che la radice possa danneggiarsi al punto di creare importanti deficit.

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti
[#2]
Utente
Utente
Buongiorno Dott.Migliaccio,

Intanto mi permetta di ringraziarla per la celere risposta, mi permetto di approfittare ancora del suo tempo per riportarle una risposta rilasciata da un suo collega il dott. Cesare Griffini, neurochirurgo dell'istituto Humanitas Gavazzeni di Bergamo in un intervita che ho trovato navigando:
"Esistono due meccanismi che possono intervenire a livello lombare. Nel primo, il frammento discale espulso va incontro a fenomeni di naturale evoluzione: si disidrata e perde gran parte del suo volume, trova una posizione più innocua nei confronti delle strutture algogene (quelle capaci di evocare dolore) locali (sacco durale, radici, anulus e vene peridurali), riduce il grasso peridurale e ne occupa lo spazio.
Questi naturali meccanismi di difesa atti ad una guarigione spontanea di un’ernia discale possono avvenire per lo più entro 80-90 giorni dall’espulsione dell’ernia in un’alta percentuale dei casi (70-75%). Ecco perché è buona norma attendere che si possa verificare questo meccanismo prima di procedere all’intervento. "
Da quanto si legge sembrerebbe che delle tempistiche per una guarigione spontanea ci siano, al molento io sono al 70esimo giorno, il dolore che prima arrivava al poso ora arriva solo alla spalla, ma è ancora molto molto molto intenso, tanto che se mi sveglio la notte non riesco piu a prendere sonno a causa del dolore.
Quindi le domando essendo praticamente orami passati i 90 giorni di cui sopra, posso escludere di raggiungere una guarigione spontanea?
Tengo a sottolineare che fin dall'inizio io non ho mai avuto perdita di potenza o sensibilità ma solo forte dolore e rigidità.
Dovrei interessarmi all'intervento arrivati a questo punto?
Ringrazio in anticipo per il riscontro che vorrà rilascirmi.
Cordiali saluti
V.
[#3]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. signore,
intanto c'è una importante differenza tra un'ernia discale lombare e una cervicale. La prima, anche se può creare danni importanti agli arti e anche agli organi sessuali (seppur con rarità) non ha rapporti con il midollo spinale che non è presente in sede lombare bassa.
La seconda invece è in stretta vicinanza con il midollo spinale cervicale e un danno al midollo è davvero più consistente e invalidante.
Come Le dicevo i tempi di una guarigione spontanea sono desunti da statistiche (non sempre univoche) e il rischio di complicanze, in attesa di tale guarigione, è alto.

Anche un aneurisma cerebrale che ha sanguinato (lo faccia presente al dr. Griffini) se non viene operato entro le 72 ore (come è nelle Linee Guida) potrà risanguinare in modo più devastante. Però se non dovesse succedere, tale aneurisma dopo 6-8 mesi non sanguinerà mai più.
Il problema è quanto alto è il rischio di aspettare quei mesi per vedere se sanguina o no.
Anche un riscontro casuale di un aneurisma ancora non rotto, a seconda di varie caratteristiche, deve essere operato al fine di garantire che non si romperà.

Caro signore, a distanza senza una valutazione oggettiva dei Suoi sintomi e senza vedere le immagini non posso confermare quanto ritengo leggendo il Suo racconto.


Lei ha due pareri discordanti, spetta a Lei valutare!


Cordiali saluti e auguri.