Rm cervicale

Buongiorno,
Gentili Dottori avrei bisogno di un vostro consulto per l'esito della mia RM eseguita il 22/11/2018. Ho 53 anni e soffro di problemi alla schiena e alla cervicale da diversi anni.
Nel 2010, a seguito di un ciclo di cure presso un centro cefalee Piemontese è risultato, durante le indagini per risalire ai mal di testa, che dovevo essere sottoposta a RM ENCEFALO prima di effettuare chiusura F.O.P. Dopo l'intervento F.O.P. (15/12/2010) le crisi sono diminuite ma il dolore alla cervicale continuava a persistere. Si è cercato allora di capire quale fosse il motivo del mio malessere, ed è emerso da RM del 2013 che nel tratto cervicale sono presenti note di spondilo discoartrosi diffusa in particolare nel tratto compreso fra C5 e C7 ove si osserva una riduzione in altezza dei dischi intersomatici con osteofitosi delle marginali che determinano un' impronta sullo spazio liquorale anteriore. Ho cercato di alleviare sempre i dolori con antinfiammatori ed iniezioni di voltaren+muscoril quando le crisi erano davvero forti. Dopo un progetto riabilitativo consigliato da un Fisiatra le mie condizioni non sono migliorate molto.Durante gli anni successivi si sono anche aggiunti episodi di dolori alla schiena rimanendo bloccata e non potendo affettuare alcun movimento per 15 gg.( assunto BENTALAN per ripristinare le mie condizioni). Dall'esame del RM LOMBO SACRALE del 2014 appare Iniziali discopatie del IV e V disco lombare, lievemente disidratati. Dal 2014 ad oggi combatto ancora con le mie crisi di dolori alla cervicale assumendo farmaci a seconda del consulto dei medici -Expose,Sirdalud, Deltacortene.
Terminato tale ciclo di cure sono nuovamente al punto di partenza. Attualmente, come consigliatomi da un neurochirurgo, svolgo sedute di fisioterapia con manipolazioni che alleviano un po' la frequenza delle crisi di dolore. Di seguito l'esito dell'ultima RM eseguita il 22/11/2018:
Rispetto ad una precedente analoga RM in visione in data 03/04/2017 permane rettilineizzata la fisiologica lordosi cervicale con metameri normo-allineati.
Si confermano le alterazioni spondilo-artrosiche.
In C3-C4 è attualmente presente una lieve protrusione discale posteriore in sede paramediana destra con minima impronta sul sacco durale.
In C4-C5 è invariata la minima protrusione discale posteriore in sede mediana che impronta il sacco durale senza impegno dei forami di coniugazione.
In C5-C6 e C6-C7 sono invariate le protrusioni discali posteriori ad ampio raggio che improntano il sacco durale e impegnano parzialmente i rispettivi forami di coniugazione bilateralmente.
Il canale vertebrale è lievemente ristretto in C6-C7.
Invariata la lieve ectasia del canale ependimale all’altezza di C7.
Faccio inoltre presente che il lavoro che svolgo non mi aiuta in quanto sollevo pesi pesanti durante tutte le ore di lavoro.
In attesa di un vostro riscontro in merito porgo i miei più cordiali saluti.
[#1]
Dr. Mario Bianco Neurochirurgo 18 1
da valutare probabilmente un intervento chirurgico di discectomia ed artrodesi C5/C6,C6/C7 che sembrano essere i livelli più compromessi, facendo prima una Rx cervicale anche con proiezioni dinamiche flesso-estensione ed EMG arti superiori e dunque una visita clinica per confermare l'origine della cervicalgia da una importante alterazione discoartrosica vertebrale.

Dr. Mario Bianco

[#2]
Utente
Utente
Grazie Dottore per la sua cortese risposta, sono già stata visitata da due neurochirughi ed entrambi mi hanno detto che non sono da operare. Non son più a chi rivolgermi, inoltre nessuno mi ha prescritto altri esami da eseguire, intanto la situazione però sembra peggiorare con gli anni.
Cordiali saluti
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