Ernia cervicale

Salve,
scrivo per chiedere un consulto ad un problema che purtroppo sto affrontando... e se nel caso ci sia bisogno di una visita dal neurochirurgo.
Ho da diverso tempo dolori alle braccia e dietro al collo... mi è stata consigliata una RMN cervicale, infatti sono uscite più ernie ma una è un po’ preoccupante in quanto grossa...
A LIVELLO C4 C5 PICCOLA ERNIA DISCALE CONTENUTA POSTERIORE PARAMEDIANA DESTRA CON LIEVE IMPRONTA MIDOLLARE.
A LIVELLO C5 C6 ERNIA DISCALE CONTENUTA PARAMEDIANA E POSTERÒ LATERALE DESTRA CON SVILUPPO CRANIALE SUBLIGAMENTARIO ED IMPRONTA MIDOLLARE.

Ho fatto una ElettroMiografia sia agli arti superiori che inferiori (in quanto riferisco dolori anche alle gambe ma credo dovuti ad un altra ernia lombare che in questo periodo mi sta facendo male...) da questa ellettromiografia non è risultato assolutamente nulla.
Questo credo sia buon segno giusto?
Al momento sto prendendo vitamina B e sto facendo la fisioterapia. Continuo così?
Noto che quando appoggio la borsa dell’acqua calda dietro al collo dolente, il dolore si attenua e mi sento meglio. Volevo sapere se questo è consigliato farlo... se il calore fa bene.
Inoltre se è consigliata una visita dal neurochirurgo e nel caso cosa posso fare per guarire.
Ringrazio tantissimo per le risposte.
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Dr. Pier Francesco Eugeni Neurochirurgo 165 9
Il referto non descrive nulla di particolarmente grave e questo potrebbe essere congruo con il reperto neurofisiologico (la EMG).
Il calore normalmente provoca un rilasciamento dei muscoli ed è questo che si cerca di ottenere, in questi casi, sia farmacologicamente sia con la fisioterapia.
Se il quadro comunque dovesse tendere a permanere potrebbe essere necessario sottoporsi ad una visita neurochirurgica dal momento che è difficile valutare un paziente solo sulla base del referto degli esami che ha effettuato.
Cordiali saluti.

Pier Francesco Eugeni, MD
Specialista in Neurochirurgia - Chirurgia Spinale
Segreteria: 3296122118 – Portatile: 3208219474 - email: eugeni@inwind

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Attivo dal 2018 al 2022
Ex utente
Ringrazio tanto per la risposta.
Inoltre mi ero dimenticato di scrivere che nella RMN e' uscito:
A livello C6 C7 globale protrusione dell'anello fibroso discale.
Tra C4 e C6 fenomeni degenerativi discali con disidratazione e riduzione in altezza.

Mi e' stato consigliato fisioterapia e assunzione di vatamina B.
Il cortisone in questi casi può aiutare?
Mi hano detto che nella maggior parte dei casi queste ernie rientrano da sole... ma in quanto tempo?

Da cio che ho scritto della RMN e considerato che l'elettromiografia non ha evidenziato assolutamente nulla, posso sperare in una guarigione attraverso fisioterapia e vitamine?
Grazie ancora
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Dr. Pier Francesco Eugeni Neurochirurgo 165 9
Il cortisone non lo assuma se non le è stato prescritto da un medico o da un Neurochirurgo dopo averla visitata.
I dolori meccanici vertebrali (è la diagnosi più probabile del suo stato ma va confermata dopo una valutazione clinica) vanno trattati in prima istanza fisicamente (a meno che non ci siano segni radiologici di instabilità vertebrale); solo successivamente è corretto considerarli da un punto di vista chirurgico.
Cordialità.
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Attivo dal 2018 al 2022
Ex utente
La ringrazio tanto per la risposta...
purtroppo sono un po' preoccupato...
Le chiedo se può essere valido e considerato l'aiuto di uno osteopata, oppure se questo può addirittura essere dannoso...
Quando ho fatto l'elettromiografia mi è stato detto che non c'era assolutamente bisogno di ricorrere alla chirurgia in quanto l'esame non aveva evidenziato assolutamente nulla.
Da cio' che capisco Lei quindi mi consiglia di continuare con fisioterapia e vitamina B e vedere come va, giusto?
Le chiedo perchè il cortisone dovrei evitarlo? Non aiuta a calmare il dolore?

La eventuale visita da un neurochirurgo, che al momento non ho ancora effettuato, quali strade potrebbe aprirmi? Solo quella di prendere in considerazione un intervento chirurgico oppure anche altre (lo spero) meno drastiche?

La ringrazio ancora.
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Dr. Pier Francesco Eugeni Neurochirurgo 165 9
L’osteopata può trattare questo tipo di problemi solo se non ci sono segni radiologici di instabilità ed evitando le manovre ad “alta energia”.
Per quanto riguarda il cortisone, da un punto di vista generale, è una terapia da riservare ai momenti di particolare acuzie.
Per quanto riguarda la vitamina B, si adopera (o si adoperava) ad alti dosaggi nel caso di problemi radicolari (ovvero di sofferenza delle radici nervose).
Questi sono concetti generali che è un po’ difficile calare con precisione in un caso clinico che, così come ne stiamo parlando (o scrivendo) non è possibile contestualizzare al di fuori di un ambito clinico.
Da quello che scrive, il suo, probabilmente, è un dolore “meccanico” che può diventare chirurgico (ovvero da curare chirurgicamente) se la storia clinica è lunga, se il dolore non migliora con la fisioterapia, se ci sono dei segni radiologici di instabilità vertebrale.
L’usare termini come “probabilmente” è necessario per una serie di ragioni, la prima delle quali, sempre valida in medicina, è che in questo ambito non è mai sicuro nulla al 100% e un’altra, altrettanto importante e sempre valida, è che un quadro clinico (ovvero un paziente) va sempre valutato clinicamente, ovvero direttamente.
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Attivo dal 2018 al 2022
Ex utente
La ringrazio ancora tantissimo per le sue risposte e per il tempo che mi sta dedicando...
Lei mi ha parlato più volte dei segni radiologici di instabilità vertebrale, ma esattamente cosa sono? Come si verifica se ci sono o meno???
La cura con vitamina B e la fisioterapia è da pochissimo tempo che la sto facendo...
credevo che l’elettromiografia avesse scongiurato del tutto l’intervento chirurgico... e che non avendo rilevato nulla potesse essere di buon auspicio per una facile guarigione...
continuo, da come ho capito faccio bene, con del calore dietro al collo, sinceramente trovo abbastanza giovamento... spero questo sia un segnale positivo...
Attendo Sua cortese risposta e ringrazio tanto
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Dr. Pier Francesco Eugeni Neurochirurgo 165 9
La stabilità vertebrale si verifica normalmente effettuando delle radiografie standard con prove dinamiche in flesso estensione.
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Attivo dal 2018 al 2022
Ex utente
Buonasera, riguardo il problema che ho descritto delle ernie cervicali volevo poter fare un altra domanda...
Oltre i “normali” dolori alle braccia che purtroppo questo problema comporta volevo sapere se è normale e quindi non preoccupante avvertire un leggero senso di formicolio alle mani... a volte anche ai piedi.
Chiedo se questo formicolio leggero può essere un qualcosa di più preoccupante oppure no.
Ringrazio anticipatamente
[#9]
Dr. Pier Francesco Eugeni Neurochirurgo 165 9
Il formicolio può essere espressione di una serie di stati patologici (ma anche non necessariamente patologici) generali, o neurologici e, tra questi ultimi, sistemici (ovvero che riguardano l’organismo) oppure locali (“banalmente”, ad esempio, una sindrome del tunnel carpale o il suo equivalente a carico di altri tronchi nervosi dell’arto superiore o dell’inferiore), con tutta una serie di varietà intermedie.
È estremamente difficile valutare un quadro clinico senza poterlo osservare direttamente e, come ha visto, le risposte a delle pur comprensibilmente legittime domande riguardo ad un caso specifico (il suo) non possono che essere, seppure non “generiche”, quantomeno generali.
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Attivo dal 2018 al 2022
Ex utente
Ringrazio per le risposte, anche se alla fine i dubbi espressi nelle domande restano immutati...
Sono 5 giorni che seguo una terapia a base di cortisone, antinfiammatori e miorilassanti.
Purtroppo ho constatato che nonostante questo il problema (dolori alle braccia che si estendono sino alle dita delle mani, dolori dietro al collo) è rimasto pressoché invariato.
Praticamente mi trovo esattamente al punto di partenza senza aver notato evidenti miglioramenti...
È vero che sono solo 5 giorni ma credo che qualche risultato si sarebbe dovuto vedere giusto?
Oppure devo avere un po’ più di pazienza???
Chiedo parere su questo. Per me è importante questo parere.

Inoltre mi hanno suggerito per la zona cervicale di fare fisioterapia, con tens e tecar.
Chiedo se la tecar possa davvero col tempo aiutare a fare sparire i dolori ed a stare meglio. Serve realmente a qualcosa???

Mi hanno anche consigliato dei massaggi, ovviamente non forzati, non invasivi.
Chiedo se ad una persona con le ernie cervicali questi massaggi possano essere utili oppure meglio evitare di farsi “manipolare”
Grazie anticipatamente
[#11]
Dr. Pier Francesco Eugeni Neurochirurgo 165 9
Le manipolazioni cervicali sono sempre sconsigliate dai neurochirurghi dal momento che ci sono dei rapporti aneddotici di tetraplegia in seguito a questo genere di pratica.
Il chirurgo, a mio avviso, deve dire al fisioterapista (o comunque a chi si occupa di terapia fisica), non tanto quello che bisogna fare quanto piuttosto, come in questo caso, cosa NON bisogna fare.
Sulle indicazioni alla terapia fisica, e a quale tipo ti terapia, su cosa il paziente debba o possa aspettarsi dal trattamento è chi ne è responsabile che deve esprimersi.
A volte le cure mediche e/o quelle fisiche non sono efficaci e allora diventa giustificato correre (o meglio far correre al paziente) i rischi teorici che sono sempre connessi ad un qualsiasi intervento chirurgico o procedura invasiva.
[#12]
Attivo dal 2018 al 2022
Ex utente
Buonasera,
Scrivo per aggiornare la situazione...
Dalla RMN cervicale come avevo precedentemente scritto è risultato
A LIVELLO C4 C5 PICCOLA ERNIA DISCALE CONTENUTA POSTERIORE PARAMEDIANA DESTRA CON LIEVE IMPRONTA MIDOLLARE.
A LIVELLO C5 C6 ERNIA DISCALE CONTENUTA PARAMEDIANA E POSTERÒ LATERALE DESTRA CON SVILUPPO CRANIALE SUBLIGAMENTARIO ED IMPRONTA MIDOLLARE.
livello C6 C7 globale protrusione dell'anello fibroso discale.
Tra C4 e C6 fenomeni degenerativi discali con disidratazione e riduzione in altezza.

L’elettromiografia come avevo scritto non aveva evidenziato nulla di particolarmente preoccupante...

Ho effettuato una visita da un neurochirurgo e mi ha confermato che i dolori alle braccia che ho non sono preoccupanti in quanto da un immagine della rmn ha visto che il midollo spinale è ancora libero nonostante l’ernia che ne riduce comunque lo spazio.
Ma resta ancora un po’ di spazio bianco ed è questo che scongiura un intervento.

Purtroppo continuo ad avvertire sempre dolori alle braccia che arrivano fino alle dita...
Stranamente nonostante le ernie cervicali descritte il collo riesco a muoverlo tranquillamente e non ho nessun dolore...
Il problema è solo alle braccia...
Mi è stata consigliata rieducazione posturale globale e pompage...
Ma con la rieducazione il giorno dopo i dolori alle braccia sono aumentati...

Il neurochirurgo mi ha detto che un forte periodo di stress può sicuramente far aumentare i dolori alle braccia...

Chiedo nuovamente parere sulla rmn descritta e su come fare per far almeno alleviare i dolori...
Le eventuali infiltrazioni nel mio caso possono servire a qualcosa???

In alcuni momenti della giornata riesco a non percepire questi dolori che poi ricompaiono sempre...
Più che altro alle dita delle mani

Grazie
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Dr. Pier Francesco Eugeni Neurochirurgo 165 9
Chiedo scusa per l’attesa.
Non sempre ho modo e tempo di controllare la posta elettronica.
È possibile che sia un dolore miofasciale oppure una sindrome canalicolare.
Non sempre un caso clinico può essere valutato con correttezza a distanza.
Più spesso per un parere definitivo è necessaria una valutazione clinica diretta.
Cordialità.