Ernia espulsa l4 l5

Buonasera, chiedo un consulto per il mio ragazzo al quale, a seguito di una forte lombo-sciatalgia che lo ha bloccato a letto a fine Settembre, è stata diagnosticata, tramite risonanza magnetica, una VOLUMINOSA ernia del disco ESPULSA, livello L4 - L5.
Passata la fase di dolore acuto, grazie a iniezioni di antidolorifici, attualmente riesce a camminare, pur persistendo lievi dolori alla schiena e talvolta alla gamba coinvolta.
E' in trattamento da un osteopata.
In piu', a seguito di una visita neuroradiologica, gli è stata consigliata la pratica della discolisi, trattamento (costoso) per la disidratazione dell'ernia.
Gli è stato riferito che il trattamento in oggetto dovrebbe funzionare all'80% e che ha tempi di ripresa decisamente ridotti rispetto all'intervento chirurgico, intervento che, a sua volte, non escludererebbe eventuali recidive in seguito.
Ora quello che cerchiamo è un parere: data la situazione e trattandosi di ernia comunque voluminosa ed espulsa, se pur senza grossi problemi di deambulazione e con piccoli doloretti passeggeri, quale sarebbe la scelta più opportuna? La discolisi potrebbe effettivamente funzionare? O non farebbe altro che posticipare un intervento chirurgico inevitabile?
Attendo un vs riscontro in merito.
Cordiali saluti

A. M.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Non ho eccessiva fiducia nella discolisi, per aver visto molti fallimenti. Mi pare, in aggiunta, che Lei si indirizzi in maniera anomala. Si fa vedere da un Collega Neuroradiologo che, non essendo un Clinico, non può essere in grado di valutare clinicamente un paz., nè può avere la doverosa esperienza; in aggiunta, si fa trattare da un osteopata che, non essendo un Medico, ha necessariamente un bagaglio medico ridotto (o nullo).
Considerato che la protrusione è voluminosa e che possono presentarsi danni agli arti inf., ai controlli sfintariali..., Le consiglierei di farsi vedere da un Neurochirurgo della Sua zona perchè, viste ANCHE le immagini, oltre ad aver valutato clinicamente il malato, possa darLe un consiglio, il più utile, nella circostanza.
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

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Utente
Utente
Innanzitutto grazie per la tempestiva risposta.
Quello che ho omesso di segnalare, forse importante, è che trattasi di ragazzo giovane, di 27 anni e la sua preoccupazione maggiore è quella di poter tornare a condurre la sua vita quotidiana soprattutto a riprendere il lavoro e farlo il prima possibile.
Stiamo cercando un neurochirurgo nella ns zona (Bari e provincia), al quale affidarci.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
OK: Grazie per il completamento informativo.
Se ha piacere, mi tenga ancora informato sugli ulteriori sviluppi.
Cordialità.
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Utente
Utente
Buongiorno,
alla fine, rivolgendoci a uno specialista neurochirurgo, abbiamo optato per l'intervento, effettivamente effettuato il 29 Novembre.
Dimesso il 1° Dicembre, con cura antibiotica e antidolorifico se necessario, riposo alternato a piccole camminate con busto, volevo chiederVi se, ad oggi, a distanza di una settimana dall'operazione, è normale (ed eventualmente per quanto altro tempo) che il mio compagno avverta, soprattutto in fase di movimento, dei piccolo dolori, sopportabili (difatti non ha ancora assunto l'antidolorifico), alla schiena e anche alla coscia della gamba coinvolta.
Grazie in anticipo.

A.M
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Sì, può ancora essere considerato nei limiti di norma.
L'importante è che il disturbo vada lentamente scemando.
Cordialità.
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Utente
Utente
Buongiorno.
La situazione sembra essere in miglioramento, soprattutto dal momento in cui sono stato rimossi i punti di sutura.
Tuttavia lievi dolorini alla schiena e alla gamba intervengono nel caso in cui si mantenga in piedi per più tempo. E ancora nella norma? Siamo a 2 settimane dall'intervento.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Sì, può essere considerato accettabile.
Auguri cordiali.