Carcinosi meningea, neurinoma dell'acustico, idrocefalo

Buongiorno,
Vorrei chiedere un'opinione sul caso di mia madre. 48 anni, 8 mesi fa le è stato diagnosticato un sarcoma di ewing partito dall'omero dx, con metastasi ossee e linfonodali diffuse. Iniziata chemio con schema Temiri con buona risposta, scomparsa delle metastasi ossee, riduzione delle metastasi ai due linfonodi e del tumore al braccio. Quattro mesi fa le hanno anche diagnosticato un neurinoma dell'acustico di 2,6cm che preme sul tronco cerebrale. Tornata a casa dopo il settimo ciclo di chemio,non riusciva più a camminare ed ha avuto una crisi epilettica, è stata portata al pronto soccorso dove le hanno trovato un idrocefalo. I medici sospettano carcinomatosi meningea, anche se dicono che l'idrocefalo potrebbe anche essere una conseguenza del neurinoma. Sono state effettuate due rachicentesi entrambe negative e dalla risonanza magnetica all'encefalo non si nota nessuna anomalia (a parte idrocefalo e neurinoma). Le crisi epilettiche purtroppo continuano e lei sta sempre peggio. È il caso di effettuare una terza rachicentesi? I neurochirurghi vorrebbero inserire una derivazione liquorale ma da quanto ho capito, se ci fossero cellule neoplastiche nel liquor, un intervento del genere potrebbe favorire la diffusione di queste in altre parti. Come dovremmo procedere? La ringrazio in anticipo.

Saluti
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Cara ragazza,
il caso è davvero molto complicato. Ma in Medicina deve comunque sempre prevalere il concetto della priorità da attribuire a quel che può compromettere la vita. In questo caso, di tutta la condizione clinica multi-etiologica, l'aspetto prevalente è proprio dato dall'idrocefalo, Infatti, se la pressione endocranica aumenta in maniera incontrollata può realizzarsi una condizione irreversibile di ipertensione endocranica. Pertanto, se dovessi decidere io, naturalmente dopo aver visitato la paziente e visionato le indagini, non esiterei ad effetuare un intervento di shunt. Concludo dicendo che ho qualche dubbi che sia l'infiltrazione meningea che il piccolo neurinoma possano essere all'origine dell'idrocefalo,. ma ovviamente questo solo come ipotesi, non essendo possibile altro nel corso di un consulto online.
Sarei interessato a seguire questo caso; mi tenga informato.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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Utente
Utente
Gentile Dr. Colangelo,
innanzitutto la ringrazio per la risposta e l'interesse al caso di mia madre. Proprio questa mattina i medici hanno deciso che martedì prossimo effettuaranno l'intervento, ribadendo i rischi che questo potrebbe comportare, in particolare l'ostruzione del sistema di derivazione nel caso in cui ci siano cellule neoplastiche nel liquor. Hanno escluso la possibilità di ripetere la rachicentesi, anche perché mia madre ha una frattura patologica all'omero dx e le operazioni per il prelievo del liquor sono piuttosto difficoltose nelle sue condizioni. Quali altre cause potrebbe avere l'idrocefalo?
La terrò certamente aggiornato. Grazie ancora.

Cordiali Saluti
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Utente
Utente
Gentile dottore,
Come promesso la aggiorno sulla situazione di mia madre.
Dopo quasi due mesi dall'operazione sta molto meglio. Prima dell'operazione era sempre dormiente, aveva numerosi attacchi epilettici e forti emicranie, non era orientata nello spazio e nel tempo e non riusciva a parlare quasi più, né a camminare. Già alcuni giorni dopo l'operazione ha mostrato enormi miglioramenti, recupero totale delle facoltà cognitive e verbali e non ha avuto più attacchi epilettici. Sta ancora facendo fisioterapia e a breve secondo il fisioterapista potrà tornare a camminare. Durante l'operazione è stato prelevata una quantità maggiore di liquor ed è stata analizzata, nessun riscontro di cellule neoplastiche per la terza volta, per questo i medici sostengono che sia stato il neurinoma a ostacolare il deflusso del liquido. Il neurochirurgo ci ha consigliato un trattamento di gamma knife sul neurinoma, che ha raggiunto già dimensioni considerevoli e sarà effettuato al termine dei cicli di chemioterapia.
Grazie per la sua disponibilità,
Cordiali Saluti
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Sono lieto nell'apprendere del miglioramento delle condizioni della tua mamma. Le auguro di vero cuore una pronta ripresa.
Buon Natale