Antidolorifici fissazione vertebre
Salve, scrivo per avere le idee chiare a proposito degli antidolorifici che vengono somministrati in ospedale ai pazienti che hanno subito un intervento di fissazione delle vertebre. Il mio ragazzo ha 21 anni e a seguito di un incidente in moto si é rotto 4 vertebre di cui una molti grave e per questo motivo è stato operato. Adesso a distanza di tre giorni dall'intervento sta letteralmente morendo dal dolore, non fa altro che sudare e piangere e gli infermieri continuano a ripetergli che non possono dargli altri antidolorifici perchè gli stanno già dando la dose massima di morfina. Adesso io non sono nessuno ma la domanda mi sorge spontanea: come è possibile che i malati terminali vengano trattati con morfina al punto di essere quasi incoscienti e perlomeno farli morire senza dolori, e qua invece sembra quasi che la morfina non funzioni? Le domande sono due: perchè continuano a farlo stare così male, senza che possa riuscire a mangiare e a dormire, se una dose maggiore di morfina potrebbe farlo stare bene e anche farlo alzare in piedi? Che poi dico, manco fosse un mese che l'hanno operato, cavolo sono i primi giorni perchè si ostinano ad essere così sadici? Inoltre vorrei sapere se facendosi dimettere fosse possibile "reperire", ovviamente sotto prescrizione medica, degli antidolorifici che lo stordiscano per bene, o magari dei sonniferi o calmanti, perchè davvero io non so se sia peggio rischiare in ospedale con una dosaggio troppo alto o rischiare in casa con qualche droga procurata per disperazione. Saluti.
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Gentile ragazza,
prima di somministrare un farmaco (in questo casi un antidolorifico) bisogna fare la diagnosi, ovvero capire perchè c'è il dolore e perchè è incoercibile, cioè non regredisce.
Aumentare la dose (soprattutto di morfina) può essere pericoloso, per cui non si fa.
Parli con i medici che lo hanno operato che dovranno fare delle indagini per capirne la causa.
Cordialmente ed auguri
prima di somministrare un farmaco (in questo casi un antidolorifico) bisogna fare la diagnosi, ovvero capire perchè c'è il dolore e perchè è incoercibile, cioè non regredisce.
Aumentare la dose (soprattutto di morfina) può essere pericoloso, per cui non si fa.
Parli con i medici che lo hanno operato che dovranno fare delle indagini per capirne la causa.
Cordialmente ed auguri
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 666 visite dal 30/09/2018.
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