Ernia discale lombare

Salve, quotidianamente da diverso tempo soffro di mal di schiena, è un dolore quasi sempre leggero e sopportabile ma che mi fa vivere con la paura che si possa acutizzare e quindi costringermi a letto. L'ultimo episodio di "colpo della strega" l'ho avuto circa 2 anni fa e in quel periodo mi ha costretto immobile a letto per circa 1 settimana e comunque per ritornare alla vita normale ci ho impiegato circa 6 settimane.

A causa di questi frequenti fastidi ho effettuato una RMN colonna lombo sacrale dalla quale emergeva il seguente quadro clinico:
Sì rileva rettilineizzazione del rachide lombare.
Aspetti spondilodisco-degenerativi in sede lombare distale, con riduzione di altezza e tono idrico dei dischi intersomatici nel tratto L3-S1.
Sofferenza edematosa dello spigolo anterosomatico inferiore di L3.
Nel tratto L2-S1 si osservano protrusioni discali ad ampio raggio con evidente compressione del sacco durale ed estensione para-foraminale bilaterale.
In particolare in sede L5-S1 coesiste focale componente erniaria a localizzazione mediana/para-mediana sinistra che accentua la compressione durale in tale settore, fin quasi l'origine della radice S1 omolaterale.
Aspetti reattivi in sede interapofisaria. Canale vertebrale di ampiezza conservata. Non lesioni focali vertebro-somatiche. Cono midollare e radici della cauda nella norma.

Negli ultimi due giorni il solito fastidio si era accentuato e questa mattina, senza una causa apparente, il dolore dalla parte lombare sinistra alla colonna è diventato acuto a tal punto da costringermi ad iniziare terapia farmacologica a base di bentelan e muscoril.
In attesa della visita prenotata per la fine del mese di ottobre con il neurochirurgo, vorrei avere delle delucidazioni sul referto su indicato e avere qualche consiglio su cosa fare nel frattempo e che tipo di attività fisica intraprendere per alleviare il fastidio.
In attesa di Vostre risposte vi ringrazio anticipatamente.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Egregio Paziente,
dalla descrizione della sua sintomatologia e del referto della risonanza magnetica appare evidente che sia presente una erniazione del disco intervertebrale al livello L5-S1. Ciò non è sinonimo di indicazione all'intervento. Occorre infatti verificare l'effettivo stato neurologico, ossia se la compressione del disco erniato sulla radice ne stia provocando una sofferenza tale da causare dei deficit. Ciò può essere ulteriormente accertato mediante un esame funzionale, quale l'elettromiografia. Per quanto attiene all'attività fisica, si consiglia di non restare a letto ma di svolgere moderata attività motoria.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it