Ematoma subdurale paziente anziana con demenza e cardiopatia

Salve,
mia mamma ha subito un trauma cranico la sera dello scorso martedì, con formazione di ematoma subdurale grave.
Il neurochirurgo, che l'ha vista quella notte, ha sconsigliato assolutamente l'intervento chirurgico, in quanto, a suo parere, quasi sicuramente non sopravviverebbe.
Quindi si è subito tentato la terapia farmacologica. Mia mamma assumeva cardioaspirina, che le è stata immediatamente sospesa. Inoltre, è stata subito idratata e trattata con diuretico.
La TC di venerdì mattina sembrava mostrare un inizio di riassorbimento, però quella di ieri pomeriggio ha evidenziato uno spostamento dell'ematoma di 2 millimetri rispetto, addirittura, alla prima notte. Le è stato, perciò, aggiunto un trattamento con cortisone. Attualmente è soporosa, apre gli occhi quando la si chiama, magari risponde un "eh?" e poco altro, poi li richiude nuovamente.
La speranza, ovviamente, è che, piano piano, il sanguinamento termini e l'ematoma si riassorba. Nel caso questo non avvenga, è ovvio che l'ultima speranza, sarebbe un intervento chirurgico, che, mi è stato spiegato a grandi linee, consisterebbe nell'aprire la scatola cranica.
Da come mi è stato spiegato, comunque, l'intervento risulterebbe quasi sicuramente fatale. Prenderei, perciò, questa decisione estrema solo in un caso più che disperato.
Se dovessi obbligatoriamente farla operare, quali sono le cliniche di eccellenza in Italia per questo genere di interventi e quali i chirurghi migliori?
Inoltre, la prima sera, il neurochirurgo ha menzionato l'ago aspirato, ma solo per dire che non le si può fare. Se non ho capito male, non le si può praticare, perché è un sangue fresco e non verrebbe via. Inoltre, potrebbe causare un ulteriore sanguinamento. L'ago spirato, però, se ho ben inteso, si eseguirebbe in anestesia locale e comporterebbe rischi minimi.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Egregio Signore,
mi consenta che nel resoconto anamnestico concernente la sua mamma vi sono talune cose su cui personalmente non posso concordare. Innanzitutto, per evacuare un ematoma sub-durale non si deve fare un grosso intervento neurochirurgico, ma può essere sufficiente anche solo un foro di trapano per l'apposizione di un drenaggio. In secondo luogo, l'ago-aspirato che dice lei non è attuabile senza aver effettuato una trapanazione, in quanto la raccolta ematica è intracranica, al di sotto della dura. Infine, anche se lei non ha menzionato l'età della sua mamma, posso dirle che il paziente più anziano da me operato aveva 91 anni (oggi ne ha 98 ed è ancora vivo e vegeto). Concludo dicendo che Ancona è sede di una delle più "storiche" e rinomate Neurochirurgie del nostro Paese, ma considerato il tipo di intervento può essere eseguito con disinvoltura dovunque.
Sperando di averla aiutata, la saluto cordialmente.

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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Utente
Utente
Salve,
la ringrazio tantissimo per la risposta, perché mi da un po' più di fiducia. Quelle che le ho riferito sono le parole di un neurochirurgo proprio dell'ospedale regionale, sito proprio qui in Ancona. Sono lieto di apprendere che la sezione neurochirurgica sia buona, ma, soprattutto, che un drenaggio possa essere sufficiente.

Cordaili saluti.