Ernia cervicale - malattia di motoneurone

Gentili Dottori,
lo scorso settembre, dopo diverse visite neurologiche, mi fu diagnosticata un'ernia cervicale C6-C7, mediante risonanza magnetica.
Mi recai pertanto dal neurochirurgo il quale mi lasciò una lettera per il clinico, operante presso la medesima struttura ospedaliera, nella quale vi era scritto: "Caro collega, ti prego di valutare il paziente Izzi Gilberto, il quale viene da me con diagnosi di ernia cervicale C6-C7, ma la cui sintomatologia e la cui iconografia radiologica mi fanno indirizzare verso una malattia di 1° motoneurone".
Mi recai pertanto dal clinico il quale aprendo una cartella clinica per malattia di motoneurone mi ha sottoposto ai seguenti esami:
esame clinico: "obiettività negativa - non ritengo sia SLA"
esami ematici: nella norma;
elettromiografia agli arti e all'addome: nella norma
risonanza magnetica encefalo: nella norma
risonanza colonna cervicale: presenza a livello c6-c7 di un'ernia posterolaterale destra obliterante lo spazio perimidollare dello stesso lato, con lieve impronta sulla corda midollare - non si apprezzano alterazioni sicure di segnale della corda midollare.
Pertanto alla conclusione dei suddetti esami il clinico mi rassicurato che non ho nessuna malattia neurodegenerativa e che i miei sintomi neurologici sono legati alla ernia cervicale e amplificati comunque dalla paura della malattia.

I sintomi più evidenti sono:
ipotrofia mani, soprattutto a sinistra, al livello dell'area fra pollice e indice;
iperriflessia agli arti;
rigidità dei muscoli, specie delle cosce (ma a volte anche alla faccia) e che aumenta molto in posizione accosciata, tanto che in questa posizione sembra che le cosce diventino più larghe del normale.
Alle cosce in particolare, dove ho più rigidità, ma anche ai polpacci, al tronco, ai glutei e alla braccia avverto ogni tanto delle scosse muscolari, soprattutto a letto, al risveglio dopo aver effettuato i primi movimenti.
Avverto anche una sensazione di pelle tesa, soprattutto al collo, che mi dà un senso di costrizione e di limitazione nei movimenti della testa sul collo, a letto. Ho parlato di questo anche con un dermatologo il quale ha chiesto di vedere gli esami del sangue e ha ipotizzato un'eventuale malattia da accumulo.
Alla faccia anteriore del collo avverto anche una lieve sensazione di debolezza, ma comunque in generale la mia forza muscolare è conservata.

I primi sintomi comparvero nel novembre del 2007 (crampo al polpaccio a destro seguito da scosse muscolari ai polpacci stessi) e sono comparsi via via nel corso dei mesi successivi.
In merito vorrei evidenziare che più volte mi è stato segnalato che la SLA decorre velocemente, per cui se si fosse trattato di questa malattia avrei già dovuto presentare manifestazioni ben più importanti.

Nel ringraziarvi per la cortese attenzione e disponibilità, rimango in attesa di un vostro eventuale parere su quanto esposto.

Cordiali saluti,
Gilberto Izzi
[#1]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. Signor Gilberto,
pur non potendo esaminare direttamente tutto l'iter clinico-diagnostico,non comprendo come mai ci sia stato il sospetto di SLA, a fronte di una chiara compressione del midollo da parte di un'ernia cervicale.
In ogni caso la SLA è stata esclusa, quindi ritengo che la patologia da trattare sia appunto l'ernia cervicale.
I sintomi e le alterazioni che Lei riporta sono compatibili con una sofferenza del midollo,anche se alcuni in comune con la malattia del 1° neurone.
Credo pertanto molto verosimile che ci sia l'indicazione all'intervento chirurgico.

Cordiali saluti
[#2]
Attivo dal 2008 al 2024
Ex utente
Egregio Dott. Migliaccio,
la ringrazio per la pronta ed esauriente risposta che, inoltre, mi tranquilizza ulteriormente rispetto alla vera origine dei miei sintomi.
Vorrei, infine, soltanto chiederle se esistono in Italia centri altamente specializzati per questo tipo di interventi e se può eventualmente indicarmene qualcuno.
Nel ringraziarla ancora per la disponibilità, le porgo i miei più cordiali saluti.
Gilberto izzi
[#3]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Caro signor Gilberto,

a Roma vi sono eccellenti neurochirurgi e ortopedici che eseguono questi interventi, come in molti Centri di Neurochirurgia italiani. Ha l'imbarazzo della scelta!

Cordialmente
[#4]
Attivo dal 2008 al 2024
Ex utente
Gentile Dott. Migliaccio,
a seguito di risonanza del rachide dorsale e lombosacrale è emerso a livello L5 una iperintensità di segnale del soma vertebrale compatibile verosimilmente con angio lipoma.
Non sono, invece, evidenziabili alterazioni di segnale della corda midollare.
Le chiedo, pertanto, se oltre all'ernia cervicale c6-c7, di cui abbiamo parlato nei precedenti consulti, anche questo angiolipoma possa provocare i sintomi neurologici di cui soffro.
Nel ringraziarla per la cortese attenzione, Le porgo distinti saluti.
[#5]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Dovrei vedere le immagini, anche se non credo che la localizzazione in L5 possa darLe dei sintomi, e tanto meno quelli che riferibili alla sede cervicale.

Cordiali saluti
[#6]
Attivo dal 2008 al 2024
Ex utente
Egregio Dott. Migliaccio,

ho appena ritirato il referto di una nuova risonanza magnetica dell’encefalo e del rachide cervicale.



Nel referto suddetto viene riconfermata l’assenza di alterazioni di segnale a livello dell’encefalo e del midollo spinale e la presenza di una protusione (non più ernia) discale postero mediana (non più postero laterale) C6-C7 che impegna modicamente lo spazio epidurale anteriore, anche se non si parla più nello specifico di compressione sulla corda spinale.



Inoltre viene evidenziata la presenza, anche se messo fra parentesi, di una (piccola areola focale di significato gliotico a livello della sostanza bianca sottocorticale frontale opercolare destra).



Ciò premesso vorrei chiederle se questa piccola areola focale, che non figurava nel precedente referto, può avere significato patologico (anche se così non dovrebbe essere visto che è stata inserita in parentesi) e perché rispetto ai referti precedenti non si parla più di impronta o compressione della corda, quando, invece, ne avverto ancora i sintomi.



La ringrazio per la gentile disponibilità e le porgo cordiali saluti.

[#7]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. signore,
dovrei vedere le immagini di tutti gli esami fatti.
Ho però l'impressione che Lei abbia sottovalutato la sua patologia, che può anche essere dovuta alla discopatia cervicale.

Cordiali saluti