Siringomielica diffusa

Buona sera,
Sono una persona di sesso maschile di 33 anni e di circa 70kg di penso.
A fine luglio ho accusato un senso di intorpidimento della gamba sinistra con continua sensazione che questa fosse addormentata che mi limita nel movimenti.
Ho effettuato i raggi alla schiena sotto consiglio del medico il 10-08-18, riporto l'esito:

RX COLONNA DORSALE
RX COLONNA LOMBO-SACRALE

Spondilosi del rachide esaminato con deviazione destrosa del rachide dorsale.
Ernie di Schmorl in d10, d11, l1, l2 ed l3
Ridotti gli spazi intersomatici l3-14, l4-l5 ed l5-s1

Dopo il referto, mi viene prescritto 5 giorni di punture con Musciril e Bentelan. Successivamente 4 giorni di solo Bentelan da 4mg e 40 giorni di compresse di Micetile. Mi viene prescritto il busto (che porto tutt'ora) per due settimane quando sono in piedi e seduto. In più da fare TAC. Ho iniziato la cura ma non noto alcun aspetto di miglioramento.

Mi sottopongo a TAC senza contrasto il 23-08-18, aggiungo, prima di allegare esito TAC, che è dal giorno 30-08-18 che avverto sensazione di addormentamento del braccio destro fino ai polpacci.

Esito TAC:
- Si rileva inoltre al midollo dorsale, cavità siringomielica diffusa, di maggiore ampiezza al tratto D9-D11, ove misura dm di circa mm 3.
Salienze discali posteriori plurime tra D5 - D8 e D10/D11
Alcune ernie intraspongiose alle limitanti somatiche del tratto D9-L2
Normali gli altri rilievi del rachi dorsolombare.
Normale l'ampiezza del canale spinale.

Sto notando un indebolimento muscolare in varie parti del corpo.

Cosa mi consigliate di fare e quanto, secondo la vostra esperienza, è grave la situazione? Posso sperare in una guarigione completa dei miei sintomi?

Anticipatamente vi ringrazio
Saluti
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Egregio Utente,
la presenza di una cavità siringomielica isolata, come da lei descritta, potrebbe anche essere asintomatica ma deve essere esaminata con molta attenzione per poterne determinare la natura ed escluderne il collegamento con una malformazione endocranica che spesso vi si associa (sindrome di Chiari). Ciò è fondamentale al fine di stabilire se deve essere programmato un eventuale trattamento che ne impedisca un aggravamento progressivo. Si rivolga ad un Neurochirurgo.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it