Cellule staminali discopatia
Salve, avrei da chiedervi cortesemente un'informazione, che mi sarebbe di grande aiuto.
Ho una discopatia avanzata "black disc" in l5-s1.
Sto cercando delle strutture in Italia( o anche fuori Italia ) che adoperano le cellule staminali per la riparazione del disco.
Ho cercato in vari siti, ma sono molto vaghi e mi hanno confuso.
Non ho interesse nella chirurgia tradizionale, ma voglio tentare questa nuova metodica.
Spero voi possiate indirizzarmi e consigliarmi.
Grazie.
Ho una discopatia avanzata "black disc" in l5-s1.
Sto cercando delle strutture in Italia( o anche fuori Italia ) che adoperano le cellule staminali per la riparazione del disco.
Ho cercato in vari siti, ma sono molto vaghi e mi hanno confuso.
Non ho interesse nella chirurgia tradizionale, ma voglio tentare questa nuova metodica.
Spero voi possiate indirizzarmi e consigliarmi.
Grazie.
[#1]
Egregio 451979,
Le ho già indicato ieri un ospedale nella sua Regione ma se non Le da sufficienti garanzie può rivolgersi al S. Raffaele di Milano.
Le ho già indicato ieri un ospedale nella sua Regione ma se non Le da sufficienti garanzie può rivolgersi al S. Raffaele di Milano.
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
[#2]
Utente
Salve dottore.. si, ho contattato il centro proprio ieri, ma non si occupano più di questa metodica purtroppo.. ho contattato altri centri, ma senza esito positivo.
Mi sembra di capire che in Italia questa metodica, che già negli Stati Uniti e non solo sta avendo ottimi risultati provati, non abbia molta considerazione da parte dei neurochirurghi, chirurghi della colonna etc...ma capisco il perchè..........
Proverò con il San Raffaele sperando di non fare un'altro buco nell'acqua.
Grazie.
Mi sembra di capire che in Italia questa metodica, che già negli Stati Uniti e non solo sta avendo ottimi risultati provati, non abbia molta considerazione da parte dei neurochirurghi, chirurghi della colonna etc...ma capisco il perchè..........
Proverò con il San Raffaele sperando di non fare un'altro buco nell'acqua.
Grazie.
[#3]
Egr. signore,
che vuol dire che non ha interesse per la chirurgia tradizionale?
Lei conosce le varie tecniche chirurgiche?
Lei cosa pensa ? Che l'uso delle cellule staminali escluda una procedura chirurgica?
Detto questo, la tecnica delle cellule staminali per le discopatie è ancora in una fase molto spermentale se non del tutto teorica e ancora caratterizzata da molti dubbi e incertezze sulla reale validità della metodica.
In estrema sintesi la metodica è più o meno questa: si deve eseguire una discectomia (cioè asportare del tessuto discale) chirurgicamente, quindi bisogna inviare in un Centro (che credo sia in Germania) dove le cellule vanno trattate in un certo modo, quindi reinviate e introdotte, sempre con atto chirurgico, nello spazio discale, nel Suo caso L5-S1
Insomma, per evitare l' intervento di chirurgia tradizionale, Lei preferisce sottoporsi a due invece che ad uno?
E poi, ammesso che le cellule rigenerino il disco "nuovo", la possibilità che esso degeneri (ancora black disk) o fuoriesca, cioè formando una nuova ernia del disco, è del tutto realistica.
Se nel Suo caso è necessario un intervento, la soluzione migliore è verosimilmente una stabilizzazione
Una buona giornata
che vuol dire che non ha interesse per la chirurgia tradizionale?
Lei conosce le varie tecniche chirurgiche?
Lei cosa pensa ? Che l'uso delle cellule staminali escluda una procedura chirurgica?
Detto questo, la tecnica delle cellule staminali per le discopatie è ancora in una fase molto spermentale se non del tutto teorica e ancora caratterizzata da molti dubbi e incertezze sulla reale validità della metodica.
In estrema sintesi la metodica è più o meno questa: si deve eseguire una discectomia (cioè asportare del tessuto discale) chirurgicamente, quindi bisogna inviare in un Centro (che credo sia in Germania) dove le cellule vanno trattate in un certo modo, quindi reinviate e introdotte, sempre con atto chirurgico, nello spazio discale, nel Suo caso L5-S1
Insomma, per evitare l' intervento di chirurgia tradizionale, Lei preferisce sottoporsi a due invece che ad uno?
E poi, ammesso che le cellule rigenerino il disco "nuovo", la possibilità che esso degeneri (ancora black disk) o fuoriesca, cioè formando una nuova ernia del disco, è del tutto realistica.
Se nel Suo caso è necessario un intervento, la soluzione migliore è verosimilmente una stabilizzazione
Una buona giornata
[#4]
Utente
Salve dottore.. le spiego il perchè della mie perplessità riguardo la chirurgia tradizionale.
Sono ormai anni che studio il mio problema, ho incontrato i migliori chirurghi d'Italia, pochi mesi fa sono stato dal "forse" miglior chirurgo vertebrale del paese. Ho discusso attentamente con ognuno di questi, ho valutato le tante opzioni odierne che come giustamente lei cita, opzioni e interventi che oggigiorno "risolvono" tale problema.
Ma ora le spiego meglio. Lei sa benissimo che questi interventi, hanno e possono avere conseguenze non trascurabili. Ho conosciuto pazienti che hanno subito stabilizzazioni di ogni genere, e che purtroppo non hanno trovato giovamento, anzi tornassero indietro non lo rifarebbero.
Io personalmente voglio affidarmi a una nuova metodica, poco invasiva e senza conseguenze, detto questo non voglio un indebolimento delle mie vertebre all'età di 27 anni.
Ho una discopatia, non una spondilolistesi, li il discorso cambierebbe!!
Lei parla di due interventi invasivi.
Non dice il vero.
per invasivo si riferisce a una "cannulina" o ago, che preleva tessuto, e succesivamente dopo esser stato mandato a modifica in breve tempo sempre con cannula viene riniettato nel disco?? . Bhe mi permetta di dirlo non è considerabile un doppio intervento. Intervento invasivo possiamo definire inserire viti in titanio e placche nelle vertebre con magari annessa un cage, con rischio di non risolvere il problema, ed avere una colonna più rigida e modificata.
Bene. Io dico da persona informata, e da persona che ha conosciuto molte e dico molte persone che hanno subito tale intervento, non mi sento di fare una cosa simile. È un parere soggettivo, solo la mia idea.. tutto quà.
Voglio cercare qualcosa di meno invasivo, e finalmente le speranze e la pazienza hanno avuto successo.
Inoltre vorrei dirle che non è vero ciò che dice. Ci sono prove che tale metodica ha effetto le cellule riescono veramente a rigenerare il disco vertebrale. Negli stati Uniti, ad Atlanta, questa metodica è gia in uso, così come a Barcellona, etc.. persino il tennista Nadal si è sottoposto al trattamento, ed ha trovato grande giovamento e risultati. Alla luce di ciò, possiamo dire o posso dire che la chirurgia invasiva tradizionale è già ad un punto di morte almeno per certi casi. Riguardo al disco che potrà erniare nuovamente, il discorso vale anche per i dischi sani, quindi non è un ragionamento valido. Questo è il mio personalissimo parere.
Grazie..
Sono ormai anni che studio il mio problema, ho incontrato i migliori chirurghi d'Italia, pochi mesi fa sono stato dal "forse" miglior chirurgo vertebrale del paese. Ho discusso attentamente con ognuno di questi, ho valutato le tante opzioni odierne che come giustamente lei cita, opzioni e interventi che oggigiorno "risolvono" tale problema.
Ma ora le spiego meglio. Lei sa benissimo che questi interventi, hanno e possono avere conseguenze non trascurabili. Ho conosciuto pazienti che hanno subito stabilizzazioni di ogni genere, e che purtroppo non hanno trovato giovamento, anzi tornassero indietro non lo rifarebbero.
Io personalmente voglio affidarmi a una nuova metodica, poco invasiva e senza conseguenze, detto questo non voglio un indebolimento delle mie vertebre all'età di 27 anni.
Ho una discopatia, non una spondilolistesi, li il discorso cambierebbe!!
Lei parla di due interventi invasivi.
Non dice il vero.
per invasivo si riferisce a una "cannulina" o ago, che preleva tessuto, e succesivamente dopo esser stato mandato a modifica in breve tempo sempre con cannula viene riniettato nel disco?? . Bhe mi permetta di dirlo non è considerabile un doppio intervento. Intervento invasivo possiamo definire inserire viti in titanio e placche nelle vertebre con magari annessa un cage, con rischio di non risolvere il problema, ed avere una colonna più rigida e modificata.
Bene. Io dico da persona informata, e da persona che ha conosciuto molte e dico molte persone che hanno subito tale intervento, non mi sento di fare una cosa simile. È un parere soggettivo, solo la mia idea.. tutto quà.
Voglio cercare qualcosa di meno invasivo, e finalmente le speranze e la pazienza hanno avuto successo.
Inoltre vorrei dirle che non è vero ciò che dice. Ci sono prove che tale metodica ha effetto le cellule riescono veramente a rigenerare il disco vertebrale. Negli stati Uniti, ad Atlanta, questa metodica è gia in uso, così come a Barcellona, etc.. persino il tennista Nadal si è sottoposto al trattamento, ed ha trovato grande giovamento e risultati. Alla luce di ciò, possiamo dire o posso dire che la chirurgia invasiva tradizionale è già ad un punto di morte almeno per certi casi. Riguardo al disco che potrà erniare nuovamente, il discorso vale anche per i dischi sani, quindi non è un ragionamento valido. Questo è il mio personalissimo parere.
Grazie..
[#5]
Allora vada ad Atlanta o a Barcellona. Buon Viaggio.
Per quanto riguarda l'esperienza di fallimenti chirurgici nei Suoi conoscenti, evidentemente non hanno incontrato buoni chirurghi.
Lei dice di aver consultato i migliori chirurghi d'Italia? Non mi pare, noi non ci siamo mai incontrati.
Per Sua regola io non dico mai il falso, esprimo delle opinioni libere dai condizionamenti che invece possono avere influenza su persone come Lei che credono presuntuosamente di essere informati.
Una buona domenica
Per quanto riguarda l'esperienza di fallimenti chirurgici nei Suoi conoscenti, evidentemente non hanno incontrato buoni chirurghi.
Lei dice di aver consultato i migliori chirurghi d'Italia? Non mi pare, noi non ci siamo mai incontrati.
Per Sua regola io non dico mai il falso, esprimo delle opinioni libere dai condizionamenti che invece possono avere influenza su persone come Lei che credono presuntuosamente di essere informati.
Una buona domenica
[#6]
Utente
Mi scusi un attimo.
È stato lei il primo ad esprimere un opinione diretta e a parer mio prevenuta.
Dire che la metodica delle staminali è del tutto teorica non è vero. E lo ribadisco senza problemi.
Non ci vuole l'intelligenza di Mazzini per capirlo.. basta solo informasi seriamente.
In secundis, se ha prestato attenzione a ciò che ho scritto, si legge benissimo che io ritengo appunto tutto ciò che ho scritto un parere soggettivo.
SOGGETTIVO!!
Credo che lei sappia il significato di tale parola.
Io di presuntuoso non ho nulla, ho solo il mio modo di vedere la REALTÀ.
Inoltre sono in contatto con dei suoi colleghi chirurghi che stanno iniziando questo percorso di spetanza e futuro. ciò che dico io, sono parole loro.
Quindi dando del presuntuoso a me lo da a loro.
Saluti.
È stato lei il primo ad esprimere un opinione diretta e a parer mio prevenuta.
Dire che la metodica delle staminali è del tutto teorica non è vero. E lo ribadisco senza problemi.
Non ci vuole l'intelligenza di Mazzini per capirlo.. basta solo informasi seriamente.
In secundis, se ha prestato attenzione a ciò che ho scritto, si legge benissimo che io ritengo appunto tutto ciò che ho scritto un parere soggettivo.
SOGGETTIVO!!
Credo che lei sappia il significato di tale parola.
Io di presuntuoso non ho nulla, ho solo il mio modo di vedere la REALTÀ.
Inoltre sono in contatto con dei suoi colleghi chirurghi che stanno iniziando questo percorso di spetanza e futuro. ciò che dico io, sono parole loro.
Quindi dando del presuntuoso a me lo da a loro.
Saluti.
[#8]
Utente
le rispiego meglio, in maniera più semplice...È soggettivo il mio parere sulla questione della chirurgia tradizionale.. È oggettivamente provato che questa metodica delle staminali rigenera i tessuti e le cartilagini.
Se accettassi tutto come oro colato, mi sarei fermato al primo chirurgo che voleva trapanarmi le vertebre e inserirmi cage, facendolo passare come un intervento "leggero"
Saluti.
Se accettassi tutto come oro colato, mi sarei fermato al primo chirurgo che voleva trapanarmi le vertebre e inserirmi cage, facendolo passare come un intervento "leggero"
Saluti.
[#10]
Utente
Guardi, credo di essermi spiegato abbastanza bene.
Paragoni assurdi, il collegamento tra vaccino e autismo non ha niente di provato. Le staminali HANNO PROVE CONCRETE E CONFERMATE in tanti campi.
Sicuramente in Spagna, ma anche in Italia, (grazie a Dio) vi sono menti che guardano avanti, al futuro, e non restano aggrappati al presente solo perchè è più comodo, o per chissà quale interesse...
Ed è grazie a queste menti che noi tutti possiamo guardare avanti con speranza.
Buona permanenza nella "sua" Italia con le quattro freccie!
Paragoni assurdi, il collegamento tra vaccino e autismo non ha niente di provato. Le staminali HANNO PROVE CONCRETE E CONFERMATE in tanti campi.
Sicuramente in Spagna, ma anche in Italia, (grazie a Dio) vi sono menti che guardano avanti, al futuro, e non restano aggrappati al presente solo perchè è più comodo, o per chissà quale interesse...
Ed è grazie a queste menti che noi tutti possiamo guardare avanti con speranza.
Buona permanenza nella "sua" Italia con le quattro freccie!
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 6k visite dal 18/08/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.