Dolore spalla persistente da ernia cervicale
Salve.
Mio zio, ha appena eseguito una RMN per un dolore persistente alla spalla. Tra una settimana, secondo indicazione dello specialista, effettuerà anche elettromiografia perché lui ritiene quasi sicuramente necessaria una soluzione chirurgica. Il referto riporta:
Esame eseguito con sequenze T1-T2 pesate acquisite su piani di scansione assiali e sagittali . Rettilineizzazione del rachide cervicale. Diffusi e avanzati fenomeni spondiloartrosici con riduzione di altezza e tono idrico dei dischi intersomatici e osteofitosi margino-somatica. Alterazioni distrofiche a carico delle contrapposte limitanti somatiche. In sede C3 C4 si documenta protrusione discale con una modesta impronta durale. In sede C4 C5 si documenta voluminoso complesso protrusivo osteofitosico che determina severa compressione durale e si estende in sede intraforaminale bilaterale. In sede C5 C6 si documenta protrusione discale ad ampio raggio con associata componente erniaria mediana che accentua la compressione durale nei settori centrali. In associazione a fenomeni osteofisici , si rileva inoltre riduzione d'ampiezza dei neuroforami .In sede C6 C7 si rileva ulteriore protrusione discale ad ampio raggio con compressione durale ed estensione para foraminale. Reperto analogo in sede C7 D1. Canale vertebrale di ampiezza modicamente ridotta passaggio C4 C7. Corda midollare esente da significative alterazioni. c7.
L'intervento è l'unica strada percorribile?
Grazie
Mio zio, ha appena eseguito una RMN per un dolore persistente alla spalla. Tra una settimana, secondo indicazione dello specialista, effettuerà anche elettromiografia perché lui ritiene quasi sicuramente necessaria una soluzione chirurgica. Il referto riporta:
Esame eseguito con sequenze T1-T2 pesate acquisite su piani di scansione assiali e sagittali . Rettilineizzazione del rachide cervicale. Diffusi e avanzati fenomeni spondiloartrosici con riduzione di altezza e tono idrico dei dischi intersomatici e osteofitosi margino-somatica. Alterazioni distrofiche a carico delle contrapposte limitanti somatiche. In sede C3 C4 si documenta protrusione discale con una modesta impronta durale. In sede C4 C5 si documenta voluminoso complesso protrusivo osteofitosico che determina severa compressione durale e si estende in sede intraforaminale bilaterale. In sede C5 C6 si documenta protrusione discale ad ampio raggio con associata componente erniaria mediana che accentua la compressione durale nei settori centrali. In associazione a fenomeni osteofisici , si rileva inoltre riduzione d'ampiezza dei neuroforami .In sede C6 C7 si rileva ulteriore protrusione discale ad ampio raggio con compressione durale ed estensione para foraminale. Reperto analogo in sede C7 D1. Canale vertebrale di ampiezza modicamente ridotta passaggio C4 C7. Corda midollare esente da significative alterazioni. c7.
L'intervento è l'unica strada percorribile?
Grazie
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Gentile Sig.ra,
dal referto si evidenzia un quadro di multiple ernie cervicali associate ad alterazioni artrosiche che possono giustificare i disturbi lamentati. Mi sembra corretto il suggerimento di eseguire anche una elettromiografia che potrà evidenziare quale radice nervosa è maggiormente sofferente e responsabile dei sintomi. Se sono state già eseguite terapie conservative farmacologiche ( per esempio cortisoniche) e non vi sono stati miglioramenti direi che in effetti la soluzione migliore sia quella chirurgica.
Preciso che si tratta di considerazioni di carattere generale in quanto espresse senza una visita e la visione delle immagini.
Rimango disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti e La saluto cordialmente
dal referto si evidenzia un quadro di multiple ernie cervicali associate ad alterazioni artrosiche che possono giustificare i disturbi lamentati. Mi sembra corretto il suggerimento di eseguire anche una elettromiografia che potrà evidenziare quale radice nervosa è maggiormente sofferente e responsabile dei sintomi. Se sono state già eseguite terapie conservative farmacologiche ( per esempio cortisoniche) e non vi sono stati miglioramenti direi che in effetti la soluzione migliore sia quella chirurgica.
Preciso che si tratta di considerazioni di carattere generale in quanto espresse senza una visita e la visione delle immagini.
Rimango disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti e La saluto cordialmente
dr. Pietro Brignardello
pietrobrignardello@gmail.com
www.pietrobrignardello.it
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.3k visite dal 19/07/2018.
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