Trigemino su persona anziana
Buongiorno Dottori, preciso subito che la mia richiesta è per mia madre, che ha 72 anni.
Circa 7-8 anni fa, mia madre ha iniziato a soffrire di nevralgia del trigemino, inizialmente leggera e poi via via peggiorata.
Ha fatto l'intervento di termorizotomia (spero sia il termine giusto) che assieme all'assunzione giornaliera di Tegretol, ha effettivamente ridotto quasi del tutto gli attacchi.
Ora, come ci aveva anche avvertito il chirurgo, dopo anni, la nevralgia è tornata, non ai livelli originari, ma ora ha attacchi molto frequenti, sebbene di brevissima durata. Continua a prendere il Tegretol, ma siccome ora gli attacchi sono aumentati, qualche volta prende una pastiglia in più. So che è un farmaco antiepilettico e ora è sempre stanca, senza forze e a volte si sente la testa intontita. Prende anche farmaci per la gastrite e quindi sono un po' preoccupato che tutto questo possa portare a qualche effetto collaterale serio...
So che c'è anche un altro intervento chirurgico, che consiste nella separazione dei vasi sanguigni dal nervo su cui vanno ad insistere, tramite un piccolo foro praticato sul retro del cranio... la mia domanda è: questo intervento è consigliabile in pazienti anziani (72 anni)? A parte la gastrite, di media gravità, mia madre non soffre di patologie particolari. Oppure dovrà limitarsi, eventualmente, ad una seconda termorizotomia?
Circa 7-8 anni fa, mia madre ha iniziato a soffrire di nevralgia del trigemino, inizialmente leggera e poi via via peggiorata.
Ha fatto l'intervento di termorizotomia (spero sia il termine giusto) che assieme all'assunzione giornaliera di Tegretol, ha effettivamente ridotto quasi del tutto gli attacchi.
Ora, come ci aveva anche avvertito il chirurgo, dopo anni, la nevralgia è tornata, non ai livelli originari, ma ora ha attacchi molto frequenti, sebbene di brevissima durata. Continua a prendere il Tegretol, ma siccome ora gli attacchi sono aumentati, qualche volta prende una pastiglia in più. So che è un farmaco antiepilettico e ora è sempre stanca, senza forze e a volte si sente la testa intontita. Prende anche farmaci per la gastrite e quindi sono un po' preoccupato che tutto questo possa portare a qualche effetto collaterale serio...
So che c'è anche un altro intervento chirurgico, che consiste nella separazione dei vasi sanguigni dal nervo su cui vanno ad insistere, tramite un piccolo foro praticato sul retro del cranio... la mia domanda è: questo intervento è consigliabile in pazienti anziani (72 anni)? A parte la gastrite, di media gravità, mia madre non soffre di patologie particolari. Oppure dovrà limitarsi, eventualmente, ad una seconda termorizotomia?
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Egregio Utente,
l'intervento di decompressione microvascolare della radice del trigemino può essere attuata qualora sussista una documentata condizione di conflitto neuro-vascolare con l'arteria cerebellare anterior-inferiore. Le indagini preliminari consistono in una Risonanza Magnetica con tecnica "3D-Constructive Interference in Steady- State (CISS)", ed in uno studio angio-RM ad alta risoluzione.
A tal fine, Le suggerisco di rivolgersi ad un Neurochirurgo della sua provincia che saprà efficientemente indirizzarla.
Cordialmente
l'intervento di decompressione microvascolare della radice del trigemino può essere attuata qualora sussista una documentata condizione di conflitto neuro-vascolare con l'arteria cerebellare anterior-inferiore. Le indagini preliminari consistono in una Risonanza Magnetica con tecnica "3D-Constructive Interference in Steady- State (CISS)", ed in uno studio angio-RM ad alta risoluzione.
A tal fine, Le suggerisco di rivolgersi ad un Neurochirurgo della sua provincia che saprà efficientemente indirizzarla.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 957 visite dal 07/07/2018.
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