Frattura a cuneo di L2 Post traumatica

Salve,
sono un ragazzo di 18 anni. In seguito ad un incidente sportivo, avvenuto il 2 Maggio, mi è stata diagnosticata al pronto soccorso, in seguito a rx, Tc e Rmn, una frattura a cuneo di L2 Post traumatica. Il neurochirurgo che mi segue mi ha prescritto 30 giorni di busto C35 ed in seguito Tc e visita di controllo. Il neurochirurgo che mi ha visitato, dopo un mese, ha detto che la Tc, eseguita dopo un mese dall'incidente, obietta la calcificazione di L2, la cui deformità è rimasta invariata. Mi ha consigliato di portare il busto per 3 mesi e in seguito Rm lombosacrale. Inoltre, mi ha detto di poter riprendere la mia vita normale, anche utilizzando mezzi di trasporto. Lei cosa ne pensa? Utilizzare mezzi di trasporto non potrebbe compromettere la guarigione? Grazie mille.

Il referto della Rm rachide lombosacrale effettuata il giorno dell'incidente riporta così:

Sagittale TSE T1, TSE T2, STIR, assiali TSE T2 (L2), coronale T1 DIXON.
Ridotta la lordosi lombare.
Frattura somatica di L2 con riduzione in altezza del corpo vertebrale, avvallamento della limitante somatica superiore più evidente sul versante antero-laterale destro, e protrusione dello spigolo somatico postero-superiore destro nello speco vertebrale, con impronta sul sacco durale.
Concomita diffusa alterazione di segnale a carattere edematoso della spongiosa ossea del corpo vertebrale, estesa ad entrambi i peduncoli. Regolare segnale e spessore del cono midollare, che termina all'altezza del disco L1-L2, e delle radici della cauda.

Si segnala sovradistensione della vescica, che presenta limitata area a contenuto disomogeneo finemente corpuscolato raccolto in sede declive.

Il referto della Tc rachide lombosacrale e del sacrococcige effettuata 35 giorni dopo l'incidente riporta così:

Per ovvie considerazioni di radioprotezione lo studio TC è stato focalizzato sulla vertebra sede di frattura (L2). L'esame stato confrontato con precedente analogo del 2 maggio u.s.. Il reperti allora descritti appaiono sostanzialmente invariati; in particolare non si documenta ulteriore significativa riduzione in altezza della vertebra. Invariata anche l'arretramento del muro somatico posteriore.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile ragazzo,
mi chiedi di eventualmente dissentire su una diagnosi fatta da un collega che ha avuto modo di visitarti e di visionare gli esami radiologici.
Ne converrai che non è possibile a distanza e comunque non sarebbe corretto.

Detto questo, da quello che scrivi, credo che il collega abbia fatto valutazioni corrette e indicato l'iter terapeutico idoneo.


Cordiali saluti
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Utente
Utente
Salve Dottore,
la ringrazio per la risposta. Colgo l'occasione per farle un'altra domanda. La notte, per quanto cerco di stare attento, mi capita di compiere alcuni movimenti che mi provocano dolore nella zona del fondo schiena e nelle parti laterali della schiena a livello della frattura, in particolare quando compio una specie di stiramento involontario della schiena. Possono essere movimenti pericolosi per la frattura? Come faccio ad evitarli? L'evento traumatico è avvenuto il 2 Maggio e quindi sto portando il busto c35 da 2 mesi e 21 giorni.
Grazie.
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Utente
Utente
Salve Dottori,
scusate ancora il disturbo. Oggi, dopo 4 mesi e 3 giorni dalla frattura, ho fatto nuovamente un Rm Lombosacrale. Ancora non ho le immagini da portare alla visita dal neurochirurgo che avrò settimana prossima, però posso leggere il referto dell'esame. Potete dirmi qualcosa leggendolo? Sono abbastanza preoccupato perché risulta che il corpo della vertebra fratturata, rispetto al momento dell'infortunio, si sia ulteriormente schiacciato.
Grazie.
TESTO DEL REFERTO: Esame RM eseguito per controllo evolutivo in recente (maggio u.s.) frattura somatica di L2 trattata con terapia conservativa.
Nei confronti del precedente del 4 maggio u.s. si documenta una modesta (valutabile in circa 1,5 mm) riduzione di altezza del soma e una significativa riduzione dell'edema post-traumatico. Invariata la minima protrusione posteriore dello spigolo somatico postero-superiore che non impronta significativamente il sacco durale.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Deve valutare il neurochirurgo direttamente. A distanza non è possibile.
Sembra che comunque non ci siano significative variazioni, anzi sembra che lo spigolo vertebrale non interessi il sacco durale.
Una buona serata