Apatia
Buongiorno, nel mese di marzo sono stata sottoposta ad una craniotomia con rimozione dell'amigdala e ippocampo (chirurgia dell'epilessia). Da allora mi sono accorta di non avere più interessi (hobby che prima avevo), di essere apatica, di essere molto più fredda con tutti (anche con il mio ragazzo), disinteresse generale. La cosa mi preoccupa perché non mi riconosco più nei comportamenti, prima ero molto premurosa, ora invece completamente diversa. Qualcuno mi sa dire il perché?
Grazie a chi vorrà rispondere
Grazie a chi vorrà rispondere
[#1]
Gentile utente,
è stato un intervento importante,
che ha toccato parti del cervello deputate ai ricordi e alle emozioni.
Ritengo produttivo sentire il neurochirurgo al proposito, per cui giro il consulto in quall'area.
Se ritiene
aggiunga qualche altro particolare che possa essere loro utile.
Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
è stato un intervento importante,
che ha toccato parti del cervello deputate ai ricordi e alle emozioni.
Ritengo produttivo sentire il neurochirurgo al proposito, per cui giro il consulto in quall'area.
Se ritiene
aggiunga qualche altro particolare che possa essere loro utile.
Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Gentile ragazza,
la dottoressa Brunialti Le ha risposto egregiamente.
L'amigdala è una struttura molto complessa che appunto presiede le emozioni, la memoria, i sentimenti ecc.
Non entro nel merito della scelta terapeutica non avendo notizie ulteriori.
Posso solo suggerire, visto che è consapevole di tali alterazioni, di iniziare un iter psicologico di supporto che può aiutarLa molto.
Sarebbe un discorso molto lungo, ma la cosiddetta neuroplasticità del cervello è una risorsa che spesso interviene, vicariandone le funzioni, se non completamente, di una area danneggiata.
I miei migliori auguri
la dottoressa Brunialti Le ha risposto egregiamente.
L'amigdala è una struttura molto complessa che appunto presiede le emozioni, la memoria, i sentimenti ecc.
Non entro nel merito della scelta terapeutica non avendo notizie ulteriori.
Posso solo suggerire, visto che è consapevole di tali alterazioni, di iniziare un iter psicologico di supporto che può aiutarLa molto.
Sarebbe un discorso molto lungo, ma la cosiddetta neuroplasticità del cervello è una risorsa che spesso interviene, vicariandone le funzioni, se non completamente, di una area danneggiata.
I miei migliori auguri
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1k visite dal 12/06/2018.
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