Protesi disco vertebrale l4-l5

Buongiorno, è da un anno che soffro di una sciatalgia abbastanza invalidante dovuta ad un ernia L4 - L5. Tramite un neurochirurgo ed un neuroradiologo (su suggerimento del neurochirurgo) ho fatto ben 3 terapie farmacologiche, una discectomia laser e due sedute di ozonoterapia interdiscale, ma dopo un anno il risultato è stato che l'ernia è paggiorata. Il neurochirurgo mi ha prescritto nuovi esami, una RMN lombo sacrale, una RMN del bacino ed una radiografia in toto. Il bacino è OK, mentre la RMN ha questo referto:

Rettilineizzazione della lordosi.
Assenza di crolli vertebrali o listesi.
Non lesioni focali ossee di carattere sostitutivo.
Microerniazioni intraspongiose di Schmorl delle limitanti somatiche superiore e inferiore di D12.
Dischi intersomatici diffusamente disidratati con assottigliamento al tratto L3-S1.
Assenza di edemi della spongiosa ossea.
Minima prominenza ad ampio raggio del disco L2-L3.
In L3-L4 il disco è protruso in sede intraforaminale destra con conflitto con la radice di L3 da tale lato.
In L4-L5 si osserva ernia discale estrusa paramediana sinistra con compressione della tasca radicolare omolaterale di
L5.
Cono midollare e fibre della cauda equina esenti da lesioni.
Canale vertebrale e forami di coniugazione di ampiezza regolare e liberi da espansi.

Il neurochirurgo mi ha proposto a questo punto di rimuovere il disco e mettere una protesi, poichè ho una storia clinica di un anno, il disco è disidratato, è stato stressato con gli aghi delle terapie e dovrebbe poi esserne asportato un pezzo per eliminare l'ernia.
Il ragionamento del neurochirurgo in teoria non fa una piega, ma essendo un intervento importante vorrei un vostro parere sul fatto che sia davvero l'unica o migliore soluzione.
Grazie in anticipo.
Bruno.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Penso proprio che sia necessario
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Utente
Utente
Grazie mille Dottore, vorrei chiederle un'altra cosa, che conseguenze ha un intervento del genere sulla qualità della vita futura?
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Ottima!
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Utente
Utente
Buongiorno Dottore, in base alla sua esperienza, ipotizzando un intervento per la protesi senza complicazioni, qual è il tempo medio per poter riprendere l'attività sportiva? Nel mio caso nuoto. Grazie, cordiali saluti
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Due mesi
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Utente
Utente
Egr. Dottore, ringraziandola sempre per la sua disponibilità, vorrei un suo parere in merito a questa situazione, sebbene si sia già espresso a favore della protesi. Ieri sono stato da un altro neurochirurgo per un secondo consulto perchè non le nascondo che la protesi mi fa paura e prima di far un intervento così importante volevo essere sicuro che fosse davvero la soluzione migliore.
Questo neurochirurgo mi ha detto che l'intervento sull'ernia è necessario (dalla sua visita ho avvertito dolore sollevando la gamba già a 20 gradi) ma per la protesi mi ha detto assolutamente no. Sostiene che i dischi disidratati sono tanti e quindi non si può impiantare una protesi solo perchè il disco è disidratato, altrimenti dovrei metterla a tutti i dischi. Quello che però mi crea confusione è che mi ha detto che con i dischi in quelle condizioni mettendo una protesi solo su uno di questi si potrebbe creare un danno agli altri dischi.
Quindi adesso mi ritrovo nella condizione in cui un medico mi dice che la protesi è la soluzione migliore ed uno che la protesi non è necessaria ma potrebbe addirittura essere dannosa. Tra l'altro sono entrambi primari di neurochirurgia in due ospedali, quindi difficile per me quale possa essere quello più "praparato" in materia. Scusi se mi sono dilungato. Lei come la pensa su questa questione? Grazie in anticipo, cordiali saluti.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Non posso esprimere un giudizio obiettivo a distanza. Non Le so dire se e che tipo di tecnica utilizzare, ovvero se è sufficiente rimuovere l'ernia che sembrerebbe più significativa (la L4-L5) o anche la L3-L4 e utilizzare un sistema di artrodesi, oppure solo la discectomia.
Sono valutazioni che si debbono fare avendo a disposizione tutte le informazioni cliniche e radiografiche, ma soprattutto dopo un accurato esame clinico del paziente.
Capisco che due opinioni differenti possano mettere "in crisi" il paziente, ma come Le dicevo, non ho modo di consigliare una scelta piuttosto che un'altra.


Una buona giornata
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Utente
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Salve Dottore, alla fine ho optato per l'intervento di discectomia e non quello con protesi, ma sono in lista d'attesa da luglio 2018. Ora sono stato finalmente chiamato dall'ospedale per la preospedalizzazione, ma essendo passato tanto tempo mi hanno chiesto di portare una RM più recente. L'ho ritirata ed il referto mi ha un pò spiazzato. L'anno scorso su L4-L5 c'era un'enia estrusa lato SX (alla visita lasègue 20%), oggi risulta questo referto:
"in L4-L5 il disco intersomatico presenta un'ampia e diffusa protusione del suo profilo posteriore con impronta a sede mediana e paramediana bilaterale sul sacco durale e con maggiore focalità a sede intraforaminale destra ove entra in contatto con la radice destra L4".
Il decorso clinico di questo periodo di attesa è stato il seguente: Fino a novembre molto dolore, a novembre ho dovuto usare anche durogesic 25mg. Da dicembra a metà gennaio sono stato per la prima volta bene. Poi a metà gennaio un paio di settimane ancora di dolore forte sempre a sx. Da inizio febbraio ad oggi di nuovo nessun problema. Lato destro non ho mai avuto alcun dolore. Come devo interpretare questo cambiamento di scenario? Secondo lei sarà ancora necessario un intervento? La ringrazio e le porgo cordiali saluti.