Lesione nervo sciatico
Egregi dottori,
In riferimento al precedente consulto, di cui allego in seguito il link, nel quale non è possibile replicare in quanto sono passati 2 mesi, richiedo un nuovo consulto.
https://www.medicitalia.it/consulti/neurochirurgia/611231-lesione-nervo-sciatico.html
Riassumendo brevemente, ho la gamba sx perennemente paralizzata dopo iniezione intramuscolare di voltaren, e dopo 3 anni nessun medico è riuscito a trovare una cura.
Cure mediche, massaggi, scosse elettriche, palestra e varie sono state inefficaci.
Ho eseguito l’ecografia come consigliato dal dottore ed è risultato tutto negativo.
Quindi sono passato alla risonanza magnetica lombosacrale, di seguito riporto il risultato:
Reperto di spondilosi lombare, con segni di artropatia degenerativa a sede interapofisaria.
Discopatia del tratto compreso tra L3 e S1 con dischi ridotti di spessore ed ipointensi per fenomeni di disidratazione.
Protrusione e fissurazione fiscale intraforaminale destra L3-L4 del contorno posteriore dell’anello fibroso che contatta la radice nervosa corrispondente.
Protrusione ad ampio raggio del margine posteriore dell’anello fibroso L4-L5.
È possibile capire, secondo questo risultato, la causa e la possibile cura della paralisi?
Attendo una Vs risposta e nell’attesa invio i miei più cordiali saluti.
In riferimento al precedente consulto, di cui allego in seguito il link, nel quale non è possibile replicare in quanto sono passati 2 mesi, richiedo un nuovo consulto.
https://www.medicitalia.it/consulti/neurochirurgia/611231-lesione-nervo-sciatico.html
Riassumendo brevemente, ho la gamba sx perennemente paralizzata dopo iniezione intramuscolare di voltaren, e dopo 3 anni nessun medico è riuscito a trovare una cura.
Cure mediche, massaggi, scosse elettriche, palestra e varie sono state inefficaci.
Ho eseguito l’ecografia come consigliato dal dottore ed è risultato tutto negativo.
Quindi sono passato alla risonanza magnetica lombosacrale, di seguito riporto il risultato:
Reperto di spondilosi lombare, con segni di artropatia degenerativa a sede interapofisaria.
Discopatia del tratto compreso tra L3 e S1 con dischi ridotti di spessore ed ipointensi per fenomeni di disidratazione.
Protrusione e fissurazione fiscale intraforaminale destra L3-L4 del contorno posteriore dell’anello fibroso che contatta la radice nervosa corrispondente.
Protrusione ad ampio raggio del margine posteriore dell’anello fibroso L4-L5.
È possibile capire, secondo questo risultato, la causa e la possibile cura della paralisi?
Attendo una Vs risposta e nell’attesa invio i miei più cordiali saluti.
[#1]
Egr. signore,
sembra difficile poter ritenere che una puntura intramuscolare nelle regione glutea possa aver leso il nervo sciatico che, in quella zona, risulta essere molto profondo.
Lei, nel precedente consulto, ci ha riferito di essere sofferente di tale sintomatologia deficitaria da 3 anni.
E' anche strano che la paralisi si sia verificata in modo acuto.
Lei ci dice che una RM avrebbe evidenziato una pregressa lesione post traumatica dello SPI.
Di che tipo di trauma si è trattato ? E' avvenuto prima della "incriminata" puntura i.m. ?
Se l'ecografia, come correttamente Le ha consigliato lo stimatissimo collega Colangelo, è negativa, allora vuol dire che il nervo sciatico in sede glutea non è stato lesionato.
La recente RM però, con i limiti della consulenza on-line (bisognerebbe visionarla) può avere un ruolo nell'aver causato il deficit di cui è affetto, insorto 3 anni fa.
Ma è anche vero che è stata diagnosticata una lesione traumatica del nervo sciatico popliteo interno, la cui espressione clinica è stata sottovalutata per verosimile insorgenza dei sintomi a distanza dell'evento.
Anche però la patologia discoartrosica repertata alla RM, altrettanto sottovalutata, può aver creato nel tempo il deficit il cui nesso con la puntura va considerato casuale.
Per un defici che permane così a lungo probabilmente non vi è una soluzione, se non insistere con cicli di FKT, ma se si dovesse confermare o un "entrapment" dello SPI o una sofferenza delle radici lombari per la condizione emersa alla RM, si può tentare l'intervento chirurgico, seppur non si può prevedere con certezza un ripristino funzionale.
Spero che il dr. Colangelo legga questo consulto e ci dia il suo prezioso contributo.
Cordialmente
sembra difficile poter ritenere che una puntura intramuscolare nelle regione glutea possa aver leso il nervo sciatico che, in quella zona, risulta essere molto profondo.
Lei, nel precedente consulto, ci ha riferito di essere sofferente di tale sintomatologia deficitaria da 3 anni.
E' anche strano che la paralisi si sia verificata in modo acuto.
Lei ci dice che una RM avrebbe evidenziato una pregressa lesione post traumatica dello SPI.
Di che tipo di trauma si è trattato ? E' avvenuto prima della "incriminata" puntura i.m. ?
Se l'ecografia, come correttamente Le ha consigliato lo stimatissimo collega Colangelo, è negativa, allora vuol dire che il nervo sciatico in sede glutea non è stato lesionato.
La recente RM però, con i limiti della consulenza on-line (bisognerebbe visionarla) può avere un ruolo nell'aver causato il deficit di cui è affetto, insorto 3 anni fa.
Ma è anche vero che è stata diagnosticata una lesione traumatica del nervo sciatico popliteo interno, la cui espressione clinica è stata sottovalutata per verosimile insorgenza dei sintomi a distanza dell'evento.
Anche però la patologia discoartrosica repertata alla RM, altrettanto sottovalutata, può aver creato nel tempo il deficit il cui nesso con la puntura va considerato casuale.
Per un defici che permane così a lungo probabilmente non vi è una soluzione, se non insistere con cicli di FKT, ma se si dovesse confermare o un "entrapment" dello SPI o una sofferenza delle radici lombari per la condizione emersa alla RM, si può tentare l'intervento chirurgico, seppur non si può prevedere con certezza un ripristino funzionale.
Spero che il dr. Colangelo legga questo consulto e ci dia il suo prezioso contributo.
Cordialmente
[#2]
Egregio Utente,
seguendo il consiglio che Le diedi in precedenza, Lei ha eseguito l´ecografia che ha consentito di escludere una causa locale riguardo al problema di deficit dello SPE. Io concordo con il parere appena espresso dal Dr. Migliaccio, il quale conferma la estrema improbabilita` di una patogenesi traumatica, prospettando l`origine piu`a monte, ossia a livello delle radici spinali. Onestamente ritengo molto scarsa la possibilita` di poter emendare con un approccio chirurgico il deficit dopo 3 anni dalla sua insorgenza. Ragione per la quale, la neuro-riabilitazione resta la chance piu` concretamente prospettabile. Ma tutto cio`, ovviamente, ha un valore limitato in quanto espresso solo su dati riferiti senza avere visione diretta del quadro clinico e delle indagini eseguite.
Ringrazio il mio amico e stimato Collega Giovanni per avermi invitato ad esprimere un parere sul caso.
Cordialmente
seguendo il consiglio che Le diedi in precedenza, Lei ha eseguito l´ecografia che ha consentito di escludere una causa locale riguardo al problema di deficit dello SPE. Io concordo con il parere appena espresso dal Dr. Migliaccio, il quale conferma la estrema improbabilita` di una patogenesi traumatica, prospettando l`origine piu`a monte, ossia a livello delle radici spinali. Onestamente ritengo molto scarsa la possibilita` di poter emendare con un approccio chirurgico il deficit dopo 3 anni dalla sua insorgenza. Ragione per la quale, la neuro-riabilitazione resta la chance piu` concretamente prospettabile. Ma tutto cio`, ovviamente, ha un valore limitato in quanto espresso solo su dati riferiti senza avere visione diretta del quadro clinico e delle indagini eseguite.
Ringrazio il mio amico e stimato Collega Giovanni per avermi invitato ad esprimere un parere sul caso.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
[#3]
Ringrazio il dr. Colangelo la cui opinione condivido perfettamente.
Il mio riferimento a un improbabile risolutivo intervento chirurgico è dettato unicamente da una ipotesi teorica in quanto non è ben chiaro dove si sia verificata la lesione.
Se fosse un "entrapment" dello SPI, una esplorazione chirurgica tutto sommato si potrebbe tentare.
Ovviamente tutto ciò dopo una attenta valutazione clinica.
Con cordialità
Il mio riferimento a un improbabile risolutivo intervento chirurgico è dettato unicamente da una ipotesi teorica in quanto non è ben chiaro dove si sia verificata la lesione.
Se fosse un "entrapment" dello SPI, una esplorazione chirurgica tutto sommato si potrebbe tentare.
Ovviamente tutto ciò dopo una attenta valutazione clinica.
Con cordialità
[#4]
Ex utente
Gentili dottori
Innanzitutto vi ringrazio per la vostra gentilezza e disponibilità
Vado a ribadire un più preciso quadro clinico della situazione, in modo da poter rispondere alle Vostre domande.
Prima dell’iniezione di voltaren, io ero completamente sano nella gamba sx, non esisteva nulla di particolare.
Nel momento in cui il medicinale viene iniettato nel gluteo, ho sentito immediatamente la gamba completamente paralizzata e inesistente, e ho praticamente urlato di fermare l’iniezione.
La persona che ha eseguito l’iniezione è qualificata in quanto le ha sempre fatte da circa 40 anni e non è mai successa una cosa simile.
Al mio urlo di fermare, non ha fermato, e ha inserito tutto il medicinale nel gluteo, e da qui gamba paralizzata da 3 giorni.
Al 4 giorno la gamba si risveglia, ma rimane un problema su tutta la gamba nel lato posteriore, e colpisce tutto il piede, lo sento come inesistente.
Dopo questo sono stati effettuati tutti gli esami tra cui: elettromiografia 2 volte, RM del piede, ecodoppler per verificare la circolazione.
Dopo i 3 anni siamo arrivati a tal punto di chiedere a vari medici chirurghi l’amputazione della gamba. Tutti questi medici chirurghi hanno rifiutato quanto da me richiesto, dicendomi che amputando la gamba e mettendo una protesi, io sentirei ugualmente tutto quello che sento al momento con la gamba vera, quindi sarebbe tutto inutile.
Tutto ciò che non funziona è nella parte posteriore, il polpaccio non può essere toccato, in quanto invia come degli aghi e spilli in tutto il piede.
Prenotata visita presso neurologo ortopedico per eventuale intervento chirurgico. È una cosa fuori dal normale in quanto almeno 15 specialisti di cui sono andato a visita, tra cui fisiatri, massaggiatori, neurochirurghi, ortopedici, non sono riusciti a risolvere nulla.
Rispondendo dunque, al gentile Dr. Migliaccio, non si sa di che tipo di trauma si tratta, ed è avvenuto al momento esatto dell’inserimento del medicinale.
Invio i miei più cordiali saluti e risponderò a Vostre eventuali domande, o se fosse utile per Voi avere referti tramite email o comunque informazioni sono a completa disposizione.
Innanzitutto vi ringrazio per la vostra gentilezza e disponibilità
Vado a ribadire un più preciso quadro clinico della situazione, in modo da poter rispondere alle Vostre domande.
Prima dell’iniezione di voltaren, io ero completamente sano nella gamba sx, non esisteva nulla di particolare.
Nel momento in cui il medicinale viene iniettato nel gluteo, ho sentito immediatamente la gamba completamente paralizzata e inesistente, e ho praticamente urlato di fermare l’iniezione.
La persona che ha eseguito l’iniezione è qualificata in quanto le ha sempre fatte da circa 40 anni e non è mai successa una cosa simile.
Al mio urlo di fermare, non ha fermato, e ha inserito tutto il medicinale nel gluteo, e da qui gamba paralizzata da 3 giorni.
Al 4 giorno la gamba si risveglia, ma rimane un problema su tutta la gamba nel lato posteriore, e colpisce tutto il piede, lo sento come inesistente.
Dopo questo sono stati effettuati tutti gli esami tra cui: elettromiografia 2 volte, RM del piede, ecodoppler per verificare la circolazione.
Dopo i 3 anni siamo arrivati a tal punto di chiedere a vari medici chirurghi l’amputazione della gamba. Tutti questi medici chirurghi hanno rifiutato quanto da me richiesto, dicendomi che amputando la gamba e mettendo una protesi, io sentirei ugualmente tutto quello che sento al momento con la gamba vera, quindi sarebbe tutto inutile.
Tutto ciò che non funziona è nella parte posteriore, il polpaccio non può essere toccato, in quanto invia come degli aghi e spilli in tutto il piede.
Prenotata visita presso neurologo ortopedico per eventuale intervento chirurgico. È una cosa fuori dal normale in quanto almeno 15 specialisti di cui sono andato a visita, tra cui fisiatri, massaggiatori, neurochirurghi, ortopedici, non sono riusciti a risolvere nulla.
Rispondendo dunque, al gentile Dr. Migliaccio, non si sa di che tipo di trauma si tratta, ed è avvenuto al momento esatto dell’inserimento del medicinale.
Invio i miei più cordiali saluti e risponderò a Vostre eventuali domande, o se fosse utile per Voi avere referti tramite email o comunque informazioni sono a completa disposizione.
[#5]
Nel racconto della Sua storia clinica ci sono dei punti poco chiari che andrebbero meglio discussi durante un colloquio di persona.
Assurdo aver pensato di amputare l'arto inferiore per una situazione di quel genere.
In che senso poi il polpaccio non può essere toccato?
Mi faccia capire!
Lei ha avvertito dolore a seguito dell'iniezione intra muscolare al gluteo, ma ha anche detto che vi è stato un trauma nella regione dello SPI che è situato nella gamba.
Di che tipo di trauma si è trattato? C'è stato o no questo trauma?
E' anche vero che una lesione del nervo sciatico al gluteo può interessare selettivamente fibre per lo SPI, ma non è pensabile che un ago (immagino dalle dimensioni comunemente in uso) possa esserne responsabile.
Con cordialità
Assurdo aver pensato di amputare l'arto inferiore per una situazione di quel genere.
In che senso poi il polpaccio non può essere toccato?
Mi faccia capire!
Lei ha avvertito dolore a seguito dell'iniezione intra muscolare al gluteo, ma ha anche detto che vi è stato un trauma nella regione dello SPI che è situato nella gamba.
Di che tipo di trauma si è trattato? C'è stato o no questo trauma?
E' anche vero che una lesione del nervo sciatico al gluteo può interessare selettivamente fibre per lo SPI, ma non è pensabile che un ago (immagino dalle dimensioni comunemente in uso) possa esserne responsabile.
Con cordialità
[#6]
Ex utente
Egregio Dottore
Il pensiero di amputare la gamba avviene perché queste sofferenze non mi fanno pensare altra soluzione, visto che le cure non funzionano o sembrino non esistere. E andare avanti per tutta la vita con la gamba che non si può sopportare è alquanto invivibile.
Per quanto riguarda il polpaccio, volevo intendere, che se si tenta con una o due mani di stringerlo, nel momento in cui si stringe, il piede viene come pervaso da aghi e spilli invisibili.
Per quanto riguarda il trauma, si è pensato che il trauma fosse avvenuto nel momento il cui il medicinale è entrato e ha “colpito” non si sa dove, ma non si capisce realmente se ci sia un trauma o meno. Fatto sta che la gamba si è paralizzata nel momento del l’immissione del medicinale, ma non c’è stato alcun dolore.
Comunque, Dottore, in base a ciò che Lei mi dice, non essendo stato l’ago ad aver causato danni, deve essere stato il medicinale a questo punto. Resto a disposizione per qualunque altro dubbio, e invio i miei più cordiali saluti.
Il pensiero di amputare la gamba avviene perché queste sofferenze non mi fanno pensare altra soluzione, visto che le cure non funzionano o sembrino non esistere. E andare avanti per tutta la vita con la gamba che non si può sopportare è alquanto invivibile.
Per quanto riguarda il polpaccio, volevo intendere, che se si tenta con una o due mani di stringerlo, nel momento in cui si stringe, il piede viene come pervaso da aghi e spilli invisibili.
Per quanto riguarda il trauma, si è pensato che il trauma fosse avvenuto nel momento il cui il medicinale è entrato e ha “colpito” non si sa dove, ma non si capisce realmente se ci sia un trauma o meno. Fatto sta che la gamba si è paralizzata nel momento del l’immissione del medicinale, ma non c’è stato alcun dolore.
Comunque, Dottore, in base a ciò che Lei mi dice, non essendo stato l’ago ad aver causato danni, deve essere stato il medicinale a questo punto. Resto a disposizione per qualunque altro dubbio, e invio i miei più cordiali saluti.
[#7]
Guardi che esistono terapie del dolore molto efficaci.
Comunque continuando a discutere solo accademicamente non arriviamo a nulla.
Lei continuerà a rispondere più o meno le stesse cose ed io più o meno ribadirò gli stessi concetti.
Così non se ne esce più
Comunque continuando a discutere solo accademicamente non arriviamo a nulla.
Lei continuerà a rispondere più o meno le stesse cose ed io più o meno ribadirò gli stessi concetti.
Così non se ne esce più
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 8.8k visite dal 01/06/2018.
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