Gamba sinistra insensibile e semi paralizzata
Salve,
Spero qualcuno possa aiutarmi perché nell'ospedale dove sono stato operato di ernia non sanno dare una risposta al mio problema e addirittura negano che io lo abbia.
Sono stato operato per un'ernia a livello lombare, i neurochirurghi sono intervenuti perlopiù sulla gamba destra.
Al risveglio dall'anestesia però la mia coscia sinistra, sul lato esterno, non si è risvegliata. È rimasta intorpidita e senza sensibilità. Il muscolo sembra aver perso elasticità.
Ho chiesto a chi mi ha operato, il quale mi ha risposto ssenza mezzi termini di fregarmene.
Due giorni dopo, la situazione si è aggravata: dal ginocchio in giù non riesco ad alzare il piede, che se alzo la gamba penzola verso il basso, e la pianta del piede ha un formicolio perenne.
Alle mie insistenze, chi mi ha operato continua a dire che si è lavorato sull'ernia a destra, che la parte sinistra non è stata sfiorata e quindi non è spiegabile.
Sono addirittura arrivati a dire che sono sempre stato con la gamba così ma non me ne sono mai accorto!!! (Meno male che ho i testimoni tra cui gli infermieri e l'anestesista, che mi hanno visto venire in ospedale sulle mie gambe, e ovviamente tutti quelli che mi conoscono).
Adesso dopo una settimana continuo a non poter camminare bene, il piede continua a formicolare e le dita a non piegarsi né verso il basso né verso l'alto, e il piede non alzandosi mi fa inciampare sempre e sono costretto a buttare tutto il peso sulla gamba destra (il che non è il massimo per una persona operata di ernia da poco). L'unica alternativa sarebbe non camminare.
I medici vogliono dimettermi così, come se non avessi nulla, senza neanche fare esami particolari né consigliarmene, come se il problema non ci fosse. Il fisioterapista dal quale mi hanno fatto visitare esclude sia un problema di sua competenza.
Qualcuno di voi potrebbe aiutarmi a capire? Sono giovane e non posso non camminare.
Spero possiate rispondermi presto, domani mi manderanno a casa svincolandosi da qualunque responsabilità, e quel che è peggio è che non ho aiuti da nessuno
Spero qualcuno possa aiutarmi perché nell'ospedale dove sono stato operato di ernia non sanno dare una risposta al mio problema e addirittura negano che io lo abbia.
Sono stato operato per un'ernia a livello lombare, i neurochirurghi sono intervenuti perlopiù sulla gamba destra.
Al risveglio dall'anestesia però la mia coscia sinistra, sul lato esterno, non si è risvegliata. È rimasta intorpidita e senza sensibilità. Il muscolo sembra aver perso elasticità.
Ho chiesto a chi mi ha operato, il quale mi ha risposto ssenza mezzi termini di fregarmene.
Due giorni dopo, la situazione si è aggravata: dal ginocchio in giù non riesco ad alzare il piede, che se alzo la gamba penzola verso il basso, e la pianta del piede ha un formicolio perenne.
Alle mie insistenze, chi mi ha operato continua a dire che si è lavorato sull'ernia a destra, che la parte sinistra non è stata sfiorata e quindi non è spiegabile.
Sono addirittura arrivati a dire che sono sempre stato con la gamba così ma non me ne sono mai accorto!!! (Meno male che ho i testimoni tra cui gli infermieri e l'anestesista, che mi hanno visto venire in ospedale sulle mie gambe, e ovviamente tutti quelli che mi conoscono).
Adesso dopo una settimana continuo a non poter camminare bene, il piede continua a formicolare e le dita a non piegarsi né verso il basso né verso l'alto, e il piede non alzandosi mi fa inciampare sempre e sono costretto a buttare tutto il peso sulla gamba destra (il che non è il massimo per una persona operata di ernia da poco). L'unica alternativa sarebbe non camminare.
I medici vogliono dimettermi così, come se non avessi nulla, senza neanche fare esami particolari né consigliarmene, come se il problema non ci fosse. Il fisioterapista dal quale mi hanno fatto visitare esclude sia un problema di sua competenza.
Qualcuno di voi potrebbe aiutarmi a capire? Sono giovane e non posso non camminare.
Spero possiate rispondermi presto, domani mi manderanno a casa svincolandosi da qualunque responsabilità, e quel che è peggio è che non ho aiuti da nessuno
[#1]
Gentile signore,
se il disturbo che Lei lamenta (arto inferiore sinistro) è comparso dopo l'intervento, è fuori dubbio che qualcosa sia successo durante le fasi operatorie.
A distanza non ho elementi per capire quale possa essere la causa, ma certamente il consiglio datole da chi l'ha operato non è per nulla corretto.
Per capire se ci sono o no responsabilità da parte dei chirurghi bisogna consultare la cartella clinica.
Lei, comunque, non è stato operato alla gamba destra, ma alla colonna vertebrale in sede lombare dove l'ernia comprimeva la radice nervosa che va alla gamba destra e, se ora è comparso un deficit (che mi pare grave) all'arto di sinistra, ciò non esclude che ne abbia risentito la radice di sinistra.
Prima di essere dimesso, chieda di essere sottoposto a una RM lombare di controllo.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, La saluto con cordialità
se il disturbo che Lei lamenta (arto inferiore sinistro) è comparso dopo l'intervento, è fuori dubbio che qualcosa sia successo durante le fasi operatorie.
A distanza non ho elementi per capire quale possa essere la causa, ma certamente il consiglio datole da chi l'ha operato non è per nulla corretto.
Per capire se ci sono o no responsabilità da parte dei chirurghi bisogna consultare la cartella clinica.
Lei, comunque, non è stato operato alla gamba destra, ma alla colonna vertebrale in sede lombare dove l'ernia comprimeva la radice nervosa che va alla gamba destra e, se ora è comparso un deficit (che mi pare grave) all'arto di sinistra, ciò non esclude che ne abbia risentito la radice di sinistra.
Prima di essere dimesso, chieda di essere sottoposto a una RM lombare di controllo.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, La saluto con cordialità
[#2]
Utente
Gentile dottore,
Sì in effetti mi sono espresso male, sono stato operato proprio dove ha detto lei..
Hanno fatto una RM di controllo ma hanno detto che non si notava nulla...
Il problema comunque è più grave perché oggi, dopo essere stato dimesso dall'ospedale col suggerimento di fare una elettromiografia, mi sono accorto di avere un disturbo all'inguine del quale non mi ero accorto prima poiché mi avevano fatto stare perennemente a letto: un dolore lancinante che dall'inguine gira dietro al gluteo fino a metà della coscia sulla parte dietro, come se si ricongiungesse al nervo sciatico.
Sono preoccupato perché temo che questo dolore e il fatto di avere la gamba addormenta dal ginocchio in giù siano da attribuire a due cose distinte e separate.
Vorrei chiederle un consiglio circa l'esame da effettuare per questo dolore:secondo lei una ecografia andrebbe bene? O dovrei fare altro?
La ringrazio per la sua cordialità e disponibilità
Sì in effetti mi sono espresso male, sono stato operato proprio dove ha detto lei..
Hanno fatto una RM di controllo ma hanno detto che non si notava nulla...
Il problema comunque è più grave perché oggi, dopo essere stato dimesso dall'ospedale col suggerimento di fare una elettromiografia, mi sono accorto di avere un disturbo all'inguine del quale non mi ero accorto prima poiché mi avevano fatto stare perennemente a letto: un dolore lancinante che dall'inguine gira dietro al gluteo fino a metà della coscia sulla parte dietro, come se si ricongiungesse al nervo sciatico.
Sono preoccupato perché temo che questo dolore e il fatto di avere la gamba addormenta dal ginocchio in giù siano da attribuire a due cose distinte e separate.
Vorrei chiederle un consiglio circa l'esame da effettuare per questo dolore:secondo lei una ecografia andrebbe bene? O dovrei fare altro?
La ringrazio per la sua cordialità e disponibilità
[#3]
Non so, non ho la minima idea. Lei ha quasi la gamba paralizzata e dirLe di fare l'EMG è una presa in giro.
Lei ha fatto una RM dopo l'intervento?
Bisognerebbe vedere questa e quella prima.
Da qui non ho molto da aggiungere, anche perché potrei dare dei consigli non appropriati.
Resto ovviamente disponibile per quel che è possibile.
Cordialità
Lei ha fatto una RM dopo l'intervento?
Bisognerebbe vedere questa e quella prima.
Da qui non ho molto da aggiungere, anche perché potrei dare dei consigli non appropriati.
Resto ovviamente disponibile per quel che è possibile.
Cordialità
[#5]
La o le radici di sinistra sono state sicuramente danneggiate se dice di non muovere tale arto e per saperlo bisogna avere a disposizione la documentazione.
Le terapie hanno maggiore efficacia quando si conosce la causa e quando si conosce la causa si agisce su questa.
Le faccio un banale esempio: se Lei ha un femore rotto che quindi non Le fa muovere l'arto, quale altra terapia potrebbe essere efficace se non l'intervento per riallineare i monconi ossei rotti?
Se non agisce in fretta, perderà sicuramente l'uso della gamba.
Le terapie hanno maggiore efficacia quando si conosce la causa e quando si conosce la causa si agisce su questa.
Le faccio un banale esempio: se Lei ha un femore rotto che quindi non Le fa muovere l'arto, quale altra terapia potrebbe essere efficace se non l'intervento per riallineare i monconi ossei rotti?
Se non agisce in fretta, perderà sicuramente l'uso della gamba.
[#6]
Utente
Salve dottore, ho effettuato una nuova risonanza e anche se so che senza visionare il cd non si può dire nulla volevo comunque postare il referto per avere un parere seppur approssimativo, anche perché è sorta una nuova complicazione pochi giorni fa: nella parte destra all'altezza dell'addome ho uno strano senso di "pienezza", come se ci fosse qualcosa dentro, ed effettivamente sono un po' gonfio. Non credo sia un ematoma dovuto all'intervento anche perché sono stato operato il 13 maggio e questa sensazione ce l'ho solo da giorno 31.
Oggi, 2 giugno, sono peggiorato, in quanto proprio in quella zona ho un perenne senso di pesantezza e fastidio interno, e provo dolore anche quando sto seduto.
Sono molto gonfio rispetto a sinistra e il fastidio aumentase mi tocco o addirittura se mi soffio il naso.
Di seguito il referto, che spero dia anche una motivazione al fatto che ho problemi di mobilità alla gamba sinistra:
Rm lombo sacrale
Canale vertebrale di dimensioni medio-piccole.
Cono midollare in sede senza alterazioni di segnale.
A livello L3-L4 si osservano esiti di pregresso intervento di erniectomia, con emilaminectomia e flavectomia destra e tessuto disomogeneo che occupa i piani muscolari retro-vertebrali in sede paramediana destradi, dal sottocute fino al canale vertebrale ove disloca il sacco durale verso sinistra.
Protursione discale posteriore mediana in L5-S1 che impronta il sacco durale e divarica le tasche radicolari.
A livello L4-L5 è presente una protursione discale posteriore mediana e psramediana bilaterale.
Regolari gli spazi intersomatici.
Questo gonfiore/fastidio che causa dolori nella parte destra della schiena potrebbe essere grave? Devo fare qualcosa d'urgenza?
Questa risonanza l'ho fatta mercoledì 30.
La ringrazio anticipatamente per la sua risposta, che so per certo non tarderà ad arrivare.
Distinti saluti
Oggi, 2 giugno, sono peggiorato, in quanto proprio in quella zona ho un perenne senso di pesantezza e fastidio interno, e provo dolore anche quando sto seduto.
Sono molto gonfio rispetto a sinistra e il fastidio aumentase mi tocco o addirittura se mi soffio il naso.
Di seguito il referto, che spero dia anche una motivazione al fatto che ho problemi di mobilità alla gamba sinistra:
Rm lombo sacrale
Canale vertebrale di dimensioni medio-piccole.
Cono midollare in sede senza alterazioni di segnale.
A livello L3-L4 si osservano esiti di pregresso intervento di erniectomia, con emilaminectomia e flavectomia destra e tessuto disomogeneo che occupa i piani muscolari retro-vertebrali in sede paramediana destradi, dal sottocute fino al canale vertebrale ove disloca il sacco durale verso sinistra.
Protursione discale posteriore mediana in L5-S1 che impronta il sacco durale e divarica le tasche radicolari.
A livello L4-L5 è presente una protursione discale posteriore mediana e psramediana bilaterale.
Regolari gli spazi intersomatici.
Questo gonfiore/fastidio che causa dolori nella parte destra della schiena potrebbe essere grave? Devo fare qualcosa d'urgenza?
Questa risonanza l'ho fatta mercoledì 30.
La ringrazio anticipatamente per la sua risposta, che so per certo non tarderà ad arrivare.
Distinti saluti
[#7]
Egr. signore,
il referto della RM descrive la presenza in sede di intervento di un "tessuto" che occupa una vasta superficie e determina compressione notevole sul sacco durale che è la struttura che contiene i fasci nervose che poi vanno a costituire i nervi che si distribuiscono agli organi pelvici e agli arti inferiori. Ciò spiegherebbe i sintomi a sinistra.
A distanza non è possibile stabilire di cosa si tratti, ma verosimilmente può essere o un ematoma organizzato o una raccolta di liquor, cioè un liquido che circola normalmente negli spazi cerebro.spinali, quindi anche nel sacco durale.
Ritengo sia una condizione da valutare con sollecitudine.
Una buona giornata
il referto della RM descrive la presenza in sede di intervento di un "tessuto" che occupa una vasta superficie e determina compressione notevole sul sacco durale che è la struttura che contiene i fasci nervose che poi vanno a costituire i nervi che si distribuiscono agli organi pelvici e agli arti inferiori. Ciò spiegherebbe i sintomi a sinistra.
A distanza non è possibile stabilire di cosa si tratti, ma verosimilmente può essere o un ematoma organizzato o una raccolta di liquor, cioè un liquido che circola normalmente negli spazi cerebro.spinali, quindi anche nel sacco durale.
Ritengo sia una condizione da valutare con sollecitudine.
Una buona giornata
[#8]
Utente
Buongiorno dottore,
Sono stato a visita dal neurochirurgo che ha detto che è tutto perfettamente nornale dopo l'intervento che ho subito, e mi ha rinnovato la cura precedente con targin e lyrica aggiungendo tauxib e sirdalud.
Dopo 10 giorni di cura non è cambiato nulla.
Nel frattempo mi ha fatto fare un elettromiografia che ha riportato le seguenti conclusioni:
L'insieme dei reperti neurofisiologici depone per una sofferenza neurogena di grado moderato del miomero L5 di sinistra con segni da denervazione attiva florida, ascrivibile a patologia radicolare in fase subacuta-cronica.
Ora, considerando che ho un'ernia posteriore di sviluppo discendente in L5-S1 che comprime il sacco durale, potrebbe essere questa la causa del blocco della zona inferiore della gamba?
Per di più da una settimana ho problemi durante la minzione, devo forzarmi moltissimo per farla uscire anche.quando mi sento pieno e ho dolori pelvici sparsi..
Potrebbe essere correlato a questa ernia?
Il dottore in risposta a queste domande mi ha fatto fare un'ecografia che ha avuto solo lo scopo di valutare il grado di svuotamento (ma non spiegherebbe cosa mi blocca l'uscita delle urine e perché io debba sforzarmi così tanto) e mi ha detto solo di continuare la cura.
Solo che io continuo a peggiorare e in tutto questo non so cosa potrei fare.
Spero possa darmi qualche consiglio.
Distinti saluti
Sono stato a visita dal neurochirurgo che ha detto che è tutto perfettamente nornale dopo l'intervento che ho subito, e mi ha rinnovato la cura precedente con targin e lyrica aggiungendo tauxib e sirdalud.
Dopo 10 giorni di cura non è cambiato nulla.
Nel frattempo mi ha fatto fare un elettromiografia che ha riportato le seguenti conclusioni:
L'insieme dei reperti neurofisiologici depone per una sofferenza neurogena di grado moderato del miomero L5 di sinistra con segni da denervazione attiva florida, ascrivibile a patologia radicolare in fase subacuta-cronica.
Ora, considerando che ho un'ernia posteriore di sviluppo discendente in L5-S1 che comprime il sacco durale, potrebbe essere questa la causa del blocco della zona inferiore della gamba?
Per di più da una settimana ho problemi durante la minzione, devo forzarmi moltissimo per farla uscire anche.quando mi sento pieno e ho dolori pelvici sparsi..
Potrebbe essere correlato a questa ernia?
Il dottore in risposta a queste domande mi ha fatto fare un'ecografia che ha avuto solo lo scopo di valutare il grado di svuotamento (ma non spiegherebbe cosa mi blocca l'uscita delle urine e perché io debba sforzarmi così tanto) e mi ha detto solo di continuare la cura.
Solo che io continuo a peggiorare e in tutto questo non so cosa potrei fare.
Spero possa darmi qualche consiglio.
Distinti saluti
[#9]
Egr. signore,
se avere problemi vescicali (escludendo cause prostatiche) e disturbi agli arti inferiori e quanto repertato alla RM è tutto normale, mi lascia un po' perplesso.
A distanza non posso essere più preciso, ma La invito a leggere questo articolo
non per spaventarLa, ma perché è bene che si conoscano alcuni rischi che spesso vengono sottovalutati
https://www.medicitalia.it/blog/neurochirurgia/7649-ernia-del-disco-lombosacrale-e-impotenza-sessuale.html
Cordialità
se avere problemi vescicali (escludendo cause prostatiche) e disturbi agli arti inferiori e quanto repertato alla RM è tutto normale, mi lascia un po' perplesso.
A distanza non posso essere più preciso, ma La invito a leggere questo articolo
non per spaventarLa, ma perché è bene che si conoscano alcuni rischi che spesso vengono sottovalutati
https://www.medicitalia.it/blog/neurochirurgia/7649-ernia-del-disco-lombosacrale-e-impotenza-sessuale.html
Cordialità
[#10]
Utente
Dimenticavo di dirle che spesso ho dei tremori simili a fascicolazioni nella zona tra i testicoli e l'ano.
Sono conscio dei rischi che ho letto nell'articolo e per questo sono preoccupato.
La cosa bizzarra è che ho molte ernie e temendo la sindrome della cauda sono andato in ospedale dove sono ststo ricoverato d'urgenza.
Non hanno tolto l'ernia in L5-S1, ma una più su perché era enorme, e questo il referto delle dimissioni
Il paziente è stato sottoposto ad intervento chirurgico di asportazione di ernia L3-L4 mediana e paramediana destra e decompressione del sacco della radice.
Diagnosi: sindrome della cauda da voluminosa ernia L3-L4 mediana e paramediana destra.
Quindi ho pensato il pericolo della cauda fosse scongiurato.
Lei pensa che invece quest'altra ernia, che non è stata tolta, possa avermi causato un'altra cauda?
E come mai non se ne sarebbero accorti in sede d'operazione?
Grazie per la risposta
Sono conscio dei rischi che ho letto nell'articolo e per questo sono preoccupato.
La cosa bizzarra è che ho molte ernie e temendo la sindrome della cauda sono andato in ospedale dove sono ststo ricoverato d'urgenza.
Non hanno tolto l'ernia in L5-S1, ma una più su perché era enorme, e questo il referto delle dimissioni
Il paziente è stato sottoposto ad intervento chirurgico di asportazione di ernia L3-L4 mediana e paramediana destra e decompressione del sacco della radice.
Diagnosi: sindrome della cauda da voluminosa ernia L3-L4 mediana e paramediana destra.
Quindi ho pensato il pericolo della cauda fosse scongiurato.
Lei pensa che invece quest'altra ernia, che non è stata tolta, possa avermi causato un'altra cauda?
E come mai non se ne sarebbero accorti in sede d'operazione?
Grazie per la risposta
[#11]
Egr. signore,
Lei mi dice ora che la sindrome della cauda era presente prima dell'intervento. se però i sintomi persistono e la RM riporta il referto da Lei trascritto, il rischio di aggravamento è reale.
Senza vedere le immagini non posso essere preciso .
Anche se non è sufficiente per la diagnosi e un eventuale indicazione terapeutica, può inviarmi le immagini deella RM pre operatoria e di quella post operatoria, alla email che trova qui sotto la mia firma.
Una buona serata
Lei mi dice ora che la sindrome della cauda era presente prima dell'intervento. se però i sintomi persistono e la RM riporta il referto da Lei trascritto, il rischio di aggravamento è reale.
Senza vedere le immagini non posso essere preciso .
Anche se non è sufficiente per la diagnosi e un eventuale indicazione terapeutica, può inviarmi le immagini deella RM pre operatoria e di quella post operatoria, alla email che trova qui sotto la mia firma.
Una buona serata
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 11.2k visite dal 22/05/2018.
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