Ictus emoraggico nonna molto anziana

Salve,
Mia nonna, molto anziana (93 anni), ieri notte ha avuto un ictus di tipo emorragico molto grave, sembra che l'emoragia si stia ancora espandendo e non ci sono grandi speranze ma volevo chiedere una cosa per togliermi un peso sulla coscienza: la badante che la assisteva durante il giorno aveva notato un affaticamento nel parlare, che però nel pomeriggio al telefono sembrava non sussistere più, addirittura mia nonna aveva spazzato casa e si era messa a cercare delle cose nei suoi bauli, quindi non era presente nessun altro sintomo di debolezza tipico dell'insorgenza di ictus, mi chiedo e vi chiedo: quella momentanea difficoltà ad esprimersi poteva essere immediatamente ravvisata come sintomo per riuscire ad evitare quello che sarebbe poi successo, o nemmeno il miglior diagnosta avrebbe potuto pensare ad un simile esito, visto il buon quadro generale presentatosi durante il giorno?
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
La debolezza non è un tipico segno dell'ictus, mentre la difficoltà a esprimersi ovvero la "difficoltà a parlare ", seppur poi fosse regredita, è indice di un danno alla corteccia cerebrale dove è il centro della parola.
Ovviamente è un sintomo che deve allarmare, ma non se ne può fare una colpa alla badante o a Lei, soprattutto se è stato transitorio.
Diverso sarebbe se un medico fosse stato avvisato e avesse sottovalutato tale importante sintomo.

Cordialmente e auguri
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