Dolore e perdita di sensibilità alla gamba causato da problemi vertebrali
Buongiorno,
scrivo per chiedere ai medici del forum che avranno la gentilezza di aiutarmi un parere su un problema che riguarda mia nonna.
La signora ha 91 anni, ed ha una protesi all'anca destra, a quanto pare in buono stato, problemi all'anca sinistra e al ginocchio sinistro, e cammina a fatica.
Dai 30 agli 80 anni ha sofferto di un mal di schiena lancinante (forse artrite o artrosi, non so essere più preciso), che incredibilmente risolse 10 anni fa grazie alla fluoxetina; oggi resta qualche dolore alla zona lombo-sacrale e alla gamba sinistra, sempre causato dalla colonna vertebrale, "sopportabili".
Da novembre scorso sono comparsi una perdita di sensibilità e formicolio alla punta del piede destro e un forte dolore alla stessa gamba, sotto il ginocchio, che diventa insopportabile quando è distesa. Il problema principale per lei quindi è questo forte dolore recente alla gamba destra, mentre sono secondari ("sopportabili") quello alla gamba sinistra e alla zona lombosacrale, che erano già presenti.
Ha fatto varie visite da ortopedici e reumatologi; riporto l'esito di alcuni esami:
2014: Elettromiografia/Elettroneurografia. Indicazioni: sospetta radicolopatia; l'esame ad ago-elettrodo dei mm Vasto laterale, tibiale anteriore di dx e sin., ha evidenziato attività spontanea assente con un pattern di reclutamento caratterizzato da un quadro di tipo transizione povera-singole oscillazioni con PUM di ampiezza e durata aumentate. Conclusioni: Reperti elettrofisiologici indicativi di sofferenza neurogena cronica a livello dei mm. ad innervazione metamerica L3-L4, L4-L5 bilateralmente
Dicembre 2017 Rx Colonna lombosacrale: Scoliosi sinistro-convessa del rachide con segni marcati di artrosi interapofisaria e di spondilosi disco-soma[...] osteofitosi marginale. Ridotti in ampiezza pressoché tutti gli spazi discali intersomatici.
Aprile 2018 Rx: Poliartralgia diffusa osteoporosi xxxxx di spondilite xxxxx diffusa [parti per me illeggibili]
Un altro medico che ha visionato gli stessi Rx ha rilevato una frattura che non era stata riportata, e ricordo di aver sentito parlare di lombosciatalgia.
Il reparto di ortopedia dell'ospedale ha sconsigliato un'operazione, data l'età; è in cura in un centro di terapia del dolore, ma per il momento non ne trova giovamento.
Quello su cui vorrei farmi un'idea è se abbia qualche valore prenotare una visita da un neurochirurgo, magari anche solo per attenuare il dolore, o se sia da scartare del tutto la possibilità di un'operazione. Ovviamente sono consapevole che un consulto a distanza non può sostituire la visita di un chirurgo, ma ho pensato che sia possibile che il quadro che ho descritto - 91 anni ed esami annessi - possa essere considerato subito, come temo, non approcciabile, in modo da evitarle l'ennesima visita medica. Ovviamente sarei molto grato anche di eventuali indicazioni che esulano dall'ambito della chirurgia.
Un saluto ed un ringraziamento sentito, scusandomi per la lunghezza del post.
scrivo per chiedere ai medici del forum che avranno la gentilezza di aiutarmi un parere su un problema che riguarda mia nonna.
La signora ha 91 anni, ed ha una protesi all'anca destra, a quanto pare in buono stato, problemi all'anca sinistra e al ginocchio sinistro, e cammina a fatica.
Dai 30 agli 80 anni ha sofferto di un mal di schiena lancinante (forse artrite o artrosi, non so essere più preciso), che incredibilmente risolse 10 anni fa grazie alla fluoxetina; oggi resta qualche dolore alla zona lombo-sacrale e alla gamba sinistra, sempre causato dalla colonna vertebrale, "sopportabili".
Da novembre scorso sono comparsi una perdita di sensibilità e formicolio alla punta del piede destro e un forte dolore alla stessa gamba, sotto il ginocchio, che diventa insopportabile quando è distesa. Il problema principale per lei quindi è questo forte dolore recente alla gamba destra, mentre sono secondari ("sopportabili") quello alla gamba sinistra e alla zona lombosacrale, che erano già presenti.
Ha fatto varie visite da ortopedici e reumatologi; riporto l'esito di alcuni esami:
2014: Elettromiografia/Elettroneurografia. Indicazioni: sospetta radicolopatia; l'esame ad ago-elettrodo dei mm Vasto laterale, tibiale anteriore di dx e sin., ha evidenziato attività spontanea assente con un pattern di reclutamento caratterizzato da un quadro di tipo transizione povera-singole oscillazioni con PUM di ampiezza e durata aumentate. Conclusioni: Reperti elettrofisiologici indicativi di sofferenza neurogena cronica a livello dei mm. ad innervazione metamerica L3-L4, L4-L5 bilateralmente
Dicembre 2017 Rx Colonna lombosacrale: Scoliosi sinistro-convessa del rachide con segni marcati di artrosi interapofisaria e di spondilosi disco-soma[...] osteofitosi marginale. Ridotti in ampiezza pressoché tutti gli spazi discali intersomatici.
Aprile 2018 Rx: Poliartralgia diffusa osteoporosi xxxxx di spondilite xxxxx diffusa [parti per me illeggibili]
Un altro medico che ha visionato gli stessi Rx ha rilevato una frattura che non era stata riportata, e ricordo di aver sentito parlare di lombosciatalgia.
Il reparto di ortopedia dell'ospedale ha sconsigliato un'operazione, data l'età; è in cura in un centro di terapia del dolore, ma per il momento non ne trova giovamento.
Quello su cui vorrei farmi un'idea è se abbia qualche valore prenotare una visita da un neurochirurgo, magari anche solo per attenuare il dolore, o se sia da scartare del tutto la possibilità di un'operazione. Ovviamente sono consapevole che un consulto a distanza non può sostituire la visita di un chirurgo, ma ho pensato che sia possibile che il quadro che ho descritto - 91 anni ed esami annessi - possa essere considerato subito, come temo, non approcciabile, in modo da evitarle l'ennesima visita medica. Ovviamente sarei molto grato anche di eventuali indicazioni che esulano dall'ambito della chirurgia.
Un saluto ed un ringraziamento sentito, scusandomi per la lunghezza del post.
[#1]
Egr. signore,
l'età di 91 anni non è una controindicazione ad un eventuale intervento, se non ci sono altre patologie che interessino organi come cuore, polmoni, reni.
Per cui se la sofferenza per la patologia vertebrale non è emendabile con terapie mediche,eseguiti ulteriori approfondimenti clinici e radiologici, si può accedere all'intervento.
Cordialmente
l'età di 91 anni non è una controindicazione ad un eventuale intervento, se non ci sono altre patologie che interessino organi come cuore, polmoni, reni.
Per cui se la sofferenza per la patologia vertebrale non è emendabile con terapie mediche,eseguiti ulteriori approfondimenti clinici e radiologici, si può accedere all'intervento.
Cordialmente
[#2]
Utente
Grazie mille per la sua risposta dottore; probabilmente daremo un altro po' di tempo alla terapia farmacologica, e nel caso non ci fossero miglioramenti consulteremo un neurochirurgo.
In effetti a parte le patologie che ho descritto mia nonna è in ottima salute, ma a parte l'età da quanto mi è parso di capire i medici che l'hanno visitata hanno escluso l'operazione anche per l'entità delle problematiche, che forse sono troppo generalizzate. Lei pensa che la situazione descritta nei referti non escluda a priori la possibilità di intervento?
Tra l'altro non è che abbia capito molto della situazione, a parte il fatto che forse si tratta di una lombosciatalgia causata dallo schiacciamento delle vertebre (mi corregga se sbaglio); dagli esami che ho riportato è possibile intuire qual è la patologia della colonna a determinare questo schiacciamento e quindi la lombosciatalgia?
Un ringraziamento e un saluto cordiale.
In effetti a parte le patologie che ho descritto mia nonna è in ottima salute, ma a parte l'età da quanto mi è parso di capire i medici che l'hanno visitata hanno escluso l'operazione anche per l'entità delle problematiche, che forse sono troppo generalizzate. Lei pensa che la situazione descritta nei referti non escluda a priori la possibilità di intervento?
Tra l'altro non è che abbia capito molto della situazione, a parte il fatto che forse si tratta di una lombosciatalgia causata dallo schiacciamento delle vertebre (mi corregga se sbaglio); dagli esami che ho riportato è possibile intuire qual è la patologia della colonna a determinare questo schiacciamento e quindi la lombosciatalgia?
Un ringraziamento e un saluto cordiale.
[#5]
Utente
Buongiorno,
riprendo questo post per chiedere gentilente ancora un indirizzamento ai medici del forum.
Mia nonna sta continuando la terapia del dolore ma purtroppo questa non sta dando risultati apprezzabili, quindi vorremmo provare a vedere se c'è una soluzione più specifica al problema; siamo però incerti sul tipo di specialista da contattare. Non sappiamo se se è il caso di rivolgersi direttamente ad un neurochirurgo o se invece sarebbe meglio rivolgersi ad un altro specialista, che poi eventualmente ci indirizzerà verso una visita chirurgica. Anche in questo secondo caso siamo incerti sul tipo di specialista, se debba essere un ortopedico (che però ha già visto più volte), un neurologo (da cui non è mai stata visitata) o altro (centro multidisciplinare?). Inoltre vorrei capire se nella scelta devo tener presenti questioni più particolari: ad esempio se l'ideale sarebbe trovare un ortopedico-neurologo, oppure un medico specializzato in qualche sottodisciplina come neuro-qualcosa, o che si occupa di alcuni problemi in particolare (lombosciatalgia, etc); anche perché, al di là della necessaria formazione a 360°, credo molto nell'importanza della specializzazione, data la vastità delle conoscenze mediche odierne.
Il secondo consiglio che vi chiedo è di tipo pratico e forse più complicato, ma se qualcuno riuscisse a darmi qualche consiglio su come muovermi nella ricerca gliene sarei davvero grato; purtroppo quello che farei sarebbe una ricerca su Google davvero generica. Mia nonna vive all'estremo sud della provincia di Latina, e arrivare a Roma sarebbe complicato e da valutare, anche in vista delle visite di controllo.
Ancora un saluto cordiale ed un ringraziamento.
riprendo questo post per chiedere gentilente ancora un indirizzamento ai medici del forum.
Mia nonna sta continuando la terapia del dolore ma purtroppo questa non sta dando risultati apprezzabili, quindi vorremmo provare a vedere se c'è una soluzione più specifica al problema; siamo però incerti sul tipo di specialista da contattare. Non sappiamo se se è il caso di rivolgersi direttamente ad un neurochirurgo o se invece sarebbe meglio rivolgersi ad un altro specialista, che poi eventualmente ci indirizzerà verso una visita chirurgica. Anche in questo secondo caso siamo incerti sul tipo di specialista, se debba essere un ortopedico (che però ha già visto più volte), un neurologo (da cui non è mai stata visitata) o altro (centro multidisciplinare?). Inoltre vorrei capire se nella scelta devo tener presenti questioni più particolari: ad esempio se l'ideale sarebbe trovare un ortopedico-neurologo, oppure un medico specializzato in qualche sottodisciplina come neuro-qualcosa, o che si occupa di alcuni problemi in particolare (lombosciatalgia, etc); anche perché, al di là della necessaria formazione a 360°, credo molto nell'importanza della specializzazione, data la vastità delle conoscenze mediche odierne.
Il secondo consiglio che vi chiedo è di tipo pratico e forse più complicato, ma se qualcuno riuscisse a darmi qualche consiglio su come muovermi nella ricerca gliene sarei davvero grato; purtroppo quello che farei sarebbe una ricerca su Google davvero generica. Mia nonna vive all'estremo sud della provincia di Latina, e arrivare a Roma sarebbe complicato e da valutare, anche in vista delle visite di controllo.
Ancora un saluto cordiale ed un ringraziamento.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.2k visite dal 20/05/2018.
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