Ansia per la nonna

Buonasera gentili dottori , spero di essere nella sezione giusta .A mia nonna di età 87 anni è stato diagnosticato durante l'ultima risonanza magnetica, completata da Angio Rm, un aneurisma cerebrale di dimensioni poco superiori ai 5 mm di diametro .Lei è una persona fortemente ansiosa, è ( era) una farmacista , quindi non è completamente ignorante in materia medica e da quando è avvenuta la diagnosi vive nel terrore che possa rompersi in qualsiasi momento causandole sofferenze atroci e la morte .Mia nonna è cosciente di essere nell'ultimo periodo della sua vita , Come posso aiutarla a farla vivere meglio ?


Grazie mille per la risposta
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193
Intanto auguro alla nonna ancora molti anni di vita e di benessere. Sposto il consulto nella sezione Neurologia per farle avere maggiori ragguagli. Poi mi rallegro con lei per l'affetto che dimostra chiedendo cosa può fare per la nonna. In questi casi l'indicazione è la compagnia affettuosa e la distrazione dai pensieri ansiosi. Per farle un esempio pratico: non si fa bene ad un malato se si ignorano le sue paure, mostrandosi inconsapevoli della gravità della diagnosi o indifferenti; ma neppure si fa il suo bene permettendogli di indulgere ossessivamente nel pensiero ostinato e concentrico della sua malattia. Quindi offra un tempo limitato alla risposta alla domanda: "Nonna, come va?", e poi scelga argomenti diversi che possano rasserenarla, divertirla, appassionarla. Se dovesse tornare sul pensiero della malattia, le dica pure: "Una psicologa mi ha detto che concentrarti sulla malattia oltre 15 minuti al giorno non ti fa bene". Poi, naturalmente, chieda direttamente alla nonna quale attività alternativa può farle piacere: vedere un po' di televisione insieme, giocare a carte, fare una passeggiata. Valuti bene anche il tempo che può impiegare senza sentirsi lei stesso stressato. Molti auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Grazie mille per la celere risposta .La ringrazio inoltre per aver spostato il consulto in neurologia ,anche se il problema è l'ansia più che la malformazione vascolare.Si sono molto legato ai miei nonni mio padre è un docente universitario e mia madre lavora per una multinazionale e viaggiavano molto quando io ero piccolo , ragion per cui passavo molti mesi a casa dei nonni e io andavo sempre in vacanza con loro.In ogni caso a causa di questo problema si sta rileggendo i suoi vetusti libri di fisiologia e farmacologia , è sta ricordanndo i suo periodo universitaro negli anni 50 ' , forse parlandone riesco a farle ritornare dei bei ricordi ....

Grazie mille saluti ....
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193
Non c'è di che. Unica osservazione: i vecchi libri di certo non dicono nulla dei giganteschi progressi fatti dalla medicina. Ancora infiniti auguri!
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