Spondilolistesi
Salve, nel 2011 al età di 15 anni sono stato operato per un distacco epifisario con impegno del canale a seguito di un evento traumatico con artrodesi vertebrale posterolaterale l2-l3 con mezzi di sintesi (non so se può servire ma dal epoca sono cresciuto di 13cm).
Da circa un anno soffro di formicolii al ginocchio sinistro, non ci ho fatto molto caso fino a che a settembre ho cominciato ad accusare dolori lombari, da febbraio hanno cominciato anche dolori alle gambe, di cui nelle ultime due settimane ho anche formicolii ai piedi.
Ho notato in oltre che i dolori calano notevolmente stando a riposo e aumentano di molto se faccio qualche sforzo fisico (ad esempio 30 minuti di camminata, un niente rispetto a quello che camminavo prima della comparsa dei sintomi), inoltre presento vari rumori articolari in tutto il corpo, mandibola, schiena, spalle, collo e gambe.
Il 27 ottobre sono stato visitato da un ortopedico il quale mi ha prescritto l'utilizzo di un corsetto ortopedico, dato che per lavoro sto 8 ore in piedi e che devo alzare qualche peso e utilizzare ibupass cerotto medicato per 10 giorni (non è servito a niente)
Il 27 dicembre sono stato sottoposto a una seconda visita ortopedica nella quale è stata riscontrata una fibromialgia paravertebrale lombare sx; alle radiografie si apprezza sospetta sdr giunzionale distale e si richiede fisioterapia e visita superspecialistica.
il 28 dicembre visita fisiatrica alla quale è stata riscontrata dorso-lombalgia con marcata contrattura dei paravertebrali lombari e dei glutei, mi sono stati prescritti trattamenti miofasciali e 10 sedute di rieducazione funzionale complessa alla fine dei trattamenti i sintomi sono peggiorati manifestandosi con la comparsa di dolori alle gambe e un netto calo della resistenza durante le camminate
Ho provato a fare nuoto per due settimane ma ho dovuto abbandonare in quanto il giorno dopo avevo molti più dolori e notavo un calo di forza nella gamba sinistra.
Il 28 marzo sono riuscito a parlare con l' ortopedico che mi aveva operato nel 2011 e mostrandogli i raggi ha subito notato una retrolistesi di l23 su l4, ha prescritto una risonanza magnetica che gli porterò nella prossima visita il 7/05/2018.
Ora volevo chiedere se l'artrodesi può aver causato questa spondilolistesi e il perché non è mai stata segnalata nelle visite di controllo che ho effettuato quasi ogni anno, cosa che è stata notata il 28 marzo dopo la visione di tutte le radiografie.
Questa spondilolistesi di primo grado si può ridurre con fisioterapia o con ginnastica posturale, non voglio rimanere a 22 anni che non posso più fare camminate, andare a ballare, fare motociclismo?
Una rimozione degli strumenti di sintesi, per altro da me mai voluti potrebbe giovare?
Da circa un anno soffro di formicolii al ginocchio sinistro, non ci ho fatto molto caso fino a che a settembre ho cominciato ad accusare dolori lombari, da febbraio hanno cominciato anche dolori alle gambe, di cui nelle ultime due settimane ho anche formicolii ai piedi.
Ho notato in oltre che i dolori calano notevolmente stando a riposo e aumentano di molto se faccio qualche sforzo fisico (ad esempio 30 minuti di camminata, un niente rispetto a quello che camminavo prima della comparsa dei sintomi), inoltre presento vari rumori articolari in tutto il corpo, mandibola, schiena, spalle, collo e gambe.
Il 27 ottobre sono stato visitato da un ortopedico il quale mi ha prescritto l'utilizzo di un corsetto ortopedico, dato che per lavoro sto 8 ore in piedi e che devo alzare qualche peso e utilizzare ibupass cerotto medicato per 10 giorni (non è servito a niente)
Il 27 dicembre sono stato sottoposto a una seconda visita ortopedica nella quale è stata riscontrata una fibromialgia paravertebrale lombare sx; alle radiografie si apprezza sospetta sdr giunzionale distale e si richiede fisioterapia e visita superspecialistica.
il 28 dicembre visita fisiatrica alla quale è stata riscontrata dorso-lombalgia con marcata contrattura dei paravertebrali lombari e dei glutei, mi sono stati prescritti trattamenti miofasciali e 10 sedute di rieducazione funzionale complessa alla fine dei trattamenti i sintomi sono peggiorati manifestandosi con la comparsa di dolori alle gambe e un netto calo della resistenza durante le camminate
Ho provato a fare nuoto per due settimane ma ho dovuto abbandonare in quanto il giorno dopo avevo molti più dolori e notavo un calo di forza nella gamba sinistra.
Il 28 marzo sono riuscito a parlare con l' ortopedico che mi aveva operato nel 2011 e mostrandogli i raggi ha subito notato una retrolistesi di l23 su l4, ha prescritto una risonanza magnetica che gli porterò nella prossima visita il 7/05/2018.
Ora volevo chiedere se l'artrodesi può aver causato questa spondilolistesi e il perché non è mai stata segnalata nelle visite di controllo che ho effettuato quasi ogni anno, cosa che è stata notata il 28 marzo dopo la visione di tutte le radiografie.
Questa spondilolistesi di primo grado si può ridurre con fisioterapia o con ginnastica posturale, non voglio rimanere a 22 anni che non posso più fare camminate, andare a ballare, fare motociclismo?
Una rimozione degli strumenti di sintesi, per altro da me mai voluti potrebbe giovare?
[#1]
Gentile ragazzo,
il fatto che Lei sia cresciuto di 13 cm in 7 anni nell'età adolescenziale in cui ancora si cresce, mi pare sia per evento fisiologico e non per l'intervento di artrodesi.
Lei non ci fornisce molti dati tecnici sulla tecnica e i materiali che sono stati usati né è possibile esprimere un giudizio in mancanza degli esami radiologici eseguiti.
Se esiste, come Lei accenna, la sindrome giunzionale, questa potrebbe in parte spiegare i sintomi.
Poiché non esiste la 23 esima vertebra lombare, presumo che la retrolistesi riguardi la L3 su L4.
Se bisogna intervenire chirurgicamente o meno, a distanza non glielo so dire. Dipende sia dalla valutazione delle immagini sia, soprattutto, dalla sintomatologia.
Cordialmente
il fatto che Lei sia cresciuto di 13 cm in 7 anni nell'età adolescenziale in cui ancora si cresce, mi pare sia per evento fisiologico e non per l'intervento di artrodesi.
Lei non ci fornisce molti dati tecnici sulla tecnica e i materiali che sono stati usati né è possibile esprimere un giudizio in mancanza degli esami radiologici eseguiti.
Se esiste, come Lei accenna, la sindrome giunzionale, questa potrebbe in parte spiegare i sintomi.
Poiché non esiste la 23 esima vertebra lombare, presumo che la retrolistesi riguardi la L3 su L4.
Se bisogna intervenire chirurgicamente o meno, a distanza non glielo so dire. Dipende sia dalla valutazione delle immagini sia, soprattutto, dalla sintomatologia.
Cordialmente
[#2]
Utente
Scusi se rispondo solo ora, intanto grazzie mille per l' attenzione, l' intervento chirurgico consiste nel asportazione del distacco epifisario e artrodesi posterolaterale vertebrale strumentata Expedium .
ho scritto vertebra L23 in quanto con l' artrodesi è come se L2 ed L3 fossero una singola vertebra.
la crescita so che è una cosa fisiologica ma mi chiedevo se può essere andata in contrasto con i mezzi di sintesi che da come so non crescono.
i rumori articolari alla schiena che ho accennato non sono compresi tra la zona lombare e quella dorsale.
Sabato devo fare la risonanza magnetica e quando avrò gli esiti li comunicherò; per quanto riguarda il referto dei raggi è scritto che non sono presentisignificative variazioni da quelli del 2015, in particolare esiti di stabilizzazione vertebrale a livello l2-l3, conservati in altezza i metameri esaminati.
ho scritto vertebra L23 in quanto con l' artrodesi è come se L2 ed L3 fossero una singola vertebra.
la crescita so che è una cosa fisiologica ma mi chiedevo se può essere andata in contrasto con i mezzi di sintesi che da come so non crescono.
i rumori articolari alla schiena che ho accennato non sono compresi tra la zona lombare e quella dorsale.
Sabato devo fare la risonanza magnetica e quando avrò gli esiti li comunicherò; per quanto riguarda il referto dei raggi è scritto che non sono presentisignificative variazioni da quelli del 2015, in particolare esiti di stabilizzazione vertebrale a livello l2-l3, conservati in altezza i metameri esaminati.
[#3]
Utente
Non so se può aiutare ma negli esami del sangue l' MPV è 8,6 e la vitamina d è 18,0 nmol/L ; sono un tipo molto ansioso e lavoro come elettromeccanico dove delle volte devo alzare qualche peso e sto 8 ore in piedi, sono molto preoccupato e stamattina mi sono comparsi formicolii e intorpidimento alle braccia, nonché negli ultimi tempi ho notato un calo del desiderio e della forza nel erezione, da febbraio sono calato di 5 kg pur cercando di mangiare di più per non scendere di peso; nella precedente risposta che ho localizzato i dolori articolari sulla schiena ho sbagliato a scrivere il non, ci tengo a precisare che a settembre nella schiena avevo più una sorta di affaticamento e che poi si è evoluto in dolore vero e proprio.
Leggendo su internet ho visto collegare questi sintomi a malattie come la sla, fibromialgia, sclerosi multipla, sono veramente molto preoccupato.
Per quanto concerne i mezzi di sintesi sono rimuovibili o si possono sostituire con mezzi dinamici?
Leggendo su internet ho visto collegare questi sintomi a malattie come la sla, fibromialgia, sclerosi multipla, sono veramente molto preoccupato.
Per quanto concerne i mezzi di sintesi sono rimuovibili o si possono sostituire con mezzi dinamici?
[#4]
Buongiorno.
La storia che descrive è quella di un trauma vertebrale fratturativo trattato chirurgicamente.
La rimozione dei mezzi di sintesi dopo un trauma vertebrale si può considerare nel caso a tuo tempo l’intervento sia stato di fissazione semplice (osteosintesi) senza artrodesi. Quando quel tipo di intervento è indicato (e verosimilmente non lo era nel suo caso), la successiva rimozione della sintesi (delle viti e barre, per intenderci) può avere il senso di ridurre il rischio di patologia “giunzionale”, ovvero della degenerazione di un disco adiacente al tratto fissato.
Nel suo caso è stata effettuata una artrodesi vertebrale. In questo caso, con i sistemi di sintesi vertebrale moderni (e quello che è stato utilizzato nel suo caso lo è), la rimozione (o la revisione) del sistema stesso trova indicazione solo in caso di ci siano problemi.
Se l’artrodesi ha attecchito (ovvero se le due vertebre ora sono fuse) non ha senso considerare la sostituzione con un sistema dinamico allo stesso livello.
Il trattamento della sindrome giunzionale può trovare indicazione (al di là del fatto che si veda la discopatia o la listesi agli esami) nel caso ci sia un disturbo.
In questo caso, nella scelta della tecnica adatta, è importante la valutazione del problema per inquadrarlo in una sindrome meccanica (dolore vertebrale) o neurologica (dolore radicolare) o mista.
Inoltre, nella diagnosi differenziale (ovvero considerando tutti i problemi possibili in un paziente che descrive un determinato corredo di disturbi), nei casi come il suo vanno inclusi anche i dolori meccanici pelvici (la cosiddetta sindrome sacroiliaca o sacroileopatia o pseudo sciatalgia).
Da un punto di vista strumentale occorre valutare, infine, RMN, Rx con prove dinamiche e EMG (la TC non va mai eseguita se non su indicazione del chirurgo che deve prendere in carico il caso).
Serviranno al chirurgo a scegliere la tecnica e i materiali da utilizzare.
Spero di esserle stato utile.
La storia che descrive è quella di un trauma vertebrale fratturativo trattato chirurgicamente.
La rimozione dei mezzi di sintesi dopo un trauma vertebrale si può considerare nel caso a tuo tempo l’intervento sia stato di fissazione semplice (osteosintesi) senza artrodesi. Quando quel tipo di intervento è indicato (e verosimilmente non lo era nel suo caso), la successiva rimozione della sintesi (delle viti e barre, per intenderci) può avere il senso di ridurre il rischio di patologia “giunzionale”, ovvero della degenerazione di un disco adiacente al tratto fissato.
Nel suo caso è stata effettuata una artrodesi vertebrale. In questo caso, con i sistemi di sintesi vertebrale moderni (e quello che è stato utilizzato nel suo caso lo è), la rimozione (o la revisione) del sistema stesso trova indicazione solo in caso di ci siano problemi.
Se l’artrodesi ha attecchito (ovvero se le due vertebre ora sono fuse) non ha senso considerare la sostituzione con un sistema dinamico allo stesso livello.
Il trattamento della sindrome giunzionale può trovare indicazione (al di là del fatto che si veda la discopatia o la listesi agli esami) nel caso ci sia un disturbo.
In questo caso, nella scelta della tecnica adatta, è importante la valutazione del problema per inquadrarlo in una sindrome meccanica (dolore vertebrale) o neurologica (dolore radicolare) o mista.
Inoltre, nella diagnosi differenziale (ovvero considerando tutti i problemi possibili in un paziente che descrive un determinato corredo di disturbi), nei casi come il suo vanno inclusi anche i dolori meccanici pelvici (la cosiddetta sindrome sacroiliaca o sacroileopatia o pseudo sciatalgia).
Da un punto di vista strumentale occorre valutare, infine, RMN, Rx con prove dinamiche e EMG (la TC non va mai eseguita se non su indicazione del chirurgo che deve prendere in carico il caso).
Serviranno al chirurgo a scegliere la tecnica e i materiali da utilizzare.
Spero di esserle stato utile.
Pier Francesco Eugeni, MD
Specialista in Neurochirurgia - Chirurgia Spinale
Segreteria: 3296122118 – Portatile: 3208219474 - email: eugeni@inwind
[#7]
Utente
Alla visita ortopedica di oggi sul referto è scritto:
Rivalutazione in data odierna in esiti di stabilizzazione l2-l3 in distacco epifis. Clinicamente lombalgia ricorrente.
Il paziente ha eseguito rm richiesta che non evidenzia alterazioni discali degne di nota (escludendo il disco l2-l3), non segni di compressione.
In rx ultime del 2017 evidente retrolistesi l3-l4, ottima fusione in l2-l3.
Milesax 1 busta per 2 die per 7gg (prima di iniziare fkt)
Voltaren 100 r 1 cp per 7 gg (se dolore se terapia prolungata utile gastroprotezione)
Xinepa 1 cp per 2 die per 50gg
Ciclo di sit e mam lombare, rieducazione funzionale ( utile trattamento in acqua calda)
Rivalutazione tra 4-5 mesi con rx dinamiche del tratto lombare (fuori carico in flesso-estensione) + rx rachide in toto ap-ll in ortostasi.
Rivalutazione in data odierna in esiti di stabilizzazione l2-l3 in distacco epifis. Clinicamente lombalgia ricorrente.
Il paziente ha eseguito rm richiesta che non evidenzia alterazioni discali degne di nota (escludendo il disco l2-l3), non segni di compressione.
In rx ultime del 2017 evidente retrolistesi l3-l4, ottima fusione in l2-l3.
Milesax 1 busta per 2 die per 7gg (prima di iniziare fkt)
Voltaren 100 r 1 cp per 7 gg (se dolore se terapia prolungata utile gastroprotezione)
Xinepa 1 cp per 2 die per 50gg
Ciclo di sit e mam lombare, rieducazione funzionale ( utile trattamento in acqua calda)
Rivalutazione tra 4-5 mesi con rx dinamiche del tratto lombare (fuori carico in flesso-estensione) + rx rachide in toto ap-ll in ortostasi.
[#10]
Salve.
Una listesi comparsa dopo un intervento può essere espressione di una discopatia giunzionale e non è possibile “farla regredire”.
Nel caso sia clinicamente indicato, può essere corretta chirurgicamente.
Al di là del dato morfologico o morfodinamico (Rx o RMN) è però sempre il quadro clinico che deve indirizzare nella scelta del trattamento corretto.
Se vuole può mandarmi i files DICOM degli esami che ha fatto all’indirizzo eugeni@inwind.it
Cordialità.
Una listesi comparsa dopo un intervento può essere espressione di una discopatia giunzionale e non è possibile “farla regredire”.
Nel caso sia clinicamente indicato, può essere corretta chirurgicamente.
Al di là del dato morfologico o morfodinamico (Rx o RMN) è però sempre il quadro clinico che deve indirizzare nella scelta del trattamento corretto.
Se vuole può mandarmi i files DICOM degli esami che ha fatto all’indirizzo eugeni@inwind.it
Cordialità.
[#14]
Buongiorno.
E' vero. Alle volte gli impegni professionali hanno il sopravvento e c'è chi si riduce a poter guardare con attenzione la posta elettronica solo quando è in ferie.
Mi mandi per piacere un sms oppure un messaggio w-app al mio numero che vede sotto alla firma elettronica, indicandomi il suo nome e cognome, il problema e l'indirizzo di posta elettronica dal quale mi ha mandato la e-mail.
Cercherò di risponderle appena possibile.
Cordialità.
E' vero. Alle volte gli impegni professionali hanno il sopravvento e c'è chi si riduce a poter guardare con attenzione la posta elettronica solo quando è in ferie.
Mi mandi per piacere un sms oppure un messaggio w-app al mio numero che vede sotto alla firma elettronica, indicandomi il suo nome e cognome, il problema e l'indirizzo di posta elettronica dal quale mi ha mandato la e-mail.
Cercherò di risponderle appena possibile.
Cordialità.
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 5.4k visite dal 24/04/2018.
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