Ernia cervicale
Gentilissimi, sono affetto da diversi anni di problemi al rachide cervicale come da RM effettuata nel 2003. La stessa evidenziava quanto segue:
Alterazioni spondilosiche a carattere diffuso.
A C4/C5, ernia del disco (EDD) postero mediana a decorso ascendente.
A C5/C6 altra EDD postero mediana paramediana dx.
A C6/C7 altra EDD postero paramediana laterale dx.
A C7/D1 e D1/D2 altra piccola EDD contenuta postero mediana.
Regolare l'ampiezza del canale vertebrale e non alterazioni del segnale a carico della corda midollare esaminata.
In termini pratici, a parte un imponente episodio di vertigini che mi ha costretto a letto per qualche giorno ed episodi sporadici di dolore ed intorpidimento al braccio dx esteso all'anulare e mignolo della mano dx, sono riuscito a a tamponare alla meno peggio.
Purtroppo, da circa tre mesi, ho inizialmente avvertito un dolore lancinante alla scapola dx, che si estendeva al braccio e avambraccio dx e fitte alle dita sopra menzionate.
Una Osteopata iscritta al General Osteophatic Council U.K., ha indicato come probabile causa, un aggravio della situazione tra C6/C7
Ho ripetuto la RM ed il referto ricevuto recita cosi':
Diffuse manifestazioni spondilartrosiche ed osteocondrosiche.
Piccola ernia del disco mediana a C3/C4 e C5/C6 e postero paramediana sx a C$/C5.
Protusione globale dell'anulus fibrosus a C6/C7.
Regolare il segnale del midollo spinale visualizzato fino a D4.
Pur avendo il dolore per tutta la giornata, intensissimo appena levato dal letto anche se verso la sera tende a scemare, sto assumendo come antidolorifico CODAMOL e mi sto sottoponendo ad infiltrazioni di OSSIGENO OZONO secondo linee guida FIO ISCO 3.
Vorrei gentilmente avere conforto circa le azioni da me intraprese e se esistono altre terapie, qualora il dolore dovesse ancora permanere. Grazie.
Alterazioni spondilosiche a carattere diffuso.
A C4/C5, ernia del disco (EDD) postero mediana a decorso ascendente.
A C5/C6 altra EDD postero mediana paramediana dx.
A C6/C7 altra EDD postero paramediana laterale dx.
A C7/D1 e D1/D2 altra piccola EDD contenuta postero mediana.
Regolare l'ampiezza del canale vertebrale e non alterazioni del segnale a carico della corda midollare esaminata.
In termini pratici, a parte un imponente episodio di vertigini che mi ha costretto a letto per qualche giorno ed episodi sporadici di dolore ed intorpidimento al braccio dx esteso all'anulare e mignolo della mano dx, sono riuscito a a tamponare alla meno peggio.
Purtroppo, da circa tre mesi, ho inizialmente avvertito un dolore lancinante alla scapola dx, che si estendeva al braccio e avambraccio dx e fitte alle dita sopra menzionate.
Una Osteopata iscritta al General Osteophatic Council U.K., ha indicato come probabile causa, un aggravio della situazione tra C6/C7
Ho ripetuto la RM ed il referto ricevuto recita cosi':
Diffuse manifestazioni spondilartrosiche ed osteocondrosiche.
Piccola ernia del disco mediana a C3/C4 e C5/C6 e postero paramediana sx a C$/C5.
Protusione globale dell'anulus fibrosus a C6/C7.
Regolare il segnale del midollo spinale visualizzato fino a D4.
Pur avendo il dolore per tutta la giornata, intensissimo appena levato dal letto anche se verso la sera tende a scemare, sto assumendo come antidolorifico CODAMOL e mi sto sottoponendo ad infiltrazioni di OSSIGENO OZONO secondo linee guida FIO ISCO 3.
Vorrei gentilmente avere conforto circa le azioni da me intraprese e se esistono altre terapie, qualora il dolore dovesse ancora permanere. Grazie.
[#1]
Egr. signore,
le infiltrazioni di ozono hanno efficacia (quando ce l'hanno) nel distendere i muscoli contratti, ma non certo sulla causa.
Per una valutazione clinica è necessario vedere le immagini e valutare i sintomi oggettivi, ovvero quei segni di eventuale sofferenza delle radici nervose evidenziabili dal medico esaminatore.
Solo dopo tale iter, si potrà indicare la terapia risolutiva.
Cordialmente
le infiltrazioni di ozono hanno efficacia (quando ce l'hanno) nel distendere i muscoli contratti, ma non certo sulla causa.
Per una valutazione clinica è necessario vedere le immagini e valutare i sintomi oggettivi, ovvero quei segni di eventuale sofferenza delle radici nervose evidenziabili dal medico esaminatore.
Solo dopo tale iter, si potrà indicare la terapia risolutiva.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 21/04/2018.
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