Ernie multiple è protusioni a 34 anni

Buongiorno, ho 34 anni. Due anni da sono stata operata per due ernie cervicali con inserimento Cage in c4 -c5 e c5 -c6. Quest'inverno hanno trovato altre due ernie lombari, una da operare ma ho preferito aspettare i risultati della RM dorsale che mostra altre due ernie in D7 e D8. Più svariate protusioni lungo tutta la parte dorsale.
La mia domanda è la seguente:
Perché in due anni non avevo di avuto alcun trauma o malattia i dischi stanno così velocemente degenerando?
Ci sono patologie connesse che possano ricondursi alla degenerazione dei dischi?
Avendo già visto neurochirurgo, fisiatra, ortopedico a chi altro potrei rivolgermi per capire perlomeno qhale terapia può essere utile per ridurre i danni?
Il neurochirurgo si limita a dire se è o non è da operare (davvero è l' unica cosa che deve fare?) ma nessuno mi ha finora dato indicazioni per vivere una vita più o meno normale.
Al momento sono in cura con lyrica, targin, sirdalud e terapia eletrrostimolazione.
Grazie mille per l' eventuale risposta
[#1]
Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Sarebbe opportuno che Lei riportasse per intero il referto della RMN e, forse, specificasse meglio i disturbi dalla compressione lombare.
Per quanto riguarda le compressioni toraciche, è da dire che difficilmente (non impossibilmente) le ernie toraciche fanno danno, in quanto la gabbia toracica non permette quei movimenti favorenti la fuoriuscita di ernie; cosa che è invece possibile a livello cervicale e, ancor più, a livello lombare.
Dia pure le precisazioni richieste.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294

[#2]
Utente
Utente
RM lombare (della quale ho posticipato l operazione)
Abolizione della lordosi fisiologica con sacro orizzontale.
Non lesioni Osteostrutturali a focolaio in atto.
L5-S1: voluminosa ernia espulsa paramediana e di intraforaminale destra, migrata
caudalmente, che invade completamente il recesso midollare omolaterale.
L4-L5: minimo bulging discale.
L3-L4: piccola ernia discale espulsa mediana posteriore che determina netta impronta sulla
faccia anteriore del sacco durale.
Pervi i restanti forami di coniugazione.
RM dorsale e cervicale:
RM COLONNA CERVICALE (SENZA M.D.C.)
Rispetto al precedente RM del 23.1.2017 appaiono sostanzialmente sovrapponibili gli esiti di
intervento nel tratto C4-C6.
Sovrapponibile anche la rappresentazione degli altri dischi intervertebrali.
Non nuclei erniari discali espulsi.
Non edema osteomidollare endo-spongioso dei capi ossei esplorabili.
Nei limiti i diametri del canale vertebrale.
Non alterazioni del midollo spinale.
RM COLONNA DORSALE (SENZA M.D.C.)
Tratto dorsale sostanzialmente in asse.
Conservata la cifosi dorsale.
Non significative alterazioni del segnale dal midollo endo-spongioso dei capi ossei esplorabili, in
particolare non edema osteomidollare.
Presenza di iniziali alterazioni spondilo-discoartrosiche diffuse soprattutto nel tratto dorsale
medio-fulcrale dove i dischi presentano segni di degenerazione ed appaiono modestamente
ridotti di spessore; al passaggio D7- D8 si apprezza anche una piccola ernia discale posteriore
centrale. Altra di più piccole dimensioni al passaggio D6-D7 sul versante di destra.
Nei limiti i diametri del canale vertebrale.
Il midollo spinale appare modestamente improntato in relazione alle alterazioni suddette ma non
presenta evidenti alterazioni di segnale





Per quanto riguarda i sintomi:
Formicolii alle ultime due dita del piede (prima erano tre sta lentamente megliorando). Dolore al tocco dietro al polpaccio. Dolore/bruciore al gluteo e nella zona dei reni.

Parte dorsale:
Dolore sotto la scapola che prescinde dal movimento. Dolore e bruciore alle costole soprattutto nella parte bassa sia dietro che sul fianco. In particolare su un lato ma anche l slteo ogni tanto fa male.

Dolore ai seni (non so se sia correlato ma è comparso all'incirca da un paio di mesi, dolore premestruale ma senza senso teso).
Inoltre dolore al braccio (classica scossa) che però mi porto dietro da prima dell intervento alla cervicale e che non è mai passato. Ma è tutto sommato sopportabile.

Grazie mille. Attendo sue indicazioni.
Cordialmente, saluti.

[#3]
Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
La L5-S1 potrerebbe essere responsabile del disturbo all'arto inf. e, presumibilmente, andrà operata.
A livello toracico non ho elementi per dire che vi sia una causa erniaria (ma mi sembra di poterla escludere almeno in buona parte).
Per l'arto sup., il discorso dovrebbe essere nei termini che Lei stessa ha ipotizzato (residui della pregressa patologia cervicale).

Per quanto concerne l'unico tratto, il lombo-sacrale, dove l'indicazione sembra esserci, legga gli articoli, che ho pubblicato nella mia pagina di questo stesso sito, sulla validità della chirurgia mininvasiva (in anestesia locale).
Cordialità.
[#4]
Utente
Utente
Buongiorno, da un paio di mesi il dolore lombare è tornato a farsi sentire e il nervo sciastico presumo essere ancora in compressione come da ultima rm effettuata un mese fa. La gamba sta peggiorando. Ho effettuato la visita da un neurochirurgo in regime sn, la prima visita era stata effettuata con il primario che aveva dato indicazioni per intervento poi posticipato. Ora a distanza di un anno il dolore è ancora molto presente e se pur ridotta l ernia c è e schiaccia il nervo.
È il caso che mi rifaccia visitare dal neurochirurgo? Il problema in questo caso ee che l equipe medica del reparto (un altro neurochirurgo rispetto al primario che ha effettuato la prima visita) si è rifiutata di darmi indicazioni a riguardo dicendomi che avrei dovuto rivolgermi al primario che visita solo in libera professione (?) È corretta questa modalità di gestione del paziente? In pratica o pago i 180 euro al primario oppure non considerano la possibilità di operarmi in quell' ospedale.
Questa era la prima domanda.
La seconda invece è: dopo quanto tempo il nervo risulta compromesso definitivamente dalla compressione? Non vorrei operare inutilmente.
La terza ed ultima domanda invece riguarda la situazione del braccio: è semore dolorante, con poca forza e formicolii. Sarebbe il caso di consultare un neurologo?
Grazie in anticipo delle risposte.
[#5]
Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
1°: Lei si è data una risposta da sola: in questi termini; non è corretto.
2°Non c'è un tempo individuato valevole per tutti ed in ogni circostanza: Quanto più tempo passa e quanto più grave è il danno, tanto minore è la possibilità di recupero.
3°Farei prima un emg all'arto sup. Poi, eventualmente, ci risentiamo.
Cordialità.
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