Protusione l3 l4 ernia discale l4 l5
Gentilissimi, sono qui a chiedervi un vostro parere sulla mia situazione in attesa di visita con uno specialista in neurochirurgia. Ho 53 anni, nel 2010 ho subito un intervento di quadrectomia per carcinoma mammario e il 2 febbraio 2018 ho fatto intervento di mastectomia bilaterale preventiva con ricostruzione contestuale del seno irradiato con lembo gran dorsale perché risultata mutata BRCA1. Per questo ho assunto dal 2010 tamoxifene seguito dal 2016 da letrozolo come terapia audiuvante. Nel luglio del 2016 ho avuto un grave episodio di lombosciatalgia con dolore irradiato alla gamba destra. Trattato inizialmente con Deltacortene 150 e poi con intramuscolo di Deltacortene e Muscoril. Passata la fase acuta il dolore persisteva lungo la gamba e quindi mi sono sottoposta a RM lombosacrale, anche per scongiurare secondarismi. L'esito fu il seguente: modesta protusione dell'anulus fibroso. L3 L4: protusione discale posteriore, ad ampio raggio, con ernia intraforaminale sinistra. L4 L5: ernia discale, mediana, paramediana sinistra. Da allora seguita dal mio medico di base è da un ortopedico ho avuto innumerevoli episodi acuti risoltisi, quasi sempre, con Deltacortene. Ho fatto anche fisioterapia, pilates etc etc. Nel luglio 2017 ho poi avuto una forte cervicalgia con vertigini molto invalidanti che con approfondimento diagnostico ha evidenziato un rachide cervicale rettilineo. Non sono stata mai più bene e questi giorni nuovo episodio acuto di dolore lombare ( nell'ultimo anno non ho sciatalgie) che pare stia in miglioramento solo con flebo di Artosilene.
L'oncologo che mi segue ha ipotizzato anche effetti collaterali del letrozolo. Il mio medico di base e il mio ortopedico ritengono io debba convivere con questa situazione. Io non mi voglio arrendere: ho superato malattie più gravi e non voglio farmi sopraffare da due ernie. Quindi voglio sentire un neurochirurgo e capire quanto siano responsabili le due ernie e quanto il letrozolo. Comunque cerco quantomeno soluzioni che mi facciano convivere con le mie ernie in maniera pacifica! Cosa ne pensate: è possibile?
L'oncologo che mi segue ha ipotizzato anche effetti collaterali del letrozolo. Il mio medico di base e il mio ortopedico ritengono io debba convivere con questa situazione. Io non mi voglio arrendere: ho superato malattie più gravi e non voglio farmi sopraffare da due ernie. Quindi voglio sentire un neurochirurgo e capire quanto siano responsabili le due ernie e quanto il letrozolo. Comunque cerco quantomeno soluzioni che mi facciano convivere con le mie ernie in maniera pacifica! Cosa ne pensate: è possibile?
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Gentile signora,
pur nei limiti della consulenza on line, non penso proprio che Lei debba convivere con il dolore e se tale dolore deriva da quanto emerso alla RM e non ha beneficio con i farmaci, va valutata l'opportunità dell'intervento chirurgico.
Inoltre tenga presente che l'assunzione per lunghi periodi di antinfiammatori, corisonici e non, è a rischio di effetti collaterali maggiori del rischio chirurgico, davvero minimo.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti
pur nei limiti della consulenza on line, non penso proprio che Lei debba convivere con il dolore e se tale dolore deriva da quanto emerso alla RM e non ha beneficio con i farmaci, va valutata l'opportunità dell'intervento chirurgico.
Inoltre tenga presente che l'assunzione per lunghi periodi di antinfiammatori, corisonici e non, è a rischio di effetti collaterali maggiori del rischio chirurgico, davvero minimo.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti
[#2]
Utente
Gentilissimo dottore, la ringrazio innanzitutto per la sua attenzione e approfitto per sottoporle alcuni quesiti. Premesso che sono in attesa di visita con un neurochirurgo, non mi ancora definito la data della visita poiché molto impegnato, vorrei chiederle se la sua esperienza clinica le ha evidenziato una maggiore incidenza di discopatie in pazienti che assumono letrozolo, inoltre se l'uso del corsetto steccato possa aiutarmi in attesa di soluzioni che possano risolvere o almeno contenere il mio disagio. Oggi ho fatto la quinta flebo di Artrosilene e devo dire che il dolore è quasi scomparso ma ho letteralmente terrore che ritorni. Che precauzioni posso adottare per ridurre il rischio. Inoltre, e mi scusi se approfitto della sua disponibilità, che intervento sarebbe necessario nel mio caso? Ovviamente conosco bene i limiti di un consulto on line ma leggendo i vostri consulti spesso ho tratto utilissimi suggerimenti. Grazie
[#3]
Gentile signora,
è probabile che il farmaco che sta assumendo possa dare dolori articolari, ma non certamente è causa di ernie discali.
Sulla tecnica da adottare in caso di intervento, senza una valutazione oggettiva dei sintomi e senza visionare gli esami effettuati, non posso esprimere un parere.
Con cordialità
è probabile che il farmaco che sta assumendo possa dare dolori articolari, ma non certamente è causa di ernie discali.
Sulla tecnica da adottare in caso di intervento, senza una valutazione oggettiva dei sintomi e senza visionare gli esami effettuati, non posso esprimere un parere.
Con cordialità
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.1k visite dal 24/03/2018.
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