Ernia discale voluminosa estrusa in l4-l5 con poccolo frammento espulso che comprime la radice sn d
Salve,ho 25 anni l anno scorso a giugno ho avvertito dei doloro alla schiena e lungo la gamba sinistra,ho effettua la risonanza ed è emersa ina voluminosa ernia estrusa il l4-l5 con piccolo frammento già espulso che comprime la radice sn di L5
Ho richiesto consulto a vari specialisti e mi è stato detto che siccome sono giovane è meglio non operare e che l ernia dovrebbe rientrare da sola,quindi mi sono state prescritte prima delle cure con fans poi con cortisonici ma i dolori appena terminata la terapia ricompaiono sempre...
Ho fatto ricorso anche alla terapia del dolore con infiltrazioni accompagnate da terapia ma dopo 3 i dolori persistono, sopratutto lungo tutta la gamba sx da non dormire la notte.
Chiedo se sia il caso secondo voi di procedere con un operazione e quale ed avere informazione su tempi di recupero e ripresa del lavoro.
In attesa di una risposta,grazie in anticipo
Cordiali saluti
Ho richiesto consulto a vari specialisti e mi è stato detto che siccome sono giovane è meglio non operare e che l ernia dovrebbe rientrare da sola,quindi mi sono state prescritte prima delle cure con fans poi con cortisonici ma i dolori appena terminata la terapia ricompaiono sempre...
Ho fatto ricorso anche alla terapia del dolore con infiltrazioni accompagnate da terapia ma dopo 3 i dolori persistono, sopratutto lungo tutta la gamba sx da non dormire la notte.
Chiedo se sia il caso secondo voi di procedere con un operazione e quale ed avere informazione su tempi di recupero e ripresa del lavoro.
In attesa di una risposta,grazie in anticipo
Cordiali saluti
[#1]
Gentile ragazzo,
ernia espulsa significa che il tessuto discale contenuto nello spazio tra un corpo vertebrale e l'altro è fuoriuscito dalla sua sede finendo nel canale vertebrale dove sono contenute le radici nervose che "si dirigono" a formare i nervi degli arti superiori o inferiori (erniare=venir fuori).
Il tessuto discale non rientra al pari di un dentifricio al di fuori del suo tubetto e la compressione che esercita sulla radice può danneggiarla al punto di non farla funzionare e quindi creare una paralisi dei muscoli al cui movimento la radice è deputata.
Non vedendo le immagini e non visitandoLa, a distanza non posso confermare l'ipotesi diagnostica e la conseguente terapia, ma se le cose stanno come Lei le ha descritte è verosimile che si debba intervenire chirurgicamente.
Cordialmente
ernia espulsa significa che il tessuto discale contenuto nello spazio tra un corpo vertebrale e l'altro è fuoriuscito dalla sua sede finendo nel canale vertebrale dove sono contenute le radici nervose che "si dirigono" a formare i nervi degli arti superiori o inferiori (erniare=venir fuori).
Il tessuto discale non rientra al pari di un dentifricio al di fuori del suo tubetto e la compressione che esercita sulla radice può danneggiarla al punto di non farla funzionare e quindi creare una paralisi dei muscoli al cui movimento la radice è deputata.
Non vedendo le immagini e non visitandoLa, a distanza non posso confermare l'ipotesi diagnostica e la conseguente terapia, ma se le cose stanno come Lei le ha descritte è verosimile che si debba intervenire chirurgicamente.
Cordialmente
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta,per quanto rifuarda il fatto che rientrasse da sola anche a me per la verità era sembrato strano ma le ripeto sono stati i pareri di due neurochirurghi differenti.
Comunque il problema a quanto pare dovrebbe essere il frammemto che preme sul nervo sciatico, mi può dare qualche informazione in più sul tipo di intervento consigliato?mi hanno parlato del minimvasivo con laser
Grazie ancora
Comunque il problema a quanto pare dovrebbe essere il frammemto che preme sul nervo sciatico, mi può dare qualche informazione in più sul tipo di intervento consigliato?mi hanno parlato del minimvasivo con laser
Grazie ancora
[#3]
L'intervento, in caso di ernia espulsa e/o con frammenti migrati, si effettua con tecnica microscopica, ovvero usando il microscopio operatorio con una incisione di 4-5 cm.
Tale metodica consente il completo controllo di tutte le strutture anatomiche comprese nel campo chirurgico.
Le diverse altre metodiche cosiddette mininvasive hanno differenti indicazioni a seconda della patologia, ma non credo consigliabili nel Suo caso.
Tale metodica consente il completo controllo di tutte le strutture anatomiche comprese nel campo chirurgico.
Le diverse altre metodiche cosiddette mininvasive hanno differenti indicazioni a seconda della patologia, ma non credo consigliabili nel Suo caso.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.8k visite dal 11/03/2018.
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