Ernie discali lombari L4-L5 L5-S1
Buongiorno a tutti,
sono un uomo di 30 anni, alto 1.80mt per circa 75kg.
Da circa due anni soffro di forti dolori lombari che nel corso del tempo si sono irradiati anche alla gamba sinistra.
In particolare ho fortissimi dolori stando seduto e nel momento di alzarmi da tale posizione i dolori si acutizzano, al punto di non riuscire a poggiare la gamba per i successivi 2-3 minuti.
Dagli esami radiologici precedenti si evidenziava un'ernia L4-L5 già 6 anni fa.
Nel corso del tempo per evitare eventuali interventi mi sono sottoposto a cicli continui di fisioterapia, ginnastica posturale , cicli di osteopatia e quant'altro, ma con scarsi risultati.
All'inizio dell'insorgere di questi nuovi dolori (inizio 2016) mi sono rivolto a diverse figure mediche trovando pareri discordanti tra chi voleva operarmi e chi diceva di attendere che il dolore fosse davvero invalidante,dato che secondo il neurochirurgo era difficile attribuire tali dolori all'ernia;
ho quindi provato la strada dell'intervento di decompressione per via percutanea lo scorso Ottobre, mi ha risolto parte della sintomatologia (nello specifico il dolore ed il formicolio alle dita esterne del piede si sono attenuati di molto), lasciando inalterati però gli altri sintomi.
Secondo l'ultima RM di controllo la situazione sembra inalterata rispetto alla RM precedente l'intervento, con presenza di due ernie a livello di L4-L5 ed L5-S1,entrambe con impronta sui rispettivi forami di coniugazione a sinistra.
Giunto all'ennesimo consulto neurochirurgico mi è stato proposto di rimuovere l'ernia L5-S1 e di introdurre uno spaziatore interspinoso tra L4 ed L5, in quanto a detta del neurochirurgo il disco è diventato un cosiddetto 'black disk' .
Il mio fisioterapista è perplesso riguardo l'intervento propostomi in quanto ha paura che bloccando L4-L5 il peso della colonna vada a scaricarsi su L5-S1,creandomi dei problemi in futuro.
Vorrei sapere cosa ne pensiate dell'intervento propostomi e se possano esserci strade alternative in questi casi.
Grazie in anticipo a chiunque sappia darmi delucidazioni
sono un uomo di 30 anni, alto 1.80mt per circa 75kg.
Da circa due anni soffro di forti dolori lombari che nel corso del tempo si sono irradiati anche alla gamba sinistra.
In particolare ho fortissimi dolori stando seduto e nel momento di alzarmi da tale posizione i dolori si acutizzano, al punto di non riuscire a poggiare la gamba per i successivi 2-3 minuti.
Dagli esami radiologici precedenti si evidenziava un'ernia L4-L5 già 6 anni fa.
Nel corso del tempo per evitare eventuali interventi mi sono sottoposto a cicli continui di fisioterapia, ginnastica posturale , cicli di osteopatia e quant'altro, ma con scarsi risultati.
All'inizio dell'insorgere di questi nuovi dolori (inizio 2016) mi sono rivolto a diverse figure mediche trovando pareri discordanti tra chi voleva operarmi e chi diceva di attendere che il dolore fosse davvero invalidante,dato che secondo il neurochirurgo era difficile attribuire tali dolori all'ernia;
ho quindi provato la strada dell'intervento di decompressione per via percutanea lo scorso Ottobre, mi ha risolto parte della sintomatologia (nello specifico il dolore ed il formicolio alle dita esterne del piede si sono attenuati di molto), lasciando inalterati però gli altri sintomi.
Secondo l'ultima RM di controllo la situazione sembra inalterata rispetto alla RM precedente l'intervento, con presenza di due ernie a livello di L4-L5 ed L5-S1,entrambe con impronta sui rispettivi forami di coniugazione a sinistra.
Giunto all'ennesimo consulto neurochirurgico mi è stato proposto di rimuovere l'ernia L5-S1 e di introdurre uno spaziatore interspinoso tra L4 ed L5, in quanto a detta del neurochirurgo il disco è diventato un cosiddetto 'black disk' .
Il mio fisioterapista è perplesso riguardo l'intervento propostomi in quanto ha paura che bloccando L4-L5 il peso della colonna vada a scaricarsi su L5-S1,creandomi dei problemi in futuro.
Vorrei sapere cosa ne pensiate dell'intervento propostomi e se possano esserci strade alternative in questi casi.
Grazie in anticipo a chiunque sappia darmi delucidazioni
[#1]
Gentile signore,
non so su quali conoscenze cliniche e chirurgiche il Suo fisioterapista possa dare un parere su terapie mediche e chirurgiche.
Io non ho la possibilità di visitarla né di visionare le immagini delle RM (prima e dopo l'intervento), per cui non posso dare un parere oggettivo.
L'ultima RM, stando al referto trascritto, metterebbe in evidenza due ernie discali, in L4-L5 (verosimilmente recidiva) e in L5-S1.
Credo che l'intervento di discectomia (rimozione delle ernie) sia indicato, ma non posso esprimermi sulla metodica da usare, senza un valutazione oggettiva.
Cordialmente
non so su quali conoscenze cliniche e chirurgiche il Suo fisioterapista possa dare un parere su terapie mediche e chirurgiche.
Io non ho la possibilità di visitarla né di visionare le immagini delle RM (prima e dopo l'intervento), per cui non posso dare un parere oggettivo.
L'ultima RM, stando al referto trascritto, metterebbe in evidenza due ernie discali, in L4-L5 (verosimilmente recidiva) e in L5-S1.
Credo che l'intervento di discectomia (rimozione delle ernie) sia indicato, ma non posso esprimermi sulla metodica da usare, senza un valutazione oggettiva.
Cordialmente
[#2]
Utente
Salve Dott. Migliaccio,
La ringrazio per la cortese risposta.
Se ne ha voglia posso inviarLe le immagini della RM prima e dopo il mini intervento.
Non mi esprimo sul parere del fisioterapista non avendo le conoscenze necessarie, ma insomma il ricevere diversi pareri e tutti contrastanti non le nascondo che un po' mi preoccupa, al momento l'unica cosa a cui punto è recuperare una qualità di vita soddisfacente e non il dover evitare anche solo di uscire di casa per paura di sentire ulteriore dolore.
Le auguro una buona serata
La ringrazio per la cortese risposta.
Se ne ha voglia posso inviarLe le immagini della RM prima e dopo il mini intervento.
Non mi esprimo sul parere del fisioterapista non avendo le conoscenze necessarie, ma insomma il ricevere diversi pareri e tutti contrastanti non le nascondo che un po' mi preoccupa, al momento l'unica cosa a cui punto è recuperare una qualità di vita soddisfacente e non il dover evitare anche solo di uscire di casa per paura di sentire ulteriore dolore.
Le auguro una buona serata
[#3]
Può inviare le immagini alla mia email che trova qui sotto la firma, ma spesso non si riesce a scaricarle.
In ogni caso, seppur indicative, non consentono, senza l'esame clinico ed eventuali approfondimenti, di indicare una terapia o una metodica terapeutica
In ogni caso, seppur indicative, non consentono, senza l'esame clinico ed eventuali approfondimenti, di indicare una terapia o una metodica terapeutica
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.5k visite dal 09/03/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.