Tumore cervello
Buonasera dottori, da un mese stiamo combattendo con una strana situazione nel senso che il 16 gennaio, dopo vari disturbi mia mamma (nn fumatrice di quasi 58 anni) accusava dei forti dolori alla testa, soprattutto quando si sedeva e si alza a dalla sedia. La tac presentava un vasto edema. Subito inizia la cura di cortisone e antiepilettici. Il 5 febbraio effettua una risonanza con contrasto, da lì ognuno dice la sua.
Il neurochirurgo del mio paese dice Glioblastoma, sono due, io non opero arrivederci e grazie, mandiamo la RM a Milano mi dicono che é gravissima Glioblastoma multiplo x allungare l aspettativa di vita iniziate chemio e radio.
La vedono altri due neurochirurghi, un primario e un radioterapista e dicono che urge pet tac, perché in base a quella capiscono meglio in quanto sembrano metastasi, ma non parlano di glio... Lunedì avremo appuntamento da un oncologo e vedremo lui cosa dice... Non ci capisco veramente nulla.
Intanto di nostra iniziativa abbiamo fatto i markers tumorali e sono perfetti... Aiutoooo
Ps mia mamma sta benissimo ora... È la stessa di sempre... Boh?!
Il neurochirurgo del mio paese dice Glioblastoma, sono due, io non opero arrivederci e grazie, mandiamo la RM a Milano mi dicono che é gravissima Glioblastoma multiplo x allungare l aspettativa di vita iniziate chemio e radio.
La vedono altri due neurochirurghi, un primario e un radioterapista e dicono che urge pet tac, perché in base a quella capiscono meglio in quanto sembrano metastasi, ma non parlano di glio... Lunedì avremo appuntamento da un oncologo e vedremo lui cosa dice... Non ci capisco veramente nulla.
Intanto di nostra iniziativa abbiamo fatto i markers tumorali e sono perfetti... Aiutoooo
Ps mia mamma sta benissimo ora... È la stessa di sempre... Boh?!
[#1]
Gentile Utente,
col dovuto rispetto per il parere espresso dai miei Colleghi, ma non ritengo ci possano essere tante perplessità sulla diagnosi e consecutivamente sull'orientamento terapeutico a riguardo di una lesione espansiva endocranica. La decisione di optare per una modalità piuttosto che per un'altra è naturalmente in diretta relazione con la contezza di che tipo di lesione si tratti. Solamente questo eviterà di far brancolare nell'incertezza il paziente e la sua famiglia.
Cordialmente
col dovuto rispetto per il parere espresso dai miei Colleghi, ma non ritengo ci possano essere tante perplessità sulla diagnosi e consecutivamente sull'orientamento terapeutico a riguardo di una lesione espansiva endocranica. La decisione di optare per una modalità piuttosto che per un'altra è naturalmente in diretta relazione con la contezza di che tipo di lesione si tratti. Solamente questo eviterà di far brancolare nell'incertezza il paziente e la sua famiglia.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.4k visite dal 22/02/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.