Dolore all'anca sinistra durante alcuni (anormali) movimenti

Buonasera.
Durante l'intervallo di una partita (sono un calciatore) mi misi a sedere nella "panca" degli spogliatoi e senti una fitta di dolore all'anca sinistra (zona del grande trocantere) e anche del gluteo (il dolore in quest'ultima parte, tuttavia, scomparse dopo pochi giorni).
Al tatto non riesco a trovare un punto preciso.
La sintomatologia, in generale, potrebbe essere suddivisa in 4 grandi gruppi:
1. INDOLORE
2. FASTIDIO
3. DOLORE
4. DOLORE INTENSO

1. INDOLORE
Non ho mai avuto gonfiore né arrossamento nella parte interessata. Mai avuto dolore a stare in piedi, camminare, correre linearmente, fare o scendere le scale, toccarmi le punte dei piedi, ruotare l'articolazione dell'anca ecc.
2. FASTIDIO
- Ho sempre avuto un fastidio continuo durante tutta la giornata (nel senso che, anche stando a riposo, riuscivo a percepire la sensazione che l'anca sinistra era diversa da quella destra)
- Ho sempre avuto problemi a stare a sedere per molto tempo (più stavo a sedere, più il fastidio aumentava). Specialmente ho notato che il fastidio è maggiore se mi siedo in divani bassi e profondi mentre, al contrario, non ho problemi ad es. a stare seduto su uno sgabello o comunque sedie alte.
3. DOLORE
- Ho sempre avuto dolore durante l'attività sportiva (l'ho continuata a praticare per poche settimane unicamente per testare la mia condizione, avendo abbandonato partite e allenamenti con la squadra). Principalmente sentivo delle fitte di dolore all'anca sinistra quando calciavo con il destro, essendo il mio piede dominante
- Dolore nel letto per girarsi da un fianco all'altro
- Talvolta (e, passata la fase acuta, scomparso), dolore nella zona del muscolo tibiale anteriore (anche durante il riposo)
4. DOLORE INTENSO
Avverto moltissimo dolore con due movimenti davvero anormali dei quali nessun medico che mi ha visitato è riuscito a capirne la causa:
- mentre sono seduto su un lettino con le gambe a "ciondoloni", provo dolore all'anca SINISTRA quando alzo la gamba DESTRA
- mentre sono semi-sdraiato sul letto con la testa appoggiata sulla testata, provo un dolore intenso (che parte leggero andando sempre più ad aumentare con il passare dei secondi) quando - anziché guardare dritto (ad es. la televisione) - abbasso il collo e mi guardo gli addominali.

Concludo dicendo che:
- mi sono consultato con molti dottori;
- ho fatto molti esami su loro consiglio;
- ho fatto molte terapie su loro consiglio ahimè non andate a buon fine;
- ho fatto anche un'operazione di artroscopia sull'articolazione dell'anca.
Tuttavia, al momento non mi soffermerò su questi aspetti (pur consapevole della loro rilevanza ai fini di un corretto consulto) perché sto finendo i caratteri e perchè preferisco "resettare" la mia storia clinica (essendo arrivato a un punto morto) ed avere un primo consiglio basato - per quanto sia possibile - direttamente sui sintomi.
Sarò disponibilissimo ovviamente a parlare in seguito (e su Vs. richiesta) di tutti i generi di dottori, terapie ed esami.
Grazie
[#1]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Ci dica quindi i consulti con i relativi pareri e ci elenchi gli esami eseguiti
[#2]
Utente
Utente
Gent.sso Dott. Migliaccio

Primo esame effettuato:
- RM RACHIDE LOMBOSACRALE:
Referto: "Esame effettuato con scansioni coronali, sagittali (immagini pesati in T1 Spin-Ecco e T2 FAST) ed assiali.
I diametri sagittali nel canale e del sacco durale regolari; normali la morfologia del cono midollare e delle radici della cauda equina che decorrono regolarmente addossate alla parete posteriore del sacco durale.
Il segmento rachideo ha perso la fisiologica lordosi per assumere andamento rettilineo.
Lieve scoliosi lombare sinistro-convessa con lieve rotazione in senso orario dei corpi vertebrali.
In L4-L5 lieve impegno fiscale nel pavimento dei forami di coniugazione.
in L5-S1 una piccola focalità erniaria preforaminale a sinistra lambisce la porzione prossimale della tasca radicolare S1 di questo lato.
Non aree di edema spongioso sui corpi vertrebali".

VISITA NEUROCHIRURGO:
- EON:
Sveglio, vigile, orientato
Non deficit ai quattro arti
Deambulazione autonoma, non algida, concessa in talismo ed equinismo
Wasserman: negativo
Laseguè: negativo
Sfinteri: conservati
- IMG:
La RM mostra rettilinizzazione del rachide lombare con discoprite ed ernia preforaminale L5-S1 sinistra
- TP:
Si consiglia terapia medica ed assoluto riposo per un mese:
- medrol 8mg 1cp alle 8 ed 1cp alle 18 per 7 gg poi 1cp alle 8 per 7 gg poi 1/2cp alle 8 per altri 8 7 gg
- Lansox 30mg 1cp alle 8 per 24 gg
- Voltaren 50 mg 2 cp alle 12 per 21 gg
- Palexia 50 mg alle 8 (a seconda del dolore max 3cp/die).

Terminato il mese, il neurochirurgo (non avendo trovato risposte positive alla terapia) è dubbioso riguardo alla rilevanza dell'ernia ecc.. sul dolore. Testuali parole: "un'ernia così piccola che provoca una tale sintomatologia e non risponde alla terapia somministrata è da argomento da pubblicare in un'articolo di una rivista scientifica".

Così mi dice di andare da un ortopedico il quale mi consiglia RM ADDOME INFERIORE E SCAVO.
Referto dell'esame:
"Sono state effettuate sequenze assiali, coronali e sagittali con tecnica S.E. e F.S.E. ed acquisizione delle immagini in T1 e T2.
L'accertamento è stato eseguito senza somministrazione endovena di mezzo di contrasto paramagnetico.
La vescica è ben distesa, priva di lesioni parietali.
Regolare la morfologia della ghiandola prostatica e delle vescicole seminali.
Non si osservano adenopatie lungo le catene inguinali, otturatore ed iliache.
Entrambe le teste femorali conservano morfologia regolare e permangono ben ingranate nelle rispettive cavità acetabolari senza evidenza di focolai di osteonecrosi o algodistrofia né di versamento articolare. Si segnale sottile stria di sclerosi subcondrale nei versanti acetabolari di carico, bilateralmente, senza attuali segni di edema a carico della spongia ossea adiacente, con caratteristiche del tutto aspecifiche.
Normali le articolazioni sacro-iliache.
Discreta sclerosi dei profili articolari della sinfisi pubica con aree di degenerazione adiposa intraspongiosa in entrambi i capi pubici, soprattutto a sinistra, possibile esito di pregressa pubalgia senza attuali segni di edema intraspongioso né di sofferenza flogistica dei tessuti molli circostanti.
Nessuna alterazione a carico degli altri segmenti ossei del bacino e dei tessuti molli dei cingoli pelvici".

L'ortopedico, vuole approfondire sull' articolazione dell'anca così mi consiglia RX BACINO "NORMALE", RX ANCA CON VARIE PROIEZIONI E ANGOLAZIONI dalle quali emerge un conflitto femoro-acetabolare di LIEVE entità.
L'ortopedico mi sconsiglia sia di continuare a giocare a calcio sia l'artroscopia in quanto secondo lui farebbe poco nel mio caso.
Consiglia invece infiltrazioni di acido ialuronico puntualmente fatte ma senza alcun beneficio.

Rattristito dal parere, mi consulto con il mio vecchio medico sportivo (attuale medico di una squadra di serie A) il quale mi consiglia di andare da un podologo che a sua volta mi da delle solette da mettere le scarpe con stimolazione propiocettiva e mi dice di fare ginnastica posturale).
Inizio così a mettere le solette e fare ginnastica posturale. Per fare ginnastica vado in un centro fisioterapico nel quale per fare le sedute devi prima fare la visita con il dottore. Faccio un' accurata visita con questo dottore (medico chirurgo specialista in Medicina fisica e riabilitazione) il quale mi referta:
- EO: Paziente con asimmetria posturale, busto, bacino e gluteo retroposti. Arto inferiore sx arretrato, piedi in apparenza piatti, ma al podoscopio l'impronta è quasi in cavismo a sx. Piedi intraruotati. Non apparente disbasia.
In flessione anteriore gibbo lombare a sx. Senza deviazione del tronco. Limitazione alla Rotazione dx e nella inclinazione laterale dx.
Dolore nella regione adduttori sx solo alla pp (forse per pregressa pubalgia).
Da prono porta tallone al gluteo con lieve scollamento bacino. Scarso controllo addominali obliqui.
In quadrupedia diminuisce la lordosi lombare.
Si consiglia RPG (Rieducazione posturale globale) con fisioterapista".

Inizio la ginnastica e passano due mesi di sedute in palestra e con le solette datemi dal podologo ma nessun beneficio.

Richiamo così il mio vecchio medico sportivo il quale mi consiglia di avere un secondo parere riguardo all'anca.
Mi dirigo allora verso Milano per un secondo consulto di un ortopedico (molto famoso per le anche) il quale mi fa la visita ortopedica:
Obiettività: test di conflitto anteriore lievemente positivo e faber lievemente positivo. Non mi consiglia alcun esame o terapia dicendo che secondo lui non era conflitto femoro-acetabolare e non sapeva cosa fosse.

Passa altro tempo (ancora con il dolore) quando mi parlano di un ortopedico a Roma molto bravo.
Ci vado e dopo altri mesi vengo operato da quest'ultimo con diagnosi di "lesione cartilaginea acetabolare a sx" e intervento di "Microfratture e condroplastica con RF".
Terapia medica dopo operazione:
anticoagulante, antidolorifico, gastroprotettore.
Terapia fisica: astensione del carico per 4 settimane e CEMP (campi elettromagnetici pulsanti) per 4 settimane.

Tuttavia, l'operazione non mi ha fatto niente, come se non mi fossi nemmeno operato. Il dolore/fastidio non è né aumentato né diminuito.
Ed eccomi qui al punto morto di cui Le parlavo prima.
Grazie per la risposta.
[#3]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. signore,
a distanza non posso essere preciso sull'ipotesi diagnostica, ma leggendo la Sua dettagliata storia clinica, mi sarei persuaso che l' origine dei Suoi sintomi è proprio quell'ernia in L5-S1.
Non è necessaria un'ernia voluminosa per dare sintomi, anzi spesso quelle piccole, interessando la radice nervosa in sede preforaminale o foraminale (il forame cioè dove transita la radice per "andare" a formare il nervo sciatico) sono quelle più fastidiose e a rischio di danneggiare la radice.

In ogni caso, senza una valutazione oggettiva, non posso confermare la mia ipotesi diagnostica.

Cordialmente
[#4]
Utente
Utente
Gent.sso Dott. Migliaccio
La ringrazio per la risposta.
Che esami clinici e/o diagnostici (oltre a quelli già fatti) dovrei fare per poter confermare la sua ipotesi?
[#5]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Non posso saperlo senza una valutazione diretta.
Inoltre è vietato dalla legge prescrivere terapie ed esami senza consocere il paziente
[#6]
Utente
Utente
Gent.sso Dott. Migliaccio
Grazie delle risposta.
Proverò allora a riformulare la domanda onde rendere il tutto conforme alla legge.
Che esami (oltre alla RM RACHIDE LOMBO-SACRALE) vengono effettuati in medicina per valutare dettagliatamente lo stato di un'ernia, la radice e l'eventuale compressione del nervo al fine di accertarne (quanto più precisamente possibile) il nesso di causa con riguardo a un determinato dolore??
Grazie
[#7]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
"Fatta la legge, trovato l'inganno". E uno dei più famosi proverbi italiani.
Qui, egregio signore, non si tratta di aggirare una norma oltre che di legge anche di deontologia. Infatti potrei elencare una decina di esami e di test per rispondere alla Sua domanda.
Ma cosa cambierebbe? Ogni esame diagnostico va richiesto in modo mirato ovvero in base alla storia clinica del paziente, ai segni e sintomi (oggettivi e soggettivi) che soltanto visitandolo possono essere valutati.

Può essere necessaria una TC mirata, un RX della colonna lombare o in toto, di entrambe, un RX funzionale, uan RM sotto carico, una elettromiografia che però può anche non essere dirimente ecc.
Nè è pensabile che si possa prescrivere tutta questa serie di esami senza il sospetto diagnostico che nasce dalla visita e che poi viene confermato o no dall'esame mirato.

Il cacciatore esperto per sparare a un faggiano usa il fucile con una pallottola e può mancare il colpo, ma se usa un bazooka certamente non mancherà il bersaglio. Ma il bazooka non si usa per la caccia.

Una buona giornata
[#8]
Utente
Utente
Gent.sso Dott. Migliaccio
La ringrazio del suo consulto.
Le auguro una buonagiornata.
[#9]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Altrettanto a Lei