Epiduroscopia

Gentili Dottori buonasera, sono Stefania vi scrivo per avere un vostro parere in merito alla tecnica dell Epiduroscopia.
Vi spiego brevemente la mia storia, nell'anno 2015 sono stata sottoposta ad un'intervento di erniectomia in L4 L5 con tecnica microchirurgica per una grossolana ernia discale mediana paramediana dura dx (questa aveva anche lacerato la guaina che protegge il midollo fortunatamente senza fuoriuscita di liquido), decompressione del canale e dei recessi.
Purtroppo l'intervento non ha sortito gli effetti sperati e a distanza di tre anni mi ritrovo ancora al punto di partenza:
- Dolore lombosacrale causato da importanti discopatie di L4 L5
- Dolore del nervo sciatico che parte dal gluteo e percorre il territorio sia di L5 che di S1
- Al momento non riscontro particolari deficit o carenza di forza
In tutto questo tempo sono stata seguita da un terapista del dolore che ciclicamente mi effettuava infiltrazioni epidurali con cortisone, ma anche queste a distanza di tempo hanno fallito (ne sono state eseguite 7 in 10 mesi).
Ho eseguito nel Novembre 2017 una RMN con contrasto per avere un quadro più aggiornato e questo è l'esito:
"Normale curva lordosica del tratto lombare con muri somatici normoallineati.
I diametri dello speco vertebrale sono nella norma.
Il disco L5 S1 è disidratato e presenta minuta ernia posteriore centrale che impronta a cuneo il sacco durale.
Il disco L4 L5 è disidratato e presenta minuta ernia posteriore centrale a debole effetto compressivo sul sacco durale.
In questa sede si osservano esiti di pregresso intervento di laminotomia dx con discreta attrazione omolaterale del sacco durale.
Non evidenti segni di conflitti con radici intraforaminali particolarmente a sx
I restanti dischi intervertebrali sono regolarmente ritenuti di normale spessore e intensità di segnale .
La somministrazione di contrasto paramagnetico non modifica il quadro descritto".
Alla luce di questo referto e viste le immagini della risonanza il terapista del dolore mi ha spiegato che il problema è causato da un'aderenza e mi ha proposto l'Epiduroscopia spiegandomi che questa tecnica oltre ad esplorare la zona viene utilizzata per eliminare l'aderenza.
Detto questo sono a chiedervi:
1. In base alle vostre esperienze che percentuale di successo ha questa tecnica?
2.Una volta eliminata l'aderenza con questa tecnica potrebbe ripresentare nuovamente?
3.Voi la ritenete una buona soluzione?
Nell'attesa di un vostro parere su quanto chiesto, vi ringrazio e vi saluto cordialmente.
Stefania
[#1]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
come sempre prima di attuare una terapia bisogna fare la diagnosi.
Se i Suoi sintomi sono da attribuirsi ad aderenze cicatriziali, l'epiduroscopia può ottenere buoni risultati a volte definitivi, ma se la sintomatologia non è dovuta a questo o lo è solo in parte, allora bisogna valutare se sono indicate altre possibilità terapeutiche.
A distanza non so dirle di più

Cordialmente
[#2]
Utente
Utente
Gentile Dott. Migliaccio, speravo proprio che fosse lei a rispondermi perché la trovo un' ottimo professionista con risposte sempre chiare e precise.
Tornando al mio problema a dire il vero la diagnosi non è del tutto chiara, mi è stato consigliato di effettuare un RX in proiezione dinamiche per escludere un eventuale scivolamento di L4 L5.
Quindi le chiedo se dovesse verificarsi questo scenario credo che la sola Epiduroscopia non sia sufficiente, o sbaglio?
Quando ho il referto delle lastre se le fa piacere la terrò aggiornata.
Grazie e buona serata
Stefania
[#3]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Anche se il solo referto non è sufficiente, lo mandi pure, ma per un parere oggettivo sono necessarie le immagini, anche della RM
Quindi come ipotizzato, è probabile che i sintomi possano essere dovuti a una situazione di instabilità o microinstabilità, cui magari si associano anche le cicatrici.

Buona serata anche a Lei