Ha escluso l'operazione perch anche se l'ernia piccola "ingabbiata" e quindi non
Buonasera,
in novembre u.s. ho iniziato ad avere un dolore molto forte alla gamba sinistra, tanto che dopo pochi giorni dall'inizio del dolore, ho cominciato a camminare piegata. Siccome non passava (ero in un tour in Thailandia) mi sono recata in ospedale a Phuket, dove dopo una risonanza mi hanno riscontrato un'ernia del disco foraminale con radicolopatia L4/5 Lt (spero di aver tradotto bene) dietro loro consiglio, mi hanno fatto una iniezione epidurale di steroidi e mi hanno rimesso un pochino in piedi, nel senso che riuscivo a stare dritta con la schiena, anche se nonostante gli antinfiammatori e gli antidolorifici il dolore persisteva, tanto che dovevo dormire su una sedia con la testa sul letto, in modo da rimanere piegata.
Questo accadeva il 22 novembre u.s. Rientrata in Italia, sono andata da un ortopedico, il quale mi ha prescritto coefferalgan e 10 laser terapie che ho finito 15 giorni fa, dandomi poi il controllo tra due mesi. Ha escluso l'operazione perchè anche se l'ernia è piccola è "ingabbiata" e quindi non è opportuno operare.
Il medico di famiglia mi diceva che potremmo provare a fare del cortisone, (consideri che sono cardiopatica e anche il lyrica che mi aveva prescritto sempre il medico di famiglia, l'ho dovuto sospendere per tachicardia).
Sono quasi due mesi che sono a casa dal lavoro, ed inoltre anche se il dolore è calato, e riesco a dormire in posizione fetale, continua a persistere alla gamba ed ora anche alla schiena nella zona lombare.
Ora, non vorrei tornare dall'ortopedico senza evidenti segni di miglioramento e farmi prescrivere altri farmaci con conseguente prolungamento del dolore per altri mesi.
Cosa mi consiglia?
grazie
Buona serata
in novembre u.s. ho iniziato ad avere un dolore molto forte alla gamba sinistra, tanto che dopo pochi giorni dall'inizio del dolore, ho cominciato a camminare piegata. Siccome non passava (ero in un tour in Thailandia) mi sono recata in ospedale a Phuket, dove dopo una risonanza mi hanno riscontrato un'ernia del disco foraminale con radicolopatia L4/5 Lt (spero di aver tradotto bene) dietro loro consiglio, mi hanno fatto una iniezione epidurale di steroidi e mi hanno rimesso un pochino in piedi, nel senso che riuscivo a stare dritta con la schiena, anche se nonostante gli antinfiammatori e gli antidolorifici il dolore persisteva, tanto che dovevo dormire su una sedia con la testa sul letto, in modo da rimanere piegata.
Questo accadeva il 22 novembre u.s. Rientrata in Italia, sono andata da un ortopedico, il quale mi ha prescritto coefferalgan e 10 laser terapie che ho finito 15 giorni fa, dandomi poi il controllo tra due mesi. Ha escluso l'operazione perchè anche se l'ernia è piccola è "ingabbiata" e quindi non è opportuno operare.
Il medico di famiglia mi diceva che potremmo provare a fare del cortisone, (consideri che sono cardiopatica e anche il lyrica che mi aveva prescritto sempre il medico di famiglia, l'ho dovuto sospendere per tachicardia).
Sono quasi due mesi che sono a casa dal lavoro, ed inoltre anche se il dolore è calato, e riesco a dormire in posizione fetale, continua a persistere alla gamba ed ora anche alla schiena nella zona lombare.
Ora, non vorrei tornare dall'ortopedico senza evidenti segni di miglioramento e farmi prescrivere altri farmaci con conseguente prolungamento del dolore per altri mesi.
Cosa mi consiglia?
grazie
Buona serata
[#1]
Gentile signora,
da quanto descrive il referto (un pò succinto in verità) della RM, si tratterebbe di un'ernia del disco situata all'interno del forame dove "transita" la radice nervosa che va a formare il nervo sciatico.
La descrizione poi dei sintomi e lo scarso beneficio dei farmaci assunti fanno ritenere molto probabile la soluzione chirurgica.
Non so cosa abbia inteso l'ortopedico nel definire l'ernia "ingabbiata" e perché non ci sarebbe l' opportunità ad operare.
A distanza ovviamente non posso confermare l'ipotesi chirurgica, ma sono convinto che continuare a lungo con farmaci (non certo innocui) il rischio di aggravamento non è da sottovalutare.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti
da quanto descrive il referto (un pò succinto in verità) della RM, si tratterebbe di un'ernia del disco situata all'interno del forame dove "transita" la radice nervosa che va a formare il nervo sciatico.
La descrizione poi dei sintomi e lo scarso beneficio dei farmaci assunti fanno ritenere molto probabile la soluzione chirurgica.
Non so cosa abbia inteso l'ortopedico nel definire l'ernia "ingabbiata" e perché non ci sarebbe l' opportunità ad operare.
A distanza ovviamente non posso confermare l'ipotesi chirurgica, ma sono convinto che continuare a lungo con farmaci (non certo innocui) il rischio di aggravamento non è da sottovalutare.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti
[#2]
Utente
ringrazio molto per la sua risposta, in effetti è un po' succinta il foglio di dimissioni è in effetti molto povero di informazioni. Comunque mi hanno dato il cd della risonanza quindi ho qualche informazione in più.
La ringrazio ancora per la sua disponibilità cercherò un neurochirurgo qui a Milano dove abito per un parere.
P.s. ingabbiata credo ritenesse molto all'interno anche se piccola, e quindi in una posizione particolare per essere operata.
Grazie ancora buona giornata.
La ringrazio ancora per la sua disponibilità cercherò un neurochirurgo qui a Milano dove abito per un parere.
P.s. ingabbiata credo ritenesse molto all'interno anche se piccola, e quindi in una posizione particolare per essere operata.
Grazie ancora buona giornata.
[#3]
Gentile signora,
il CD è più che sufficiente per poter dare l'indicazione a operare o meno.
Un'ernia piccola può essere molto più a rischio di lesioni nervose che una più grande.
All'interno di cosa? Erniare vuol dire venir fuori.
E spesso è necessario più operare una piccola ernia che una voluminosa.
Lo affermo in qualità di neurochirurgo con una certa esperienza.
il CD è più che sufficiente per poter dare l'indicazione a operare o meno.
Un'ernia piccola può essere molto più a rischio di lesioni nervose che una più grande.
All'interno di cosa? Erniare vuol dire venir fuori.
E spesso è necessario più operare una piccola ernia che una voluminosa.
Lo affermo in qualità di neurochirurgo con una certa esperienza.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2.2k visite dal 06/01/2018.
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