Catetere dvp
Buongiorno, mia moglie 3 anni fa ha subito la sostituzione di valvola è catetere DVP poiché la vecchia valvola (dopo 26 anni) ha smesso di funzionare correttamente. In tale urgenza non è nemmeno stata presa in considerazione l'idea di una terzoventricolo cisterno stomia.
Da allora le sue condizioni sono "buone" ma mia moglie soffre di continui ed inspiegabili dolori addominali. Da ecografie, rx e tac addome non si ravvedono problemi particolari se non il fatto che il catetere è un po' troppo lungo ed è quindi aggrovigliato su se stesso e vi sono residui del vecchio catetere. I vari medici ipotizzano quindi delle aderenze difficili da trattare perché per toglierle se ne potrebbero formare altre.
Mi chiedo, c'è forse stata della negligenza da parte dei chirurghi che l'hanno operata? È comune questa formazione di aderenze in operazioni di questo tipo o si poteva far qualcosa per evitarle?
Inoltre mia moglie con la nuova valvola è costretta a dormire in posizione rialzata (con 3 cuscini) pena risveglio con forte mal di testa che passa solo dopo diverse ore.
Chiedo un consiglio su cosa fare.
Da allora le sue condizioni sono "buone" ma mia moglie soffre di continui ed inspiegabili dolori addominali. Da ecografie, rx e tac addome non si ravvedono problemi particolari se non il fatto che il catetere è un po' troppo lungo ed è quindi aggrovigliato su se stesso e vi sono residui del vecchio catetere. I vari medici ipotizzano quindi delle aderenze difficili da trattare perché per toglierle se ne potrebbero formare altre.
Mi chiedo, c'è forse stata della negligenza da parte dei chirurghi che l'hanno operata? È comune questa formazione di aderenze in operazioni di questo tipo o si poteva far qualcosa per evitarle?
Inoltre mia moglie con la nuova valvola è costretta a dormire in posizione rialzata (con 3 cuscini) pena risveglio con forte mal di testa che passa solo dopo diverse ore.
Chiedo un consiglio su cosa fare.
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Il consiglio è di ritornare dal chirurgo che l'ha operata e far presente i sintomi che qui ha accennato.
E' probabile che la valvola funzioni troppo. Il fatto che sia aggrovigliato il catetere in addome può essere trascurabile.
I residui del vecchio catetere anch'essi possono non essere rilevanti.
In ogni caso è necessario capire se i dolori addominali possono trovare altre cause, in quanto difficilmente potrà essere responsabile il catetere.
Cordialmente
E' probabile che la valvola funzioni troppo. Il fatto che sia aggrovigliato il catetere in addome può essere trascurabile.
I residui del vecchio catetere anch'essi possono non essere rilevanti.
In ogni caso è necessario capire se i dolori addominali possono trovare altre cause, in quanto difficilmente potrà essere responsabile il catetere.
Cordialmente
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta dottore.
Siamo già stati all'ospedale che è intervenuto in urgenza e anche lì i medici sono del parere che non è un problema di neurochirurgia. Il problema però si è presentato da allora. Mi pare di capire che la formazione di aderenze in età adulta comunque non è poi così comune e questo mi rammarica non poco.. questi dolori le precludono una vita "normale"! E nessun medico sa in effetti che pesci prendere.
A quale specialista ci consiglia di rivolgerci?
Siamo già stati all'ospedale che è intervenuto in urgenza e anche lì i medici sono del parere che non è un problema di neurochirurgia. Il problema però si è presentato da allora. Mi pare di capire che la formazione di aderenze in età adulta comunque non è poi così comune e questo mi rammarica non poco.. questi dolori le precludono una vita "normale"! E nessun medico sa in effetti che pesci prendere.
A quale specialista ci consiglia di rivolgerci?
[#3]
Non so dirLe molto a distanza. Mi sembra molto strano che si siano formate aderenze per la presenza del catetere tali da produrre dolori addominali. Le conviene consultare un chirurgo addominale.
Nel caso dovesse essere necessario un intervento per liberare il catetere per esempio dalle anse intestinali, si dovrà procedere e non è detto che si formino aderenze significative.
Nel caso dovesse essere necessario un intervento per liberare il catetere per esempio dalle anse intestinali, si dovrà procedere e non è detto che si formino aderenze significative.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.7k visite dal 02/01/2018.
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