Discopatia e staminali

Salve gentili dottori.. ho bisogno di un vostro parere, riguardo l'uso delle staminali sulle discopatie. Ho letto diversi articoli che parlano appunto dell'effetto riparatore che le staminali hanno su un disco "malato" precedentemente operato (nel mio caso) discopatia grave etc. Qualcuno già sta iniziando a mettere in uso questa metodica, così si legge, io personalmente vorrei sentire i vostri pareri, pericoli, vantaggi, mito o realtà, che sicuramente hanno più credibilità del panettiere vicino a casa, o del meccanico sapientone.. mi affido alla vostra sapienza.. grazie in anticipo.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gli studi in tale campo sono ancora a livello sperimentale, ma allo stato attuale, non si vedrebbe un reale vantaggio.
E' una procedura lunga che comporta almeno due interventi chirurgici e il disco sostituito con cellule staminali non è esente dal poter erniare nuovamente.
Al momento le tecniche chirurgiche per le discopatie sono efficaci e durature.

Con cordialità
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Utente
Utente
Dottore, intanto la ringrazio per avermi risposto.
È vero ciò che lei dice, ancora si parla di "sperimentazione". Lei parla di procedure odierne efficaci e durature, ma ormai l' informazione è alla portata di tutti, ed è oggettivo che la percentuale maggiore degli interventi di stabilizzazione con barre, distanziatori e cage, spessissimo non risolvono il problema, anzi, addiritura peggiorano la situazione, portanto al paziente, nuovi dolori, o dolore ancor peggiore. Anzi si legge che questa procedura è in fase di abbandono, per i risultati non sperati. Il disco rigenerato con le staminali non è esente da ernia questo è vero! Ma questo vale per ogni disco sano della colonna! Inoltre dottore come si può dire non sarebbe un reale vantaggio? È già in uso questa metodica, un paziente giovane come me, di anni 27 affetto da discopatia, non vorrebbe dei ferri fissati sulla colonna, per tutta la vita, che a lungo andare danneggiano i dischi superiori, facendoli erniare per via della rigidità, ma si affiderebbe alla scienza del futuro, cioè far sì che il proprio organismo rigeneri il disco autonomamente. Qualcuno in Italia sta già utilizzando questa metodica, ma ho notato che molti chirurghi tendono a sminuirla, e non capisco il perchè!!! Inoltre l' intervento che lei cita sulle staminali, non sono interventi invasivi, e sono molto meno traumatici di quelli odierni.. grazie dottore.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Lei crede di essere ben informato su metodi e tecniche terapeutici, ma non è così.
Secondo Lei le cellule staminali come sarebbero introdotte nell'organismo? Per bocca? Per iniezione endovenosa o intramuscolare?

I chirurghi che tendono a disminuire la metodica con staminali è perché, allo stato attuale , non funziona.

I pazienti che hanno subito l'intervento di stabilizzazione e stanno male o non erano da stabilizzare o sono stati operati male.
I sistemi di stabilizzazione non sono "ferri", ma strumenti in titanio e non comportano alcuna intolleranza al pari degli impianti dentali.

Le spiego brevemente l'iter di una terapia con staminali:
1) bisogna rimuovere il disco malato (con un intervento chirurgico)
2) non si possono inserire contemporaneamente le cellule staminali. per cui nel caso bisogna stabilizzare la colonna
3) Una volta eseguita tutta la procedura per rendere impiantabili le staminali (un paio di mesi) si dovrà fare un nuovo intervento per inserirle nello spazio discale ( e siamo a 2 interventi)

Lei concorda che il disco rigenerato con le staminali può erniare al pari degli altri dischi. Quindi perché rischiare un terzo o quarto intervento, quando la patologia discale si può risolvere con uno solo?

Cordialità ed Auguri per il Nuovo Anno