Aneurisma cerebrale
Buonasera, chiedo scusa se non è la sezione corretta.
Ho 23 anni, e avrei una domanda riguardo gli aneurismi cerebrali. Sono davvero in ansia e spaventata dalla possibilità di averne e che succeda qualcosa, anche se so (come ha detto anche la mia dottoressa), che sono ansiosa e quindi mi preoccupo.
Quello che vorrei sapere è : ci possono essere dei sintomi che indichino la sua presenza? Se si quali?
E qual è l'incidenza nella popolazione di questo evento? Io ho la pressione generalmente bassa, non fumo, non bevo se non occasionalmente.
Inoltre, è vero che esso è più che altro acquisito nel corso della vita a causa di alcuni aspetti?
Vi ringrazio anticipatamente.
Buon lavoro
Ho 23 anni, e avrei una domanda riguardo gli aneurismi cerebrali. Sono davvero in ansia e spaventata dalla possibilità di averne e che succeda qualcosa, anche se so (come ha detto anche la mia dottoressa), che sono ansiosa e quindi mi preoccupo.
Quello che vorrei sapere è : ci possono essere dei sintomi che indichino la sua presenza? Se si quali?
E qual è l'incidenza nella popolazione di questo evento? Io ho la pressione generalmente bassa, non fumo, non bevo se non occasionalmente.
Inoltre, è vero che esso è più che altro acquisito nel corso della vita a causa di alcuni aspetti?
Vi ringrazio anticipatamente.
Buon lavoro
[#1]
La sezione è quella della neurochirurgia e gli aneurismi cerebrali chi dovrebbe, secondo Lei, trattarli?
Purtroppo non ci sono quasi mai segni clinici che facciano sospettare la presenza di un aneurisma non rotto, a meno che non sia di grandi dimensioni (aneurisma gigante) e che quindi si comporti come un processo espansivo (tumore) con compressione su aree cerebrali funzionali.
Nel caso invece di rottura di aneurisma il quadro può presentarsi molto grave, ma spesso si caratterizza con una fortissima cefalea nucale.
In tali casi compaiono segni clinici molto sospetti come la rigidità del collo e pertanto la diagnosi va posta in pochissime ore.
L'incidenza nella popolazione varia, a seconda delle statistiche dal 5 all'8%.
Nella maggior parte dei casi gli aneurismi sono congeniti, ma possono formarsi nell'arco della vita a seguito di molti fattori che sarebbe qui lungo elencare (ipertensione, diabete e altre patologie)
Ma perché Le è venuto in mente che Lei possa essere portatrice di un aneurisma?
Purtroppo non ci sono quasi mai segni clinici che facciano sospettare la presenza di un aneurisma non rotto, a meno che non sia di grandi dimensioni (aneurisma gigante) e che quindi si comporti come un processo espansivo (tumore) con compressione su aree cerebrali funzionali.
Nel caso invece di rottura di aneurisma il quadro può presentarsi molto grave, ma spesso si caratterizza con una fortissima cefalea nucale.
In tali casi compaiono segni clinici molto sospetti come la rigidità del collo e pertanto la diagnosi va posta in pochissime ore.
L'incidenza nella popolazione varia, a seconda delle statistiche dal 5 all'8%.
Nella maggior parte dei casi gli aneurismi sono congeniti, ma possono formarsi nell'arco della vita a seguito di molti fattori che sarebbe qui lungo elencare (ipertensione, diabete e altre patologie)
Ma perché Le è venuto in mente che Lei possa essere portatrice di un aneurisma?
[#2]
Utente
Grazie per la tempestiva ed esauriente risposta dottore.
In realtà è una paura che ho da un po', senza motivi fisici che mi portino a pensarlo, è che è partito tutto da attacchi di panico con conseguente ipocondria insorti circa un anno e mezzo fa e curati da uno psichiatra. Purtroppo ogni tanto questi pensieri ansiosi tornano, meno intrusivi ed influenti nei cofronti del mio umore rispetto a mesi fa. In questo caso, una notizia in tv mi ha fatta tornare un tornare in questa paura. La mia dottoressa per prima mi dice che ci sono le stesse probabilità che capiti, se non meno, di avere un incidente in auto, ma non per questo smetto di uscire. Ha ragione su questo? Sono paure dovute all'ansia?
In ogni caso, per quanto so essere sbagliato chiederlo in caso di ipocondria : le probabilità che mi capiti sono davvero basse?
Grazie.
In realtà è una paura che ho da un po', senza motivi fisici che mi portino a pensarlo, è che è partito tutto da attacchi di panico con conseguente ipocondria insorti circa un anno e mezzo fa e curati da uno psichiatra. Purtroppo ogni tanto questi pensieri ansiosi tornano, meno intrusivi ed influenti nei cofronti del mio umore rispetto a mesi fa. In questo caso, una notizia in tv mi ha fatta tornare un tornare in questa paura. La mia dottoressa per prima mi dice che ci sono le stesse probabilità che capiti, se non meno, di avere un incidente in auto, ma non per questo smetto di uscire. Ha ragione su questo? Sono paure dovute all'ansia?
In ogni caso, per quanto so essere sbagliato chiederlo in caso di ipocondria : le probabilità che mi capiti sono davvero basse?
Grazie.
[#4]
Ma perché deve pensare a un aneurisma cerebrale? Allora potrebbe pensare anche a un aneurisma addominale, a un tumore cerebrale o al fegato o all'utero.
Se non ha sintomi deve stare tranquilla, ma una ulteriore possibilità ci sarebbe : fare una RM encefalo che sicuramente lo escluderà.
Non si faccia ora prendere dall'ansia o dal panico per quello che sto per dirLe.
Ammesso e non concesso che la RM reperti un aneurisma, esso andrà trattato.
Al giorno d'oggi pressoché tutti i tipi di aneurismi vengono "operati" con tecnica mininvasiva, ovvero senza aprire il cranio, utilizzando la tecnica di "chiudere" la sacca dell'aneurisma e quindi evitare la rottura, inserendo in essa del materiale metallico con un catetere introdotto nell'arteria femorale e spinto fino all'arteria che è sede della dilatazione aneurismatica.
Si tranquillizzi
Una buona serata per stasera e per quelle successive
Se non ha sintomi deve stare tranquilla, ma una ulteriore possibilità ci sarebbe : fare una RM encefalo che sicuramente lo escluderà.
Non si faccia ora prendere dall'ansia o dal panico per quello che sto per dirLe.
Ammesso e non concesso che la RM reperti un aneurisma, esso andrà trattato.
Al giorno d'oggi pressoché tutti i tipi di aneurismi vengono "operati" con tecnica mininvasiva, ovvero senza aprire il cranio, utilizzando la tecnica di "chiudere" la sacca dell'aneurisma e quindi evitare la rottura, inserendo in essa del materiale metallico con un catetere introdotto nell'arteria femorale e spinto fino all'arteria che è sede della dilatazione aneurismatica.
Si tranquillizzi
Una buona serata per stasera e per quelle successive
[#5]
Utente
Ha ragione dottore, non so perché mi sia fissata proprio su questo. Ho parlato e chiesto anche io al mio medico per qualche metodo per verificare, ma mi è stato detto che per qualsiasi cosa mi venisse in mente di poter soffrire potrei fare esami, ma cosi passerei la vita a fare esami... Mi ha fatto riflettere.
Mi somo anche fatta una domanda:perché nessuna delle persone che conosco si fa queste domande, né tantomeno va a farsi esami senza motivi specifici?
Cercherò di tranquillizzarmi.
Grazie ancora
Mi somo anche fatta una domanda:perché nessuna delle persone che conosco si fa queste domande, né tantomeno va a farsi esami senza motivi specifici?
Cercherò di tranquillizzarmi.
Grazie ancora
[#6]
Utente
Dottore le faccio solo un'altra domanda: soffro di bruxismo e spesso per tutto il giorno mi "mordo" l'interno delle guance. Questo penso mi causi delle fitte agli occhi, particolarmente al destro. Può essere? Anche l'aria fredda accentua le fitte. O crede che questo fastidio possa essere sintomo di altro più grave?
Grazie
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 8.1k visite dal 21/11/2017.
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