Idrope cocleare e arnold chiari 1 ?

Buonasera, è quasi un’anno vivo in questa particolare situazione: nel settembre 2016 inizio a sentire un senso di ovatta mento all’orecchio sx, e in generale un gonfiore in testa, come una sensazione di palloncino che gonfia. Data l’intermittenza dei sintomi, lascio un perdere e sino a gennaio non si presentano.
Il 27 gennaio2017, dopo un periodo di forte stress lavorativo, si ripropone questa sensazione, questa volta però dopo un paio di giorni avviene una cosa nuova: distorsione del suono e perdita di udito a sx, e in generale come una sensazione di avere una pietra in testa. Mi reco dall’otorino che mi parla di idrope cocleare e di sindrome di Ménière e mi prescrive una risonanza magnetica dal quale si evince una malformazione Chiari 1 di cui ero già a conoscenza dal 2010. Novità rispetto a quest’ultima, un piccolo puntino visibile in corrispondenza di una “ampia protusione discale che imponta il sacco durale” in c4-c5.
Otorino mi manda da neurochirurgo escludendo Ménière per mancanza vertigini. Visita presso vari neurochirurghi che attestano malformazione Chiari 1 è una discesa delle tonsille cerebellari di 9- 10 mm, ma notano anche assenza di altri problemi neurologici (prove eon normalissime). Mi consigliano intervento, ma rimangono dubbiosi su natura idrope. Nuova risonanza su tutta colonna vertebrale rileva anche midollo ancorato, filum ispessito e fibrolipoma per cui mi viene consigliato intervento di resezione filum. Ad oggi i sintomi principali che ho sono sempre legati ad orecchio, con fasi alterne, in momenti senso di ovattamento e di liquido sembra attenuarsi,in altri aumenta con scatenarsi di acufeni in concomitanza. Per ora nessun altro sintomo neurologico in evidenza.
La mia domanda è questa: quanto posso realmente escludere una forma atipica di Ménière? Perché con il passare del tempo a me sembrerebbero coincidere i sintomi più con quest’ultima che con una sindrome di Chiari, anche confrontandomi con altri malati. Grazie a chi mi risponderà
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Egregio Utente,
vi sono taluni punti da chiarire nel suo resoconto anamnestico: che cosa intende per "piccolo puntino visibile in corrispondenza di una “ampia protrusione discale che impronta il sacco durale” in C4-C5"?
Lei non soffre di vertigini (disturbo mai citato) ma allora chi ha formulato la diagnosi di sindrome di Meniere?
In base a quali disturbi neurologici le hanno consigliato l'intervento a carico del filum terminale?
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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Utente
Utente
Grazie per avermi risposto. Allora, il “puntino” che si vede dalla rm qualche neurochirurgo l’ha collegato ad una mielopati degenerativa legata all’ernia cervicale, altri mi hanno parlato di idromielia o minima siringa, mettendola più in relazione alla malformazione di chiari. Le vertigini non le ho come in generale risultano corrette tutte le prove neurologiche obiettive. Il problema è sopratutto legato all’orecchio sinistro,acufene molto forte, senso di pienezza, ovattamente distorsione del suono e senso di pressione alle ossa della nuca immediatamente dietro orecchio sinistro. Sintomi a volte percepiti in maniera molto più lieve e sensa distorsione del suono a sinistra. Di Ménière inizialmente mi hanno parlato gli otorini al presentarsi dei sintomi. in generale tutto hanno avuto sempre difficoltà a collegare espressamente questi sintomi all’armold Chiari.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Se per questi sintomi intende il senso di udito ovattato, La rassicuro che non è da porsi in relazione al grado lieve di Chiari che le è stato diagnosticato. Il sospetto che il puntino potesse essere una minima espressione di siringomielia l'ho avuto subito, leggendo il suo resoconto. Ma se non soffre di disturbi sensitivi agli arti, stia senza pensieri. Io le suggerisco di approfondire la problematica in ambito otoiatrico.
Cordiali saluti
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