Stenosi canale cervicale
Buonasera, avrei bisogno di un parere su una complicazione avuta da mio padre durante un intervento di stenosi cervicale. Durante l'operazione mio padre ha avuto un arresto cardiaco causato da una grande emorragia. Fatta trasfusione e rianimato l'operazione si è conclusa. Ora si trova in terapia intensiva e non reagisce. È fuori sedazione da più di tre giorni ma non ha nessun tipo di reazione. La tac non evidenzia nessun danno cerebrale. Stiamo aspettando la risonanza magnetica. Ora avrei due domande, per quanto possiate aiutarmi. È possibile che un intervento di questo tipo causi un emorragia di quasi due litri di sangue? Secondo voi ci sono speranze, anche se con tempi lenti, che si possa riprendere o dopo tutto questo tempo ormai possiamo perdere le speranze?
Grazie in anticipo
Grazie in anticipo
[#1]
Gentile signora,
comprenderà che a distanza un caso del genere è difficile da inquadrare senza conoscere molti dettagli.
Che tipo di tecnica e di approccio è stato usato per la stenosi cervicale? La via anteriore o la via posteriore ?
Una profusa emorragia tale da creare l'arresto cardiaco e lo stato di coma sarebbe inspiegabile salvo pensare alla accidentale lesione di un grosso vaso arterioso (arteria carotide, arteria vertebrale).non prontamente riparato.
Se si è verificato un tale evento il cervello ha certamente subito dei danni che però dovrebbero evidenziarsi già alla TC.
Resto disponibile per darLe eventuali ulteriori chiarimenti e, ovviamente, di riceverli.
Con cordialità e auguri per Suo padre
comprenderà che a distanza un caso del genere è difficile da inquadrare senza conoscere molti dettagli.
Che tipo di tecnica e di approccio è stato usato per la stenosi cervicale? La via anteriore o la via posteriore ?
Una profusa emorragia tale da creare l'arresto cardiaco e lo stato di coma sarebbe inspiegabile salvo pensare alla accidentale lesione di un grosso vaso arterioso (arteria carotide, arteria vertebrale).non prontamente riparato.
Se si è verificato un tale evento il cervello ha certamente subito dei danni che però dovrebbero evidenziarsi già alla TC.
Resto disponibile per darLe eventuali ulteriori chiarimenti e, ovviamente, di riceverli.
Con cordialità e auguri per Suo padre
[#2]
Utente
Buongiorno dottore e grazie per la sua risposta. L'operazione è stata fatta da dietro in quanto la stenosi era molto accentuata. Anche in questo caso c'è la possibilità che abbiano reciso qualche arteria importante? Dalla tac non risulta nessuna lesione ma la risonanza ha evidenziato qualcosa di minimo (dovrà essere nuovamente effettuata in quanto non si è certi della cosa). Nonostante ciò i dottori della terapia intensiva non si spiegano perché non reagisca in nessun modo.
Ringrazio in anticipo
Buona giornata
Ringrazio in anticipo
Buona giornata
[#3]
Se l'intervento è stato effettuato per via posteriore, il sospetto è che sia stata lesa una delle due arterie vertebrali.
Quel "qualcosa di minimo" alla RM potrebbe essere una ischemia, ma a distanza non posso confermarlo.
Nell'approccio posteriore il rischio di ledere la vertebrale sussiste ma è veramente molto basso.
Qualora si verificasse, il chirurgo deve essere in grado di provvedere, attuando tutte le procedure per ottenere una emostasi valida.
Spesso ciò è di drammatica difficoltà, ma bisognerebbe capire come sia stato possibile ledere l'arteria.
Quel "qualcosa di minimo" alla RM potrebbe essere una ischemia, ma a distanza non posso confermarlo.
Nell'approccio posteriore il rischio di ledere la vertebrale sussiste ma è veramente molto basso.
Qualora si verificasse, il chirurgo deve essere in grado di provvedere, attuando tutte le procedure per ottenere una emostasi valida.
Spesso ciò è di drammatica difficoltà, ma bisognerebbe capire come sia stato possibile ledere l'arteria.
[#4]
Utente
Buongiorno Dottore, Le scrivo a distanza di qualche giorno per informarla sul progredire delle condizioni di mio padre. Si è svegliato dal coma, apre gli occhi ed ha momenti in cui è più attivo ed altri meno. Il problema è che non si muove, muove solo la testa. I dottori mi hanno informato che dall'ultima risonanza si evidenzia un danno a livello cervicale che non era presente nella prima risonanza. Non riescono a capire come si sia formato e cosa sia di preciso. Ora le vorrei chiedere, è possibile che un arresto cardiaco vada a rovinare altro che non sia le cellule del cervello? Non potrebbe essere un danno causato da un operazione sbagliata?
Grazie in anticipo
Grazie in anticipo
[#5]
Gentile ragazza,
la RM certamente descrive le caratteristiche del danno "a livello cervicale" e Lei dovrebbe quanto meno ricopiare con esattezza il referto.
Un grave stato di shock può danneggiare anche il midollo spinale, ma sarebbe da chiarire cosa ha prodotto l'emorragia.
Il fatto che non muove gli arti può essere in effetti espressione di un danno al midollo cervicale, ma per capirne i motivi, in verità sospetti di un danno durante le manovre chirurgiche, è necessaria una valutazione oggettiva del caso, consultando le cartelle cliniche e visitando il paziente.
Resto disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti
la RM certamente descrive le caratteristiche del danno "a livello cervicale" e Lei dovrebbe quanto meno ricopiare con esattezza il referto.
Un grave stato di shock può danneggiare anche il midollo spinale, ma sarebbe da chiarire cosa ha prodotto l'emorragia.
Il fatto che non muove gli arti può essere in effetti espressione di un danno al midollo cervicale, ma per capirne i motivi, in verità sospetti di un danno durante le manovre chirurgiche, è necessaria una valutazione oggettiva del caso, consultando le cartelle cliniche e visitando il paziente.
Resto disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2k visite dal 31/10/2017.
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