Esito RMN per una vecchia ernia
Buongiorno, rapidamente vi spiego la mia storia.
L'anno scorso ho avuto un'ernia espulsa e migrata verso l'alto, in L5-S1.
Dopo un consulto del neurochirurgo, ho fatto una terapia specifica con l'aggiunta di RPG. I risultati si sono visti poi dopo qualche mese e sembravo stare meglio.
Dopo un anno esatto, a fine Giugno 2017, ho avuto un'altra fitta nella stessa zona, meno forte della precedente, ma che comunque mi ha costretto ad un lungo periodo di riposo.
Dopo un paio di mesi, avendo senso di debolezza ed instabilità (inoltre non riesco ad abbassarmi correttamente ed ho sempre un dolore costante anche se sopportabile), nella zona lombare, con l'aggiunta di un dolore nella parte centrale della schiena (in mezzo alle scapole per capirci), ho consultato un fisiatra, che con una visita ha escluso ernie e mi ha consigliato terapie, consistenti in massaggi decontratturanti ed esercizi di respirazione e di tonificazione, per stendere e rinforzare la muscolatura.
Dopo 7 trattamenti la situazione è rimasta lo stessa, ed il medico di base mi ha consigliato una RMN.
Fatta la RMN, sono tornato dal medico di base, che ha escluso sia l'intervento chirurgico, sia un altro trattamento con siringhe (muscoril+dicloreum). Mi ha solo consigliato di continuare con i massaggi, gli esercizi e di iscrivermi in piscina.
Io proprio in piscina ho avuto la fitta (fine giugno), semplicemente nuotando a stile libero. Per cui mi chiedo se è davvero corretto andare a fare nuoto.
Inoltre vorrei riportarvi l'esito della RMN, per capire se fidarmi o meno del medico di base, oppure fare una visita specialistica da un neurochirurgo per approfondire la situazione.
Esito RMN:
Conservata la fisiologica lordosi lombare.
Regolare allineamento dei corpi vertebrali sul muro anteriore e posteriore.
Minima riduzione dello spazio intersomatico L5-S1 per note degenerative del disco intersomatico vi compreso.
In L5-S1 si rileva minima protrusione discale ad ampio raggio determinante impronta sul sacco durale e minima riduzione degli spazi foraminali piu evidente a destra.
Non ernie.
Canale vertebrale di ampiezza conservata.
Non edema dell'osso spongioso nè cedimenti somatici.
Regolare l'intensità del cono midollare.
Grazie mille.
L'anno scorso ho avuto un'ernia espulsa e migrata verso l'alto, in L5-S1.
Dopo un consulto del neurochirurgo, ho fatto una terapia specifica con l'aggiunta di RPG. I risultati si sono visti poi dopo qualche mese e sembravo stare meglio.
Dopo un anno esatto, a fine Giugno 2017, ho avuto un'altra fitta nella stessa zona, meno forte della precedente, ma che comunque mi ha costretto ad un lungo periodo di riposo.
Dopo un paio di mesi, avendo senso di debolezza ed instabilità (inoltre non riesco ad abbassarmi correttamente ed ho sempre un dolore costante anche se sopportabile), nella zona lombare, con l'aggiunta di un dolore nella parte centrale della schiena (in mezzo alle scapole per capirci), ho consultato un fisiatra, che con una visita ha escluso ernie e mi ha consigliato terapie, consistenti in massaggi decontratturanti ed esercizi di respirazione e di tonificazione, per stendere e rinforzare la muscolatura.
Dopo 7 trattamenti la situazione è rimasta lo stessa, ed il medico di base mi ha consigliato una RMN.
Fatta la RMN, sono tornato dal medico di base, che ha escluso sia l'intervento chirurgico, sia un altro trattamento con siringhe (muscoril+dicloreum). Mi ha solo consigliato di continuare con i massaggi, gli esercizi e di iscrivermi in piscina.
Io proprio in piscina ho avuto la fitta (fine giugno), semplicemente nuotando a stile libero. Per cui mi chiedo se è davvero corretto andare a fare nuoto.
Inoltre vorrei riportarvi l'esito della RMN, per capire se fidarmi o meno del medico di base, oppure fare una visita specialistica da un neurochirurgo per approfondire la situazione.
Esito RMN:
Conservata la fisiologica lordosi lombare.
Regolare allineamento dei corpi vertebrali sul muro anteriore e posteriore.
Minima riduzione dello spazio intersomatico L5-S1 per note degenerative del disco intersomatico vi compreso.
In L5-S1 si rileva minima protrusione discale ad ampio raggio determinante impronta sul sacco durale e minima riduzione degli spazi foraminali piu evidente a destra.
Non ernie.
Canale vertebrale di ampiezza conservata.
Non edema dell'osso spongioso nè cedimenti somatici.
Regolare l'intensità del cono midollare.
Grazie mille.
[#1]
Egr. signore,
Non ho capito se la RM di cui ha riportato il referto è stata effettuata un anno fa o è più recente.
Se Lei è in possesso di due RM sarebbe utile confrontarne le immagini.
In ogni caso una visita dal neurochirurgo è indispensabile perché a livello della colonna vertebrale non c'è solo la patologia discale che può essere responsabile di sintomi simili a quelli che riferisce.
A distanza non posso esprimere alcun giudizio diagnostico né tantomeno terapeutico.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti
Non ho capito se la RM di cui ha riportato il referto è stata effettuata un anno fa o è più recente.
Se Lei è in possesso di due RM sarebbe utile confrontarne le immagini.
In ogni caso una visita dal neurochirurgo è indispensabile perché a livello della colonna vertebrale non c'è solo la patologia discale che può essere responsabile di sintomi simili a quelli che riferisce.
A distanza non posso esprimere alcun giudizio diagnostico né tantomeno terapeutico.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 14/10/2017.
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