Recidiva post-intervento microdiscectomia l5-s1

Buongiorno,

Sono un paziente di 41 anni. Dopo 10 anni di sofferenze causate da una lombosciatalgia cronica, unita a sintomi di cruralgia, dovuti a un'ernia discale l5-S1, trattati con terapia farmacologica, denervazione delle faccette articolari e fisioterapia (tutte senza successo) mi sottopongo a intervento di microdiscectomia in data 22/05/2017 c/o l'ospedale di Lanciano. Dopo circa due settimane dall'intervento comincio ad accusare di nuovo dolori cronici e intensi alla gamba destra che peggiorano con il passare del tempo. Oltre a ciò, comincio ad accusare dolori anche alla gamba sinistra. La situazione clinica è tale da impedirmi perfino di effettuare la normale terapia riabilitativa prevista. Il neurochirurgo che mi ha operato mi prescrive una nuova risonanza magnetica lombare senza contrasto, effettuata in data 07/09/2017, il cui risultato è il seguente: Aspetto disomogeneamente iperintenso dei tessuti molli della regione lombo-sacrale in sede mediana-paramediana posteriore a dx e dell'arco neurale posteriore dx di S1 in esiti di intervento chirurgico per ernia discale. In esiti di intervento chirurgico attualmente il disco intervertebrale in L5-S1 appare ridotto di spessore e con segnale diffusamente ipointenso; permane una piccola componente discale posteriore che protrude nel canale vertebrale e giunge a contatto in un punto con la superficie ventrale del sacco durale. Perdita della concavità del profilo posteriore del disco intervertebrale L4-L5 come per bulging iniziale. Sfumato edema dell'osso subcondrale delle superfici articolari contrapposte in L5-S1, in sede anteriore. Regolare per morfologia ed intensità di segnale il cono midollare spinale la cui estremità distale è apprezzabile a livello di L1. Canale vertebrale e forami di coniugazione di ampiezza regolare. Non listesi vertebrale.
Il chirurgo che mi ha operato ha trovato la risonanza "soddisfacente" e non si spiega il peggioramento del quadro clinico, tanto che mi ha invitato a tornare a visita c/o il centro di terapia del dolore di Chieti, nel quale ero in cura prima dell'intervento chirurgico. Ho effettuato un'altra visita neurochirurgica con un altro specialista c/o l'Istituto neurologico Besta di Milano, che mi ha invece detto che dalla nuova risonanza si evince la presenza di una recidiva erniaria (con componente prettamente a dx ma in parte anche a sx) e mi ha consigliato di sottopormi ad un ulteriore intervento di microdiscectomia, senza però assicurarmi una completa risoluzione del problema, visto che il mio disco potrebbe essere soggetto a un nuovo episodio di recidiva erniaria. Poiché la sintomatologia è altamente invalidante e mi impedisce di andare al lavoro ormai da mesi e mi provoca anche una nausea intensa, vorrei chiedere se una nuova operazione è effettivamente la strada corretta da seguire o se esistono altre possibilità di cura e/o di intervento diverse da quelle da me già effettuate.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Prima di pensare subito ad un reintervento di microdiscectomia, tenterei ancora con un trattamento conservativo (tipo ionoforesi con fans, terapia enterale e paranterale con anti-infiammatori...).
Solo in caso di fallimento anche del trattamento conservativo, rivaluterei la situazione anche con la prospettiva di un reintervento; in questo caso terrei presente, per la minore invasività e per la più veloce e più completa ripresa, anche, o soprattutto, un interevnto con tecnica mininvasiva in anestesia locale con sedazione.
Per completezza, La invito a leggere, sulla mia pagina blog di questo sito, gli articoli che ho pubblicato sull'argomento.
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

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Utente
Utente
Gent.le Dottore, grazie per la risposta.
Lei pensa dunque che un ulteriore intervento di microdiscectomia può presentare dei seri rischi?
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Riparliamone fra alcune settimane/qualche mese.
Cordialità.