Ernia cervicale c6-c6
Buona sera.
6 mesi fa ho iniziato ad avete dolori dietro scapola destra, dolori che con il tempo si sono estesi (a destra) a braccio, gomito, polso e dorso della mano. Fitte da far piangere.
RM ha evidenziato ernia cervicale C6-C7 e protrusioni C4_C5 e C5-C6.
Neurochirurgo ha commentato che si tratta di ernia molle; mi ha prescritto 2 settimane di iniezioni di cortisone precisando che qualora le iniezioni non avessero fatto effetto allora era consigliabile intervento chirurgico.
Non è stata contemplata situazione intermedia (ossia quella in cui mi trovo ora, appena terminata la cura di cortisone): sto decisamente meglio (basta fitte da piangere) ma non sto bene (a volte avverto formicolio alla mano destra, impressione di ridotta sensibilità + una certa difficoltà nei movimenti fini, tipo scrivere con una matita).
Che cosa consiglia?
attendendo può essere che la mia situazione continui ad evolvere positivamente fino a completa guarigione?
Il neurochirurgo mi ha detto che l'intervento è a rischio quasi 0: che motivi ci sarebbero quindi per aspettare?
Aspiro a riprendere attività sportiva (corsa)
In tale ottica meglio intervenire? Sequele nel medio-lungo periodo?
Grazie e cordiali saluti
6 mesi fa ho iniziato ad avete dolori dietro scapola destra, dolori che con il tempo si sono estesi (a destra) a braccio, gomito, polso e dorso della mano. Fitte da far piangere.
RM ha evidenziato ernia cervicale C6-C7 e protrusioni C4_C5 e C5-C6.
Neurochirurgo ha commentato che si tratta di ernia molle; mi ha prescritto 2 settimane di iniezioni di cortisone precisando che qualora le iniezioni non avessero fatto effetto allora era consigliabile intervento chirurgico.
Non è stata contemplata situazione intermedia (ossia quella in cui mi trovo ora, appena terminata la cura di cortisone): sto decisamente meglio (basta fitte da piangere) ma non sto bene (a volte avverto formicolio alla mano destra, impressione di ridotta sensibilità + una certa difficoltà nei movimenti fini, tipo scrivere con una matita).
Che cosa consiglia?
attendendo può essere che la mia situazione continui ad evolvere positivamente fino a completa guarigione?
Il neurochirurgo mi ha detto che l'intervento è a rischio quasi 0: che motivi ci sarebbero quindi per aspettare?
Aspiro a riprendere attività sportiva (corsa)
In tale ottica meglio intervenire? Sequele nel medio-lungo periodo?
Grazie e cordiali saluti
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Gentile Signora,
ovviamente è difficile poter dare in un consulto online un parere che possa essere dirimente per la Sua diatriba (operare o aspettare?). Il reperto di un'ernia intra-foraminale con un coerente ed evidente quadro clinico di sindrome radicolopatica sarebbe in se una sufficiente indicazione a trattamento chirurgico, ma se la terapia anti-infiammatoria ha già sortito un benefico effetto Lei potrebbe anche valutare di vedere in follow-up cosa accade. Nell'attesa, sarebbe molto consigliabile eseguire un esame elettromiografico a carico dell'arto superiore interessato dai disturbi.
Cordialmente
ovviamente è difficile poter dare in un consulto online un parere che possa essere dirimente per la Sua diatriba (operare o aspettare?). Il reperto di un'ernia intra-foraminale con un coerente ed evidente quadro clinico di sindrome radicolopatica sarebbe in se una sufficiente indicazione a trattamento chirurgico, ma se la terapia anti-infiammatoria ha già sortito un benefico effetto Lei potrebbe anche valutare di vedere in follow-up cosa accade. Nell'attesa, sarebbe molto consigliabile eseguire un esame elettromiografico a carico dell'arto superiore interessato dai disturbi.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 916 visite dal 01/10/2017.
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