Cisti interna al canale vertebrale
Salve a tutti.
Prima di tutto, voglio ringraziarvi per la vostra disponibilità e generosità nell'impiegare parte del vostro tempo su questo forum per offrire un servizio così utile.
Ciò detto, la mia domanda riguarda il referto di una recente RMN lombare. Durante gennaio 2017, mia madre (58 anni) ha iniziato a soffrire di dolori anche abbastanza acuti alla parte inferiore del corpo (specialmente le gambe). Un esame di RMN ha rivelato l'origine di questi dolori--copio qui il referto delle clinica, cosicché voi possiate avere il quadro più completo che posso fornirvi (visto che non posso mostrare le lastre).
Lo studio è stato condotto con tecnica TSE per immagini persate in T1, T2 sul piano sagittale ed assiale.
A livello dello spazio intersomatico L5-S1, presenza di protusione dell'anulus fibrosus ad espressione mediana posteriore.
A livello dello spazio intersomatico L4-L5, presenza di ernia discale contenuta mediana posteriore.
Spondilolistesi di L3 su L4 con scivolamento posteriore del disco intersomatico; allo stesso livello è possibile documentare una ipertrofia degenerativa di tipo artrosico delle faccette articolari
A livello dello spazio intersomaitico L2-L3, presenza di protusione discale intraforaminale sinistra nell'ambito di un disco globalmente protruso.
A livello dello spazio intersomatico D11-D12, presenza di protusione dell'anulus fibrosus ad espressione mediana posteriore; allo stesso livello è possibile documentare un modesto avvallamento del margine superiore di D12.
A carico dello speco vertebrale, in corrispondenza di L3-L4, in sede postero parameridiana di destra, presenza di dubbia area rotondeggiante, iso ipointensa nelle immagini pesate in T1, d iperintensa in T2, che potrebbe innescare il dubbio di immagine cistica a verosimile presenza di ligamento giallo, e che determina un'impronta sulle radici della cauda in sede laterale di destra.
L'ultimo paragrafo descrive quello che a mia madre è stato detto essere la causa dei suoi dolori. Ora, ci stiamo già preparando a consultare un neurochirurgo per ascoltare la sua opinione, ma mi farebbe piacere sentire anche quella di altri medici (perché è stato detto che l'intervento è molto delicato, e abbastanza rischioso). Premettendo che è stato dato per pressoché certo che la formazione non è tumorale, potrebbe questa ipotetica cisti degenerare? A quali conseguenze potrebbe portare? A che punto l'asportazione diverrebbe necessaria?
Grazie in anticipo per le vostre risposte e per il vostro tempo,
Tommaso Sammarco
Prima di tutto, voglio ringraziarvi per la vostra disponibilità e generosità nell'impiegare parte del vostro tempo su questo forum per offrire un servizio così utile.
Ciò detto, la mia domanda riguarda il referto di una recente RMN lombare. Durante gennaio 2017, mia madre (58 anni) ha iniziato a soffrire di dolori anche abbastanza acuti alla parte inferiore del corpo (specialmente le gambe). Un esame di RMN ha rivelato l'origine di questi dolori--copio qui il referto delle clinica, cosicché voi possiate avere il quadro più completo che posso fornirvi (visto che non posso mostrare le lastre).
Lo studio è stato condotto con tecnica TSE per immagini persate in T1, T2 sul piano sagittale ed assiale.
A livello dello spazio intersomatico L5-S1, presenza di protusione dell'anulus fibrosus ad espressione mediana posteriore.
A livello dello spazio intersomatico L4-L5, presenza di ernia discale contenuta mediana posteriore.
Spondilolistesi di L3 su L4 con scivolamento posteriore del disco intersomatico; allo stesso livello è possibile documentare una ipertrofia degenerativa di tipo artrosico delle faccette articolari
A livello dello spazio intersomaitico L2-L3, presenza di protusione discale intraforaminale sinistra nell'ambito di un disco globalmente protruso.
A livello dello spazio intersomatico D11-D12, presenza di protusione dell'anulus fibrosus ad espressione mediana posteriore; allo stesso livello è possibile documentare un modesto avvallamento del margine superiore di D12.
A carico dello speco vertebrale, in corrispondenza di L3-L4, in sede postero parameridiana di destra, presenza di dubbia area rotondeggiante, iso ipointensa nelle immagini pesate in T1, d iperintensa in T2, che potrebbe innescare il dubbio di immagine cistica a verosimile presenza di ligamento giallo, e che determina un'impronta sulle radici della cauda in sede laterale di destra.
L'ultimo paragrafo descrive quello che a mia madre è stato detto essere la causa dei suoi dolori. Ora, ci stiamo già preparando a consultare un neurochirurgo per ascoltare la sua opinione, ma mi farebbe piacere sentire anche quella di altri medici (perché è stato detto che l'intervento è molto delicato, e abbastanza rischioso). Premettendo che è stato dato per pressoché certo che la formazione non è tumorale, potrebbe questa ipotetica cisti degenerare? A quali conseguenze potrebbe portare? A che punto l'asportazione diverrebbe necessaria?
Grazie in anticipo per le vostre risposte e per il vostro tempo,
Tommaso Sammarco
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E' possibile che la spondilolistesi a L3-L4 sia la maggiore responsabile della sintomatologia, ma non è detto che, ad esempio, anche la compressione a L4-L5 abbia una sua corresponsabilità.
In sintesi: per orientarsi su quale/quali sia/siano i livelli interessati è necessaria, oltre alla visura delle immagini, soprattutto la visita della paziente.
Per completezza eseguirei anche una rmn senza e con gadolinio; escluderemmo sicuramente una diversa natura della ciste.
Se occorre un intervento sulla spondilolistesi, Le ricordo che questo è possibile, in ANESTESIA LOCALE e blanda sedazione, in modo che il paz. resti vigile per tutta la durata dell'intervento, con una tecnica mininvasiva, per cui La invito a leggere gli articoli che ho pubblicato nella mia pagina di questo sito, che dà la possibilità di svuotare la parte degenerata del disco, eseguire l'artrodesi in situ e utilizzare delle sostanze riassorbibili che daranno la stabilizzazione (blocco) del tratto della colonna, utile per evitare ulteriori scivolamenti delle due vertebre, senza essere destruenti (niente laminectomia nè flavectomia...e, soprattutto senza mettere strumentazione METALLICA che rimarrà permanentemente e ben presumibilmente sarà "il domani doloroso" del paz. strumentato; e tutto ciò senza considerare il rischio chirurgico in sè di cui Le avranno parlato i Colleghi cui Lei si riferisce.
Cordialità.
In sintesi: per orientarsi su quale/quali sia/siano i livelli interessati è necessaria, oltre alla visura delle immagini, soprattutto la visita della paziente.
Per completezza eseguirei anche una rmn senza e con gadolinio; escluderemmo sicuramente una diversa natura della ciste.
Se occorre un intervento sulla spondilolistesi, Le ricordo che questo è possibile, in ANESTESIA LOCALE e blanda sedazione, in modo che il paz. resti vigile per tutta la durata dell'intervento, con una tecnica mininvasiva, per cui La invito a leggere gli articoli che ho pubblicato nella mia pagina di questo sito, che dà la possibilità di svuotare la parte degenerata del disco, eseguire l'artrodesi in situ e utilizzare delle sostanze riassorbibili che daranno la stabilizzazione (blocco) del tratto della colonna, utile per evitare ulteriori scivolamenti delle due vertebre, senza essere destruenti (niente laminectomia nè flavectomia...e, soprattutto senza mettere strumentazione METALLICA che rimarrà permanentemente e ben presumibilmente sarà "il domani doloroso" del paz. strumentato; e tutto ciò senza considerare il rischio chirurgico in sè di cui Le avranno parlato i Colleghi cui Lei si riferisce.
Cordialità.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#2]
Utente
La ringrazio per la sua riposta, Dr. Della Corte, è stata definitivamente rassicurante. Leggerò domani i vostri articoli, così da farmi almeno una vaga idea (anche se le mia conoscenze non sono adeguate, ma sicuramente le informazioni online saranno d'aiuto per capire i termini tecnici).
La RMN con contrasto era stata inizialmente consigliata, ma un nuovo esame di RMN (effettuato il giorno stesso del ritiro del referto--i radiologi volevano accertarsi sulla natura della ciste) ha evidenziato contorni perfettamente regolari della formazione, ed ha indotto ad escludere un possibile tumore.
Grazie ancora.
La RMN con contrasto era stata inizialmente consigliata, ma un nuovo esame di RMN (effettuato il giorno stesso del ritiro del referto--i radiologi volevano accertarsi sulla natura della ciste) ha evidenziato contorni perfettamente regolari della formazione, ed ha indotto ad escludere un possibile tumore.
Grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.4k visite dal 07/09/2017.
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